Misteri in... Granda: La Madonna nera e Iside negli antichi culti della provincia di Cuneo

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-Kiya-
00martedì 6 giugno 2006 02:28
Nel santuario di S. Maria del Becetto, vicino a Sampeyre, si venera l’effige di una Madonna Nera.
Diversi scavi sotto attuali chiese e santuari, hanno messo alla luce monumenti antichi di culti dedicati alla dea Iside.
Le chiese sopra cui sono rinvenuti i reperti, sono state tutte dedicate alla Madonna.

Nel nostro territorio, era molto forte il culto della dea Terra. La nostra era una zona rurale, la vita era basata sulla natura e sui suoi cicli ed era quindi normale che l’attenzioni alla dea fossero frequenti. A lei si intonavano canti, si facevano rituali, si edificavano templi… A lei si rivolgevano le richieste delle madri che chiedevano fertilità, dei contadini che chiedevano messi abbondanti, dei viandanti che attraversavano zone sconosciute e pericolose, a lei e per lei si levavano le preghiere dei nostri progenitori.
Quando i romani invasero il nostro territorio, come loro consuetudine, portarono i loro dei, fondendoli con quelli che già si adoravano. Troviamo infatti molti templi dedicati a dei romani quali Apollo, Marte, Bacco… ma molto sentiti in tutta la penisola erano anche gli dei egizi che sotto certi aspetti erano più complessi e articolati di quelli italici e rappresentavano meglio un particolare aspetto della divinità. Ed ecco che, a 3000 Km di distanza, nelle nostre campagne il culto della dea terra, veniva identificato con la bella, sofisticata Iside egiziana. In ogni caso, che si chiamasse Diana o Iside, l’aspetto femminile di amore e fertilità che i nostri progenitori adoravano,era sempre lo stesso.
Quando infine furono i cristiani a raggiungere le nostre terre, fu dichiarata una dura guerra verso tutti i culti pagani e non fu facile per la nuova religione, far scomparire le vecchie abitudini. Soprattutto tra i contadini, abituati a pregare la Terra come loro unica fonte di sussistenza, era inconcepibile abbandonare la vecchia dea e i suoi rituali che scongiuravano la cattiva sorte da millenni.
Fu per questo che, non potendo del tutto debellare la presenza pagana dai cuori dei piemontesi, i cristiani “girarono” la figura nera della dea Iside nel volto della “loro” Madonna. Riuscirono così a far accettare il culto cristiano anche a chi era troppo affezionato alla dea per abbandonarla.
Se ci fate caso, il culto mariano nel cuneese è molto esteso ed io ritengo che il motivo sia sempre lo stesso. I Cuneesi amano in particolare modo la Madonna perché hanno un ricordo ancestrale dei vecchi culti legati ad una dea Terra che mai potrà essere dimenticata.

Michela Brandino


Fonte: www.grandain.com
-Kiya-
00venerdì 9 giugno 2006 17:18
Mi ha sempre incuriosita l'iconografia relativa alla Madonna Nera.

Ho ricordi di bambina, in Calabria, durante le vacanze estive, dove c'è un piccolo santuario dedicato a una Madonna col volto nero. Ed io ne ero terribilmente attratta...

Oggi che ho approfondito le mie conoscenze sulla storia dell'antico Egitto, non poosso non pensarci quando leggo qualcosa in merito alla divinizzazione della regina Amosi Nefertari... rappresentata anch'essa con il volto nero...
pizia.
00mercoledì 28 giugno 2006 13:16
In Piemonte abbiamo altre due Madonne Nere, che in un certo senso sono gemelle: una è l'icona conservata nel Santuario di Oropa (BI), l'altra è la reliquia principale del Santuario di Crea (AL).
Stai a vedere che Torino e la sua terra hanno davvero a che fare con gli egizi, come tentarono più volte di dimostrare alcuni componenti di casa Savoia...
[SM=x822719]
-Kiya-
00mercoledì 28 giugno 2006 13:33
Eridano giunse su quella terra e vedendo il Po pensò al suo amato Nilo...

[SM=x822724]
pizia.
00mercoledì 28 giugno 2006 14:08
E così il toro fu il totem e Torino divenne il suo nome, esattamete come Bubasti.
-Kiya-
00lunedì 3 luglio 2006 03:41
ma che voi sappiate, Iside venne mai rappresentata col volto nero? [SM=x822734]


x Pizia: Torino in effetti ha parecchi legami con l'antico Egitto (mi sa che non sono nata qui a caso.... [SM=x822720] )
pizia.
00lunedì 3 luglio 2006 13:31
Di Iside col volto nero non ne so nulla, ma altri dei venivano raffigurati neri no?

Eh! Torino, sulle sponde del grande fiume...
-Kiya-
00martedì 4 luglio 2006 00:19
Re:

Scritto da: pizia. 03/07/2006 13.31
Di Iside col volto nero non ne so nulla, ma altri dei venivano raffigurati neri no?




che io sappia solo Ahmose Nefertari.... e ancora non ho idea del perchè [SM=x822734]
pizia.
00martedì 4 luglio 2006 10:47
Ma è praticamente la mamma di tutta la XVIII dinastia, eccezionale!
Forse dovremmo analizzare un po' il culto di Iside in rapporto alle divinità femminili tutelari della fecondità [SM=x822710]
sarah.74
00lunedì 17 luglio 2006 16:31
Le Madonne Nere non sono molto amate dalla chiesa che le guarda da sempre con sospetto.
Il culto (in questo caso parola adatta) della Madonna nera ha larga diffusione soprattutto in Francia e proviene dalla devozione di molte cittadine francesi per Maria Maddalena.
C'è un filo sottile che collega questo culto alla Maddalena, dovuti al fatto che la Maddalena era presumibilmente una donna di razza mediorientale.
Ci sono in ogni caso Madonne nere un pò in tutta Europa, dalla Polonia all'Inghilterra.
Sicuramente i luoghi di culto delle Madonne nere derivano dall'adorazione di divinità pagana, che nei secoli si sono mascherati da cristianesimo per poter sopravvivere.
Questo però non basta per collegare le Madonne Nere con i culti pagani.
Un'altra teoria riconosciuta è sicuramente quella che accosta la Madonna Nera al culto della dea Iside che spesso era rappresentata nera, culto che continuo ad essere praticato in tutta l'area del mediterraneo fino all'inizio dell'era cristiana.
E' altresì noto che le prime rappresentazioni della Vergine Maria facciano riferimento alla stessa dea Iside, e anche i primi nomi che furono dati alla Vergine venivano dal culto pagano della dea Iside, tipici Stella Maris o Regina del cielo.
La stessa Iside era adorata come Vergine santa e il fatto che avesse un figlio (Horus) non disturbava i suoi milioni di Fedeli, come, di fatto, la stessa Maria.
Una delle rappresentazioni classiche che accomuna le due figure è sicuramente, la Madre con Bambino, che è poi la rappresentazione più tradizionale della Madonna Nera.
-Kiya-
00giovedì 20 luglio 2006 15:00
L'accostamento del culto delle madonne nere al culto isiaco è indubbiamente interessante.
In proposito sto leggendo il volume della Picknett, dedicato proprio a "Maria Maddalena", e confesso però di avervi riscontrato alcune inesattezze, o almeno per me, sono tali...

Non concordo con la rappresentazione di Iside con il volto nero, non nell'antico Egitto almeno, dove Ella viene descritta esplicitamente come "dai capelli neri e dalla pelle color rame". La sua stessa iconografia lo dimostra: non è mai dipinta nelle raffigurazioni parietali con il volto e le mani scure.

Temo ci sia un po' di confusione in merito, o forse si parte dal presupposto errato che esistendo nella statuaria egizia, rappresentazioni con materiale nero questo valesse in via generale.
I materiali applicati di colore nero erano il basalto, la diorite e anche il legno d'ebano, e d altri ancora. Ma questi vennero applicati su larga scala e non solo nelle rappresentazioni di tale divinità, compresa la statuaria relativa a sovrani, regine ed altri personaggi.

Ciò che ritengo debba far fede in merito sono i dipinti, dove Iside non compare mai col volto nero e nemmeno il suo consorte, Osiride, a cui per simbolismo il colore nero è di fatto associato, ma solo con riferimento al limo, la "terra nera", essendo Osiride il dio della vegetazione.
Il suo volto è infatti dipinto di verde.

A questo punto potrei ipotizzare che l'associazione di Iside con le madonne nere abbia altro riferimento, forse si rifà ad altri culti pagani secondari, ma sinceramente ne ignoro l'esistenza.
Ad avallare il parallelismo tra Iside e le madonne nere in effetti trovo solo documentazione "profana", non incentrata sul culto Isiaco Egiziano.
sarah.74
00giovedì 20 luglio 2006 16:36
Ho letto anch'io la stessa teoria, ma specifica che il fatto di rappresentarla nera non appartenesse al culto egizio vero e proprio, ma bensì ai culti successivi che si svilupparono prima del Cristianesimo o nei primi tempi della sua nascita.
Che usassero questo stratagemma per poter continuare a divulgare questo credo pagano.

Probabilmente queste popolazioni interpretavano proprio la parte di Iside come moglie di osiride, che rappresentava l'oscurita e da qui il nero.
Non era il culto egizio della dea Iside ma bensì un ibrido trasmesso da diverse generazioni. [SM=x822738]
-Kiya-
00giovedì 20 luglio 2006 16:56
ma a questo punto, tenuto conto che il culto originario isiaco perdurò anche nei secoli successivi all'epoca della Maddalena, non mette in dubbio il legame della stessa con esso?

certo di essere più chiara: alcuni sostengono che le madonne nere siano da ricondurre al culto della Maddalena e non a quello della madonna e che la stessa si assimila al culto Isiaco. Ma se l'Iside nera è solo un espediente per perpetrare un culto pagano, questo non va ad eliminare l'ipotesi che la Maddalena fosse di carnagione scura? [SM=x822741]
sarah.74
00giovedì 20 luglio 2006 22:56
Ora a grandi linee, se effettivamente esiste la stirpe reale, è data da una figlia.
Si dice che la Maddalena si sposto sulle coste della Francia quando questa figlia aveva più o meno 12 anni.
Il nome di questa bimba era Sara.
Santa Sara è la patrona degli zingari e ogni anno nella cittadina di Saintes Maries de la Mer c'è la riunione delle popolazioni nomade, la statua della Santa è di pelle scura.
Anche la raffigurazione dello stesso Gesù biondo è decisamente inverosimile, se come si ipotizza storicamente discende dalla stirpe di Davide.
Le raffigurazioni di oggi in realtà credo rispecchino poco la verità storica dei personaggi.
Il rappresentare il divino chiaro e con gli occhi azzurri da idea di purezza, cosa normale per chi deve essere oggetto di culto. [SM=x822735]
-Kiya-
00giovedì 20 luglio 2006 23:52
Re:

Scritto da: sarah.74 20/07/2006 22.56
Ora a grandi linee, se effettivamente esiste la stirpe reale, è data da una figlia.
Si dice che la Maddalena si sposto sulle coste della Francia quando questa figlia aveva più o meno 12 anni.
Il nome di questa bimba era Sara.
Santa Sara è la patrona degli zingari e ogni anno nella cittadina di Saintes Maries de la Mer c'è la riunione delle popolazioni nomade, la statua della Santa è di pelle scura.
Anche la raffigurazione dello stesso Gesù biondo è decisamente inverosimile, se come si ipotizza storicamente discende dalla stirpe di Davide.
Le raffigurazioni di oggi in realtà credo rispecchino poco la verità storica dei personaggi.
Il rappresentare il divino chiaro e con gli occhi azzurri da idea di purezza, cosa normale per chi deve essere oggetto di culto. [SM=x822735]



immagino tu ti riferisca alla Sara Egiziaca, mi pare che venga anche definita così...


riflettendo mi è balenata un'ideuzza, chiedo a te se hai trovato qualche riferimento nelle tue letture: sappiamo che gli antichi egizi in segno di lutto si cospargevano il capo di cenere, di riflesso credo anche il volto. C'è una remota possibilità che l'effige nera possa rappresentare una donna e suo figlio o figlia, qualunque essa sia, in lutto?
sarah.74
00venerdì 21 luglio 2006 08:42
No, per ora nessun riferimento in questo senso, ho letto lunghi capitoli sulle Madonne Nere, ma nulla di questo tipo.
Il fatto che Sara fosse rappresentata scura di pelle dicono che abbia proprio origine dal fatto che venisse dalle cose dell'egitto, questo per chi non fa riferimento al collegamento con la Maddalena.
E' un argomento talmente vasto che sicuramente può esistere un riferimento di questo tipo.
Ho altri due testi da leggere e vediamo. [SM=x822738]

[OT] Oggi ti faccio leggere una cosa, ma devo essere a casa che l'ho nell'altro pc, [fine OT]
-Kiya-
00venerdì 21 luglio 2006 12:57
stanotte ho terminato la lettura del testo della Picknett dedicato a questa figura storica. E di interrogativi in effetti ne apre tanti, non solo a proposito della Maddalena...

procederò anche io a documentarmi in proposito. Il mio compagno di viaggio per oggi è il volume di Burnet, "Mari Maddalena - Dalla peccatrice pentita alla sposa di Gesù", pubblicato dalle edizioni San Paolo. Lo conosci?
Hotepibre
00giovedì 28 settembre 2006 15:57
...recupero archeologico...
posso archeologicamente "riesumare" questo 3D?

Il colore nero, come ha scritto più sopra Kiya, aveva la sua giustificazione nel limo nilotico e, quindi, era il colore della fertilità e della rinascita o, se preferite, della NASCITA!
Dal nero del limo, depositato sul terreno, nasceva la vita, quasi senza bisogno di intervento umano...in questo senso si potrebbe ipotizzare che tale colore sia stato associato alle "madonne nere" a voler simboleggiare la nascita divina, virginale, senza intervento umano?

Ma noi sappiamo che il dogma della "immacolata concezione" è moderno e, quindi, si potrebbe propendere, come suggerito ancora da Kiya, semplicemente per un'errata intepretazione del materiale impiegato con una caratteristica somatica: non era il colore della pelle ad essere nero, ma semplicemente il materiale di cui erano fatte le prime statue "prototipo" da cui sarebbero poi nate le successive?

Questo non esclude, si intende, altre ipotesi come quelle relative alla Maddalena che, in ogni caso, se effettivamente fosse giunta sulle coste europee, avrebbe destato stupore per la sua pelle sicuramente più scura di quella delle donne locali!

Che poi la figura di Iside con Horus tra le braccia ricalchi quello della Vergine con il Bambino, è un dato di fatto. Iside viene rappresentata con una falce di luna sotto i piedi ed una stella sul capo; la Vergine non viene rappresentata forse anch'essa con una falce di luna sotto i piedi e non con una, ma con molte stelle sul capo?

Quanto ad un modo per "mimetizzare" culti ancestrali all'avvento del cristianesimo, io credo possano essersi verificate contestualmente due cose: da una parte, certo, la "fictio" di pregare Iside ammantandola con l'immagine della Vergine, ma anche il contrario. La chiesa, sapendo che sarebbe stato difficile strappare le antiche credenze, ha lentamente sostituito gli attributi degli antichi Dei con quelli della nuova religione.

Non è un caso, peraltro, che sotto molte locazioni cristiane si trovino templi antichi (l'isola Tiberina a Roma, ad esempio, dove c'è un Ospedale di Frati, non era forse sede di un tempio anticamente dedicato ad Esculapio Dio della medicina?); così come non è un caso il ritrovamento di reperti archeologici legati alle antiche religioni in aree cristianamente sacre: una delle statue più belle dei Musei Vaticani è il c.d. Marte di Todi che venne scoperto in un deposito di fondazione sotto la chiesa dei frati del convento di MonteSanto dove si trovava, appunto, un tempio dedicato al Dio guerriero.
Hotepibre
00giovedì 28 settembre 2006 16:08
...a proposito del cuneese, inoltre, non dimentichiamo (per quanto forse è sicuramente [SM=x822742] in questo 3D) che intorno all'anno 1000 d.C., a Monforte, ci fu una delle più violente "crociate" mai scatenate dalla chiesa contro i Catari... e sapete quale fu una delle accuse più gravi mosse ai catari dalla chiesa? di sposarsi senza congiungersi carnalmente con le rispettive mogli per procreare!

[Modificato da Hotepibre 28/09/2006 16.09]

pizia.
00sabato 30 settembre 2006 23:13
Scusami, spiegami bene, non procreavano???
Hotepibre
00lunedì 2 ottobre 2006 00:57
...dagli atti del processo a Gerardo (uno dei capi dei Catari di Monforte). Nell'interrogatorio svolto dall'arcivescovo di Milano, Ariberto, si legge:

Ariberto: "Perché vi sposate se poi non procreate figli?"

Gerardo: "Se tutto il genere umano si congiungesse in modo da non sentire la corruzione, esso si riprodurrebbe senza coito, come le api."

...ora sarebbe da valutare cosa intendessero i Catari, in realtà, per non congiungersi carnalmente. Non dimentichiamo, ad esempio, che per alcune religioni l'atto sessuale è "sommamente sporco" se non indirizzato esclusivamente alla procreazione (a tal proposito rammento le "mutande forate" di mormoniana memoria).
Non escludo, perciò, che l'atto sessuale tra i catari avvenisse ugualmente, ma con "rituali" che dovevano renderlo puro e, perciò stesso, lontano dalle cose terrene!
pizia.
00lunedì 2 ottobre 2006 15:32

Ariberto: "Perché vi sposate se poi non procreate figli?"

Gerardo: "Se tutto il genere umano si congiungesse in modo da non sentire la corruzione, esso si riprodurrebbe senza coito, come le api."



Come le api? che ignoranza sulle api!

comunque avevo capito bene, la domanda di Ariberto è chiarissima, non procreavano figli.
E' in antitesi con la possibilità di congiungersi, perché sappiamo che la procreazione è l'unica giustificazione che alcune religioni o sette danno per giustificare quell'atto terribile che è secondo loro il congiugersi!
Hotepibre
00lunedì 2 ottobre 2006 17:15
scusatemi se ogni tanto vado [SM=x822742] , ma ci sono argomenti ugualmente interessanti che è un peccato non trattare solo perchè il sito è di egittologia... in certi momenti è una vera tortura il doversi interrompere.... ce la faccio, ce la faccio, resisto.....NOOOOOOOOOOOO!
[SM=x822742] [SM=x822742] [SM=x822742] lo so, ma è più forte di me:
I catari chiamavano se stessi "uomini puri"; quanto alla conigiunzione carnale, poichè Adamo ed Eva impararono l’atto sessuale dal Serpente, generarono " figli del Serpente e del Diavolo", perpetuando così di secolo in secolo, il regno di Satana. L’uomo, perciò, era frutto di un disegno diabolico e non divino. Ecco che Dio mandò in questo mondo diabolico un Angelo, che aveva aspetto umano, Maria che accolse in sè il Cristo solo apparentemente nato come uomo.

...da Igor Safarevic, Capitolo II, "il socialismo nelle eresie":

"I catari ritenevano che Dio non avesse creato il mondo dal nulla, che la materia fosse eterna e che il mondo non avrebbe avuto fine. Il corpo umano era anch'esso frutto del principio del male; invece l'anima, secondo la loro concezione, non aveva sempre un'unica origine. Per la maggioranza degli uomini anche l'anima, come il corpo, era emanazione del male. Questi uomini non potevano sperare di salvarsi ed erano condannati a perire quando il mondo materiale fosse ritornato al caos primigenio.

Invece l'anima di una cerchia ristretta di uomini era stata creata dal dio buono, si tratterebbe degli angeli che dopo la tentazione di Lucifero sono stati imprigionati nel carcere del corpo. In seguito alla trasmigrazione in vari corpi (i catari credevano nella reincarnazione) erano destinati a finire nella loro setta, e là ottenere la liberazione dal carcere del corpo.

Ideale e scopo ultimo dell'umanità, in linea di principio, doveva essere il suicidio generale. Esso era concepito o in modo diretto o vietando ogni attività procreativa."
pizia.
00martedì 3 ottobre 2006 18:41
Re:

Scritto da: Hotepibre 02/10/2006 17.15
Ideale e scopo ultimo dell'umanità, in linea di principio, doveva essere il suicidio generale. Esso era concepito o in modo diretto o vietando ogni attività procreativa."



[SM=x822713] [SM=x822713] adesso ci sono, strano ma vero, avevo inteso giusto, un annientamento generale!
E' un boicottaggio della creazione divina questo!
-Kiya-
00martedì 3 ottobre 2006 21:52
Va benone, Hotep [SM=x822713]

in un certo qual modo, si possono definire argomenti... correlati. Almeno per la Picknett è così. Ho recentemente letto il suo libro dedicato alla Maddalena, con inevitabili parallelismi al credo egizio e sul medesimo volume trattava anche dei catari.

Secondo l'autrice essi erano infatti i detentori di un grande segreto (il Santo Graal?) che, in fase di persecuzione, cercarono di tutelare con tutte le loro forze, affidandolo ad alcuni componenti che si premurarono di fuggire prima della distruzione di massa.
Hotepibre
00mercoledì 4 ottobre 2006 10:51
ti riferisci per caso all'assedio di... non mi ricordo il nome di quel paese francese, durante la "crociata" contro l'eresia catara?
pizia.
00mercoledì 4 ottobre 2006 13:42
Alby forse?
-Kiya-
00mercoledì 4 ottobre 2006 20:56
Re:

Scritto da: Hotepibre 04/10/2006 10.51
ti riferisci per caso all'assedio di... non mi ricordo il nome di quel paese francese, durante la "crociata" contro l'eresia catara?



i paesi assediati furono più d'uno se non ricordo male, e fra questi anche Alby, citato dalla nostra Pizia. Fu la crociata voluta da Innocenzo III a cavallo tra la fine del 1100 e l'inizio del 1200 d.C. che pose fine al movimento cataro.
L'assedio si concluse a Montsègur intorno al 1240 d.C.
Hotepibre
00giovedì 14 febbraio 2008 15:37
...riprendo anche questa discussione, a proposito dei Catari e della crociata contro gli "Albigesi" (altro nome con cui erano conosciuti i Catari poichè la loro città principale era proprio Alby) che, come è noto, non si svolse in TErra Santa, ma sul suolo europeo e che costò oltre 100.000 morti "in nome di Dio".

E' interessante notare che la Chiesa promise, a chiunque avesse partecipato per almeno 40 giorni alla Crociata la remissione di tutti i peccati compiuti precedentemente e di tutti quelli che sarebbero stati compiuti Crociata durante... è intuibile quali soprusi questa impunità scatenò tra i “crociati”.

"...che tutte le città che resistono diventino carnai…che non si lasci in vita neanche un bimbo appena nato. Così si seminerà lospavento salubre e nessuno oserà più sfidare la Croce divina..."

...questo cantavano i "crociati", che combattevano i Catari... del resto, durante il massacro di Beziers (questo il nome della località che sopra non ricordavo) del 1209 (quasi 20.000 morti), quando venne chiesto all'Abate Amaury, rappresentante del Papa, come fare a distinguere i Catari dai Cristiani questi rispose: "Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi"!

Quanto a Montsegur, citato da Kiya, l’ultimo atto della Crociata risale al 1244 quando, dopo quasi un anno di assedio, cadde, appunto, il Castello di Montsegur da cui però, secondo la leggenda, quattro Catari avrebbero portato via nottetempo un "tesoro" (considerando che la rocca è a picco su uno strapiombo di circa 800 metri, e che tale sarebbe stata l’unica via di fuga per evitare gli assedianti, non doveva trattarsi di qualcosa di molto ingombrante).

Di qui la leggenda dei maestri Catari che avrebbero celato il loro segreto passandolo di generazione in generazione... l’eresia Catara, perciò, si "insabbiò" per continuare nascostamente e proseguì per centinaia d’anni.

Interessante notare che, dalla Linguadoca francese, la migrazione Catara si indirizzò sull'Italia Centro-Settentrionale e se ne troveranno tracce concrete in Lombardia, in Piemonte (Monforte d'Alba in provincia di Cuneo, e così ci ricolleghiamo al titolo di questo 3D), nel Veneto (nel 1277, a Verona, vennero bruciati sul rogo, "a maggior gloria di Dio", quasi 200 Catari catturati a Sirmione l'anno precedente).

Maat Ka Ra
00mercoledì 20 febbraio 2008 22:22
E' vero, Hotep! Il nero è il colore della rinascita e Ahmes Nefertari era stata appunto divinizzata, per questo veniva rappresentata , dopo la sua morte ovviametne, con il colore nero. Tra l'altro, Ahmes significa "generata dalla Luna". Tutta la dinastia dei tutmosidi è legata al culto lunare, inteso come "i Segreti della Conoscenza", strettamente connessi sia a Djehwty che a Aset...
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