Ma, se davvero andò così, se davvero Nefertiti e Smenkhkhara erano la stessa persona, va a decadere la teoria, proposta numerosissime volte, che sia stata l'influenza della Regina a condurre Akhenaton sulla strada di Aton...
E' noto infatti che un primo passo di restaurazione del vecchio culto venne fatto proprio da Smenkhkhara...
Non credo che una cosa debba necessariamente escludere l'altra! SI può iniziare animati dai migliori intendimenti e scoprire poi che "tra il dire ed il fare" c'è di mezzo... il Nilo!
Un'avventura come quella atoniana può ben essere iniziata con l'apporto magari fondamentale di Nefertiti.
Io credo, tuttavia, che fosse
iniziata prima e che la principale artefice potrebbe essere stata Tye (sorella, è bene ricordarlo, di Ay). La figura di Tye, quale suggeritrice principale del culto atoniano trova la sua ragion d'essere anche
nell'embrione di "rivolta" al clero tebano del proprio consorte Amenhotep III che, quale primo passo, sposta la capitale nell'area di Djaruka (l'attuale Malqatta).
Se è pur vero che si tratta di pochi kilometri da Tebe, è altrettanto vero che è, comunque, una dichiarazione di intenti:
allontanare la Corte dall'influenza diretta del clero di Amon!
In questo proviamo a metterci anche
il suggerimento di una nuova religione da parte dell'amata Regina principale (e doveva essere amata parecchio se si considera che erafiglia di un oscuro funzionario di provincia), ed un'accortezza politica che porterà Amenhotep III a
NON schierarsi brutalmente contro il potere dei sacerdoti limitandone, semplicemente, lo strapotere (del resto non è quello che succedeva nelle corti medioevali con i confessori dei Re che dettavano il bello ed il cattivo tempo?).
In questo quadro (Corte spostata lontano da Karnak, minore invadenza del clero amoniano, embrione di nuova religione), nasce e viene educato Akhenaton peraltro, come noto, verosimilmente
non destinato al trono -e se fosse stato già previsto che diventasse il "Primo Profeta" del nuovo culto? Se Amenhotep III avesse avuto l'"occhio lungo" e si stesse preparando a qualcosa di davvero rivoluzoinario dal punto di vista politico/religioso?-.
Ipotizziamo che i due figli, Thutmes ed Amenhotep, fossero destinati a
due incarichi ben diversi:
il primo , destinato al trono, avrebbe necessitato di una cultura politico/amministrativa/diplomatica; al
secondo, destinato a diventare il Capo dei sacerdoti del nuovo culto, sarebbe stata invece impartita educazione molto differente, cui si doveva sommare necessariamente una sorta di lavaggio del cervello per evitare che fosse "aggredibile" dai preti del culto amoniano.
Ora, proseguendo nella nostra fantasiosa ipotesi, se il primogenito erede fosse morto (e sappiamo che verosimilmente è così) il successore sarebbe stato, gioco forza, Amenhotep
infarcito dall'idea religiosa in cui, fin da piccolo, era stato allevato.
Il gioco è fatto: un Re, che poggia il suo Regno sulla sua cultura religiosa, e non ha abbastanza lungimiranza dal comprendere quali possano essere le ripercussioni in campo politico/amministrativo/diplomatico.
Quanto alle interpretazioni degli studiosi, l'analisi politica, o la capacità di estrapolare fatti ed ipotizzare scenari, non credo rientri tra le materie di studio archeologico e, nel contempo, non credo che il conoscere i metodi di scavo o lo studio delle stratificazioni siano necessarie per avanzare ipotesi su come andava la vita 3-4000 anni fa, o più.