Continuando sull'argomento relativo ai corredi funerari, vorrei sottoporre alla vostra attenzione un altro oggetto che è ricorrente nei corredi funerari Egizi.
Si tratta dei cosiddetti "cucchiai per cosmetici", i quali forse potrebbero racchiudere un significato assai più profondo che non fosse quello di essere utilizzati per il make-up.
Ne propongo alcuni esemplari, ognuno splendido a suo modo, non c'è che dire:
donna con oca
donna con loti e oche
donna con gazzella
donna con vaso per acqua e loti
Tiet - Nodo di Iside
In ognuno degli esemplari proposti vi sono elementi ricorrenti: una figura femminile e un richiamo alla rinascita/rigenerazione e proprio su questi elementi alcuni anni fa Arielle Kozloff, membro dell'American Research Center in Egypt, basò la sua teoria, tesa a screditare quanto ritenuto fosse l'impiego del cucchiaio e volta invece a rivalutare il suo valore simbolico.
Le ricerche condotte a riguardo hanno suggerito alla dott.ssa Kozloff che i cucchiai non fossero impiegati per la cosmesi e avallò tale affermazione confermando che solo in un unico caso, su circa 100 esemplari analizzati, fosse stato possibile identificate tracce di resine, mentre in tutti gli altri non rilevò assolutamente nulla. Rilevò inoltre che tutti gli esemplari erano caratterizzati da una grande leggerezza e fragilità, caratteristica, quest'ultima, che certo si scontrava con quanto affermato in merito all'impiego dell'oggetto. Sarebbe, insomma, risultato impossibile riuscire a impiegarne uno senza romperlo con una certa facilità.
Tutto ciò detto, veniamo al punto: secondo la studiosa le donne che fanno parte integrante dei cucchiai altro non rappresenterebbero che la dea Nut e rispondevano all'uso di offrire acqua al defunto. Nut, ancora una volta questa dea, che in più di un'occasione troviamo nelle tombe rappresentata da un Sicomoro, o accanto ad essso, immortalata proprio mentre offre libagioni al defunto.
In questo si troverebbe anche spiegazione al fatto che in larga parte essi risultino forgiati nel legno (richiamo al sicomoro?), sebbene non manchino anche esemplari prodotti con altri materiali, e soprattutto perchè il richiamo ad elementi acquatici o rigenerativi sia comunque sempre presente.