La morte di un Grande Re
Nato intorno al 1314 a.C., Ramesse II, terzo faraone della XIX dinastia, crebbe accanto a suo padre, Sethi I, prima di succedergli al trono nel 1279 a.C. circa.
Grande costruttore, come testimoniano templi e palazzi che gli sono stati attribuiti, Ramesse regnò per tantissimi anni, più o meno 67.
Un regno coronato da lodi, per battaglie e conquiste degne di un eroe.
Longevità, fama e ricchezza sono quindi i tratti caratterizzanti la Sovranità di questo Re sulle Due Terre.
Accanto a lui donne che pareggiarono con la bellezza il valore del Re, come mostrano i rilievi e le statue che hanno immortalato per sempre la splendida Nefertari, Colei per la quale lo stesso sole splendeva.
Un valore, quello di Ramesse II, che gli sopravvisse, registrato sulla pietra, elemento immortale. Così è giunto fino a noi, anche per mezzo dell'obelisco che troneggia in Place de la Concorde, a Parigi. Un'iscrizione posta sul monolite, infatti, recita:
"Ramesse, conquistatore di tutti i popoli stranieri, Re dei Re, Ramesse che ha combattuto contro milioni di persone, chiede che il mondo intero si prosti innanzi a lui, secondo i desideri di Suo Padre Amon".
Correva il nostro anno 1213 a.C., era il 19° giorno del primo mese della stagione di Akhet, quando probabilmente Ramesse si spense nella sua capitale PI-Ramesse, dove il suo corpo fu affidato ai sacerdoti affinchè ne curassero l'imbalsamazione.
Un ultimo viaggio sul Nilo, verso Sud, ne avrebbe condotto le spoglie nella Valle dei Re, dove una sontuosa tomba, oggi nota come la KV7, lo attendeva.
Trascorsi più o meno 200 anni da quel giorno, Tebe fu teatro di disordini.
A quel tempo, una nuova Dinastia, la XX, deteneva il potere ed esercitava il suo controllo da Tanis, nel Delta. Ma in quel di Tebe i Sacerdoti di Amon si videro costretti a fronteggiare invasioni di libici e rivolte interne.
La Valle fu soggetta a ripetuti saccheggi, la tomba di Ramesse II fu violata, la mummia profanata e spogliata dei suoi tesori.
Il Grande Sacerdote Herihor intervenne a salvaguardare le mummie reali e ne dispose il trasferimento in un nascondiglio sicuro. Un certo numero di esse fu deposto all'interno delle tombe di Sethi I e Amenhotep II. Fra queste anche quella del Grande Re.
Il problema non si risolse. La tomba prescelta si rivelò essere troppo esposta. Le spoglie di Ramesse II, e quelle degli altri Sovrani, subirono un nuovo trasferimento. Per Ramesse II, suo padre ed altri si scelse la tomba di Inhapi, una Regina della XVII Dinastia. Soltanto pochi giorni dopo, Ramesse II e altri Grandi d'Egitto troveranno definitiva collocazione nella cosiddetta
Cachette di Deir el-Bahari.
Finalmente Ramesse II potè riposare.
Un riposo durato più di 2800 anni.