Re:
pizia., 27/03/2008 19.07:
Un po' di autoregolamentazione non stonerebbe, anche nel cinema.
Abbiamo più volte discusso sugli effetti deleteri di questo genere di film; "La Mummia" del 1932, a causa della sua vetustà, possiamo giustificarlo nei suoi eccessi, ma viene anche immediatamente compreso come film di fantasia,
per quelli più recenti non ho la stessa tranquillità.
Insomma, sarebbe meglio che un film di argomento storico rispettasse un po' di più quelle che sono le conoscenze al momento della sua realizzazione e fosse comunque preceduto da scritte introduttive che richiamino lo stato delle cose.
Ricordate quando attorno agli anni settanta, il film di critica sociale veniva preceduto con la dizione:
"Ogni riferimento a fatti e persone reali è da ritenersi del tutto casuale"
Hollywood è "soltanto" una macchina commerciale, nessun dubbio a riguardo.
Personalmente non disprezzo la totalità dei film che rientrano nel genere "fanta", anzi, rientrano tra quelli che preferisco.
Visto con occhio "estraneo", "10.000 a.C." non è nemmeno malvagio, ma, come detto, sono gli effetti speciali in esso contenuti ad innalzarne il livello.
Dal basso del mio interesse per la storia di questa civiltà, tuttavia, non mi sento di "chiudere un occhio", ma, ripeto, non tanto per il film in sè e per i suoi contenuti, quanto per tutto il seguito che ne scaturirà. Che già si fa sentire.... basta leggere cosa scrivono in rete...
Bisognerebbe, ancora una volta, puntare il dito verso chi è responsabile dell'educazione e della cultura dei giovani, sempre più portati verso l'incredibile, sempre meno capaci di sviluppare un senso critico basato sulla conoscenza. La colpa non è loro.... ma di un sistema che seppellisce sempre più a fondo l'importanza rivestita dalla storia.
E dire che non esiste mezzo migliore per comprendere il mondo in cui oggi viviamo...