Museo Egizio di Torino: Le dimissioni della Prof.ssa Bresciani

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-Kiya-
00mercoledì 4 marzo 2009 23:47

A Alain Elkann
Presidente della Fondazione
Museo delle Antichità Egizie di Torino
Sede
Caro Presidente, caro Alain,
come già ti ho espresso, sono stata lusingata dalla conferma ministeriale che mi
rinnova nella carica di Presidente del Comitato Scientifico Internazionale della Fondazione
di cui sei Presidente.
Tuttavia, mi trovo a dover ricorrere alla tua comprensione perché tu voglia accettare le
mie dimissioni con valore immediato, sicché la mia carica possa essere affidata ad altri in
questo momento in cui il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha creduto bene
sostituire tre dei membri del Comitato. So che questo è sua prerogativa, ma avrei
desiderato- come gesto di rispetto nei miei riguardi- che mi si fosse consultata, o almeno
informata preliminarmente.
Io non avrei fatto mancare i miei suggerimenti ed avrei fatto notare che il Comitato
Scientifico, oltre a raccogliere esperti provenienti da vari paesi e rappresentanti di altre
istituzioni museali, dovrebbe riunire specialisti con competenze diverse, dall’Antico Regno
all’epoca tolemaico - romana e a quella bizantina, affinché possa esprimere pareri fondati
sulle questioni relative a tutti i pezzi appartenenti al Museo e possa dare un contributo
veramente costruttivo alla preparazione della nuova esposizione della raccolta, che – come
ben sai – deve necessariamente presentare l’evoluzione dell’Egitto dal periodo predinastico
all’epoca cristiana.
Purtroppo quest’ultimo episodio non è che la conferma delle difficoltà di
comunicazione e della mancanza di coordinamento tra Comitato Scientifico, Consiglio di
Amministrazione ed anche Direzione, che si sono manifestate sin dai primi mesi di attività
della Fondazione. Certamente ricorderai anche tu come la designazione della Direttrice sia
stata comunicata alla stampa prima che al Comitato Scientifico tenuto a valutarla. In quella
occasione non si arrivò alle dimissioni del Comitato solo per attaccamento alla Fondazione,
che muoveva i primi passi, e per la speranza che la situazione cambiasse rapidamente.
Proprio per facilitare il superamento delle difficoltà emerse e per poter svolgere al
meglio le sue funzioni statutarie, nell’estate del 2005 il Comitato Scientifico sottopose i
suoi primi suggerimenti al Consiglio di Amministrazione. Con lo stesso spirito e con la
stessa fiducia altri ne ha proposti nella sua ultima seduta dello scorso dicembre. Tuttavia,
lungo gli anni trascorsi dal 2005, il Comitato Scientifico, che annoverava esperti massimi
nei settori di loro competenza, non ha potuto ottenere che fosse accolto quanto proponeva,
non solo per il migliore funzionamento della Fondazione, ma anche per le questioni che
rientravano statutariamente nelle sue competenze.
Anzi, direi che quanto il Comitato Scientifico ha via via presentato, con volontà di
operare e di cooperare, esprimendo opinioni, desiderata e progetti, è caduto nel vuoto,
senza avere risposta o senza essere preso in considerazione, benché tutto fosse debitamente
registrato nei verbali e negli annessi inoltrati a te e al Consiglio di Amministrazione.
Non ricorderò come un progetto da te esplicitamente richiesto e da noi altamente
elaborato, quale la mostra sul “Ritratto”, sia stato abbandonato, senza chiarimento alcuno e
senza la possibilità di discutere con tecnici etc. Eppure si erano già fatti venire i massimi
esperti mondiali dell’argomento e, proprio in margine a tale progetto, si era sviluppata
l’idea di convocare una convention dei direttori delle più importanti raccolte egizie
d’Europa, per fare di Torino il fulcro di un’ampia rete di collaborazioni e di scambi tra le
varie istituzioni museali del Continente.
Insisterò, invece, sul progetto espositivo della collezione, che il Comitato Scientifico ha
approntato e sottoposto al Consiglio di Amministrazione nella scorsa estate: esso è stato
reso inattuabile dai cambiamenti introdotti nel progetto definitivo di ristrutturazione
dell’edificio, sui quali nessuno ha informato il Comitato Scientifico. Per contro, nella
riunione di dicembre abbiamo appreso dell’esistenza di un diverso progetto espositivo
preparato autonomamente dalla Direzione, forse d’intesa con i progettisti, che il Comitato
Scientifico, nonostante le ripetute richieste, non ha mai potuto incontrare.
Perché, allora, questa estate tanto impegno e tanto spreco di energie profuse dai membri
del Comitato maggiormente coinvolti nell’elaborazione del progetto, impegno che
oltretutto non ha portato alcun aggravio finanziario alla Fondazione?
Altri fatti analoghi potrebbero essere citati; ma ciò che ho ricordato è sufficiente.
Pertanto, con la fine del primo mandato, considero terminata la mia presidenza di un
Comitato che a mio parere non è messo in condizioni di operare secondo le sue possibilità
nell’interesse del Museo.
E’ stato un piacere poter trattare con te e il tuo ufficio di presidenza, e spero che i
nostri rapporti possano continuare con quella stessa cordiale amicizia sviluppata durante
questi anni, e credimi
tua
Edda Bresciani
ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI





Queste le parole con cui la Professoressa Edda Bresciani - Socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, direttore dello scavo a Medinet Madi e docente emerito presso l'Università degli Studi di Pisa -si dimette dalla carica di Presidente del Comitato Scientifico del Museo Egizio di Torino.
Le ragioni sono state chiaramente espresse e non lasciano adito a dubbi. Mi limito pertanto ad esprimere tutta la mia solidarietà alla Professoressa Bresciani, conscia di cosa significherà per il Museo il venir meno della sua preziosa collaborazione.


-Kiya-
00giovedì 5 marzo 2009 00:04
Quanto traspare dalle parole della Prof.ssa Bresciani mette in evidenza un "dietro le quinte", che finora si è voluto, con ogni mezzo, tenere celato.
I sintomi di quanto sta succedendo, tuttavia, sono stati preannunciati dalle recenti "manifestazioni" che hanno coinvolto il Museo. Manifestazioni acclamate a gran voce, ma soltanto da chi non ha fatto dell'Egittologia e della storia Egizia una reale passione.
Non è più il patrimonio culturale che esso custodisce ad essere posto in primo piano, bensì l'intenderlo, nel suo insieme, quale strumento "promozionale".
L'attuale gestione certamente starà agendo con le migliori intenzioni nei riguardi dell'inestimabile tesoro che si è trovata a dover amministrare, tuttavia si è costretti ad ammettere che forse si è perso di vista quello che era il reale obbiettivo da raggiungere.
Indubbiamente chi visita Torino non rinuncia a raggiungere il Museo, con ottimo incremento della popolarità e degli incassi. Ma cosa si sta facendo, attivamente, per il bene del Museo e soprattutto per tutto quanto dentro di esso è custodito?
L'epiosodio che recentemente ha riguardato il Canone Regio, presentato con un tale clamore, con l'evidente desiderio di offuscare il reale problema insorto, purtroppo parla in modo chiaro ed esaustivo.
Detto ciò non intendo cercare un colpevole. Certamente ce n'è più di uno e da questo insieme non è possibile escludere proprio quelle Istituzioni che, più di ogni altro, dovrebbero avere a cuore le sorti del Palazzo dell'Accademia e dei suoi inestimabili contenuti.
Hatshepsut76
00giovedì 5 marzo 2009 01:12
Re:
-Kiya-, 04/03/2009 23.47:

Mi limito pertanto ad esprimere tutta la mia solidarietà alla Professoressa Bresciani, conscia di cosa significherà per il Museo il venir meno della sua preziosa collaborazione.



Mi unisco nell'esprimere solidarietà alla Professoressa Bresciani. Da quanto si legge ha avuto i suoi buoni motivi, e poi non dev'essere stato facile far passare inosservate certe lacune, non ultima quella ricordata da tem del Canone Regio...




Diego Baratono.
00giovedì 5 marzo 2009 08:06
Diego Baratono
Consapevolezza e dignità sono prerogative di pochi. Dottoressa Bresciani sei grande ...
-Kiya-
00giovedì 5 marzo 2009 08:32
.... quando Passione e Amore per il proprio lavoro sovrastano la professione....
Drago Mavericks
00mercoledì 22 aprile 2009 13:16
Re:
-Kiya-, 05/03/2009 0.04:

Indubbiamente chi visita Torino non rinuncia a raggiungere il Museo,



Io mi reco a Torino 3 volte al mese, da circa 2 anni … e non sono mai entrato in questo museo in tutta la mia vita …

Mi sono perso qualcosa?

[SM=g999108] [SM=g999108] [SM=g999108]


-Kiya-
00mercoledì 22 aprile 2009 13:23
decisamente sì!

Al posto tuo cercherei di rimediare quanto prima....


(p.s. ma ti sembra il posto dove fare simili affermazioni????!!!! [SM=g999108] [SM=x822714] [SM=x822714] [SM=x822714] - quale altra risposta potresti aspettarti da una Torinese di nascita, invaghita dell'antico Egitto e innamorata del suo Museo??!! [SM=x1764359] [SM=x822730] [SM=g1619694] )




-francis-
00mercoledì 22 aprile 2009 13:39
E' una mancanza alla quale dovrai porre rimedio subito. E' un ordine!
Drago Mavericks
00giovedì 23 aprile 2009 17:55
A 19 anni, terminato il classico, pensai d’iscrivermi ad Archeologia.
Però la mancanza di passione verso la storia dell’arte mi fece cambiare idea.

Lo so, è vergognoso (e mi vergogno a dirlo) … ma considero il museo uno dei luoghi più noiosi di questo mondo.
A 22 anni fui “obbligato” a visitare il museo nazionale dei Bronzi di Riace di Reggio Calabria … e ricordo che furono 60 minuti di profonda agonia ...

Comunque, per dovere di cronaca, dove posso trovare il museo egizio di Torino?
E’ aperto anche la domenica?
-Kiya-
00giovedì 23 aprile 2009 18:18
Si trova in pieno centro cittadino, a dieci minuti (a piedi) dalla stazione Porta Nuova. Basta imboccare Via Lagrange o Via Roma che sono le due strade principali poste proprio davanti all'ingresso della Stazione.

L'indirizzo esatto è

Via Accademia delle Scienze, 6

E' chiuso, per turno di riposo, soltanto al lunedì.
Spesso, durante la stagione estiva, fanno aperture serali fino alle 23. Di norma, invece, chiude alle 19.
Drago Mavericks
00giovedì 23 aprile 2009 18:41
Ok; grazie mille...
pizia.
00venerdì 24 aprile 2009 20:48
Mi raccomando, cerca di rimediare prima di partire per la Scozia [SM=g999100]
EGIZIA72
00venerdì 24 aprile 2009 21:50
Re:
-Kiya-, 23/04/2009 18.18:

Si trova in pieno centro cittadino, a dieci minuti (a piedi) dalla stazione Porta Nuova. Basta imboccare Via Lagrange o Via Roma che sono le due strade principali poste proprio davanti all'ingresso della Stazione.

L'indirizzo esatto è

Via Accademia delle Scienze, 6

E' chiuso, per turno di riposo, soltanto al lunedì.
Spesso, durante la stagione estiva, fanno aperture serali fino alle 23. Di norma, invece, chiude alle 19.




Grazie per l'informazione anche da parte mia,non si può mai saper nella vita,chissà un giorno poter venire a Torino [SM=x822706]
curator@
00lunedì 20 luglio 2009 16:00
Nonostante sia passato del tempo dalle dimissioni di Edda Bresciani, ritorno sull'argomento ora che il suo posto è stato preso da Alessandro Roccati e che di nuovo sono sorte le polemiche tra il Comitato scientifico e il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Museo Egizio (vedi per la cronologia degli interventi www.archeogate.org sezione articoli e news di egittologia).
La sensazione è, come al solito, quella per cui i "Comitati scientifici" siano in realtà istituiti per "rassicurare sugli intenti", in questo progetto, come in molti altri. La stessa limitatezza del loro operato (i pareri del Comitato scientifico non sono vincolanti per statuto) esautora fin dal principio un organo che dovrebbe avere un peso decisivo nella policy della Fondazione e del nuovo Museo.
Perchè sul fatto che ci fosse bisogno di un "nuovo" Museo (nell'allestimento, negli spazi, nella didattica, nei servizi al pubblico, nella comunicazione), penso che ci troviamo tutti d'accordo, mentre sul perverso meccanismo di chiedere pareri che rimarranno inascoltati, penso che ci sarebbe molto da dire.

Lungi dal trovare una soluzione che soddisfi tutti pienamente (lo ritengo impossibile quando ad interagire sono interessi pubblici e privati che per vocazione hanno obiettivi differenti), non mi resta che ricordare le preoccupazioni, le ansie e le paure pre-avvento Fondazione, ben concretizzate in una tavola rotonda che si tenne a Villa Gualino (sulla collina torinese) tra i diretti interessati, i sindacati di categoria, gli egittologi e gli amministratori pubblici. Tra le preoccupazioni principali, oltre al destino dei dipendenti del Museo egizio, vi era anche quella relativa agli aspetti scientifici.

La nuova Direttrice risponde ad una logica diversa da quella che è sempre stata cara al Ministero dei beni Culturali ed infatti non ha occupato il suo posto per concorso o per particolari meriti, senza per questo volerne giudicare l'operato precedente e attuale, ma per selezione, così come avverrebbe in un'azienda for profit. Solo che il processo valutativo non è avvenuto inter pares...piccolo dettaglio trascurabile! E' la struttura della Fondazione a prevedere questa figura che non coincide più con il Sovrintendente, ma anzi in qualche modo si sovrappone. E' il primo esperimento italiano in tal senso. Forse i tempi devono solo maturare oppure gli interessi in gioco sono così alti che il profilo scientifico (che più indirettamente riguarda le masse e più da vicino gli addetti al lavori) può passare in secondo piano.
-Kiya-
00lunedì 20 luglio 2009 16:22
La ringrazio per aver espresso il suo parere a riguardo, parere che incontra tutto il mio appoggio.
Siamo a conoscenza delle polemiche scaturite recentemente e abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà al Prof. Roccati in questa discussione, corredata dell'articolo pubblicato su La Stampa dell'11 giugno scorso:


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8622983

Probabilmente in questo Forum prevale la presenza di un "pubblico di parte" che trova difficoltà a considerare un Museo, nello specifico quello Egizio di Torino, alla stregua di uno strumento di marketing, ma... tant'è...

Ci sono voci che andrebbero ascoltate, aldilà di quanto recita uno Statuto, quanto meno in nome di esperienza, professionalità e preparazione sul campo, che tiene conto non solo degli introiti, ma anche delle reali esigenze del pubblico abituale di un Museo e, sopra ogni altra cosa, della tutela dei reperti presenti nella Collezione.
-Kiya-
00venerdì 28 agosto 2009 01:36
Interessante lettura.

Al link che vi segnalo a seguire potrete prendere visione dell'Estratto dal Verbale redatto dal Comitato Scientifico della Fondazione del Museo Egizio di Torino, con il quale, l'anno scorso, con la Prof.ssa Edda Bresciani ancora in carica come Presidente, furono raccomandati alcuni suggerimenti per il nuovo allestimento Museale. Suggerimenti che non vennero tenuti in alcuna considerazione, né ritenuti meritevoli di risposta, in base a quanto appreso successivamente:

www.archaeogate.org/storage/18_article_1102_1.pdf
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