"Sinuhe, l'egiziano" di Mika Waltari

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-Kiya-
00lunedì 22 maggio 2006 22:44



Titolo: Sinuhe l'egiziano
Autore: Waltari Mika
Prezzo: EURO 9,20
Dati: 544 p.
Anno: 1989
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Collana: Superbur


In sintesi
Questo libro è ispirato ad un romanzo egizio del Medio Regno, le “Avventure di Sinuhe”, in cui viene sviluppato nell’ambito di un’ampia parabola narrativa ambientata al momento della morte di Amenemhat I e durante il regno di Sesostri I. Sinuhe è un cortigiano di Sesostri che teme di essere travolto dalla lotta per il potere che si scatena dopo la morte del faraone regnante: invece di schierarsi al fianco del suo signore per sostenerne il diritto alla successione, fugge dall’Egitto dubitando del suo destino. Dopo una lunga serie di avventure che lo vedono protagonista in terra straniera, viene raggiunto, mentre si trova tra i Beduini, da un messaggio del suo sovrano, ormai ben saldo sul trono, che lo perdona del tradimento e lo invita a tornare in patria. Ciò dà l’occasione a Sinuhe, che in precedenza aveva innalzato un grande inno in lode del faraone, di rispondere al suo signore con una lettera in cui, dopo aver fatto ammenda delle sue colpe, accetta l’invito di tornare in Egitto: così egli, reintegrato nelle sue funzioni, terminerà la propria vita sulle rive del Nilo.


Quarta di copertina:
«Romanzo che possiamo dire di "fantarcheologia" ci offre lo spaccato di un'epoca, documentata specialmente per quanto concerne le "arti mediche", e l'affascinante e misteriosa personalità di Akhenaton, il faraone innovatore...» (Ferdinando Albertazzi, La Stampa) Raccolto dalle acque del Nilo e adottato da un medico di Tebe, Sinuhe diventa anch'egli medico dopo aver studiato nella Casa della Vita. Fuggito dall'Egitto, per molti anni viaggia lungo tutto il Mediterraneo orientale e, di avventura in avventura, conosce i pittoreschi mercati della Siria, il fasto dei palazzi babilonesi, le crudeli usanze degli Ittiti. La smagliante fantasia e la precisa conoscenza storica con cui l'autore fa rivivere questo antico mondo incantano da anni milioni di lettori.
Hotepibre
00martedì 26 settembre 2006 15:01
Come resistere?
In un altro 3D ho precisato che la mia passione per l'AE è stata scatenata proprio da questo libro.
E' vero che esiste un "racconto di Sinhue" antico ed è forse il "racconto" più antico di cui si abbia memoria (l atrama è quella raccontata da Kiya

...un’ampia parabola narrativa ambientata al momento della morte di Amenemhat I e durante il regno di Sesostri I. Sinuhe è un cortigiano di Sesostri che teme di essere travolto dalla lotta per il potere che si scatena dopo la morte del faraone regnante: invece di schierarsi al fianco del suo signore per sostenerne il diritto alla successione, fugge dall’Egitto dubitando del suo destino. Dopo una lunga serie di avventure che lo vedono protagonista in terra straniera, viene raggiunto, mentre si trova tra i Beduini, da un messaggio del suo sovrano, ormai ben saldo sul trono, che lo perdona del tradimento e lo invita a tornare in patria. Ciò dà l’occasione a Sinuhe, che in precedenza aveva innalzato un grande inno in lode del faraone, di rispondere al suo signore con una lettera in cui, dopo aver fatto ammenda delle sue colpe, accetta l’invito di tornare in Egitto: così egli, reintegrato nelle sue funzioni, terminerà la propria vita sulle rive del Nilo.



Forse partendo dal fatto che "Sinu" era il medico dell'AE, Waltari imbastisce la sua storia giacché Sinhue è proprio un medico. Il racconto è però ambientato durante il periodo amarniano anche se oggi, alla luce delle conoscenze acquisite, si rilevano parechie inesattezze storico/archeologiche.
Dal libro, nel 1954, venne tratto un film, dalo stesso titolo, con Edmund Purdom (Sinhue) e Peter Ustinov (lo schiavo Kapta)

Se vi piacciono i romanzi storici suggerisco, dello stesso autore, "Turms l'etrusco" che è forse ancora più bello del "Sinhue" [SM=x822713]
-francis-
00martedì 26 settembre 2006 17:20
Re: Come resistere?

Scritto da: Hotepibre 26/09/2006 15.01


Se vi piacciono i romanzi storici suggerisco, dello stesso autore, "Turms l'etrusco" che è forse ancora più bello del "Sinhue" [SM=x822713]


[SM=x822731]
IN effetti me lo hanno detto anche altri, ma sul sito IBS non c'è.
Hotepibre
00giovedì 16 novembre 2006 11:26
...se ti tinteressa Turms: QUI!
La mia copia risale, sigh, al lontano 1976 quando costava, arisigh, 1500 £.
E' davvero un libro bellissimo, ripeto forse ancor più bello di Sinhue. Sarebbe un peccato non leggerlo per gli appassionati del romanzo storico.

Cavolo, ho provato a fare la ricerca su IBS... c'è il mio libro ( [SM=x822713] ) e non c'è Turms? INCREDIBBBBBILE!

[Modificato da Hotepibre 16/11/2006 11.29]

-francis-
00giovedì 16 novembre 2006 13:59
Ho controllato. Purtroppo non si trova in nessuna libreria della città perchè l'editore lo ha messo fuori catalogo. [SM=x822736]
Magari proverò a telefonare alle biblioteche comunali. [SM=x822711]
-Kiya-
00venerdì 17 novembre 2006 01:52
Confermo. Il romanzo è esaurito e per ora non si prevede la ristampa [SM=x822731]
Hatshepsut76
00domenica 19 ottobre 2008 16:26
è stasto bellissimo apprestarsi alla lettura di questo romanzo. Waltari tratta molto bene il periodo di transizione tra la XVIII e la XIX dinastia; altrettanto con maestria affronta lo sconvolgimento avvenuto durante l'avvento di Akhenaton, la scomparsa dei vecchi idoli, e l'assoluta adorazione di Aton...
-francis-
00domenica 19 ottobre 2008 17:06
Re:
-Kiya-, 17/11/2006 1.52:

Confermo. Il romanzo è esaurito e per ora non si prevede la ristampa [SM=x822731]



L'ho comprato, ma, come ho già scritto in altra cartella, non mi sta piacendo per niente! [SM=g1619695]

-Kiya-
00martedì 21 ottobre 2008 08:33
si chiama "Sindrome da Egittophilia dipendente" [SM=x822723] sintomatologia che affligge anche me.
E' pur vero che quando si scrive un Capolavoro, quale è il "Sinuhe" di Waltari, eguagliarlo diviene cosa non facile.
Per lo meno io la vedo così [SM=g999103]
EGIZIA72
00martedì 21 ottobre 2008 09:38
Anche a me ha fatto lo stesso effetto di francis,non mi è tanto piaciuto "Sinuhe"l'egiziano.
-francis-
00martedì 21 ottobre 2008 10:04
No, forse mi sono espressa male. A me Sinhue è piaciuto tantissimo, l'ho letto più volte. E' "Turms l'etrusco" che non mi piace, tanto che, per il momento, ho abbandonato la lettura.
-Kiya-
00martedì 21 ottobre 2008 10:09
Re:
EGIZIA72, 21/10/2008 9.38:

Anche a me ha fatto lo stesso effetto di francis,non mi è tanto piaciuto "Sinuhe"l'egiziano.




perchè non ti è piaciuto, Egizia?
Hatshepsut76
00martedì 21 ottobre 2008 10:52
Re:
-francis-, 21/10/2008 10.04:

E' "Turms l'etrusco" che non mi piace, tanto che, per il momento, ho abbandonato la lettura.



Sai, Turms l'Etrusco l'ho visto qualche settimana fa nella libreria dietro al commercio equo dove, per ora, faccio volontariato. Non l'ho acquistato perché gli Etruschi, così come molti altri popoli antichi, e periodi storici, non mi sono mai piaciuti... La mia conoscenza della Storia va molto a compartimenti stagni... [SM=x822714]


Riccardo Banchi
00martedì 21 febbraio 2012 12:54
Dalla prima riga , l'autobiografia di Sinuhe mi ha catturato, facendomi commuovere, vivere emozioni e trasmettendomi quella dose di malinconia che ti fa sentire vivo. Il modo di scrivere dell'autore è stupendo: come ho detto in un altro topic, pare uscito dallo stilo di un egiziano del tempo.

Ric
Merytaton62
00martedì 21 febbraio 2012 16:30
L'ho letto moooolti anni fa...chissà, forse ce l'ho ancora a casa dei miei.... [SM=x822741]
In linea di massima sono poco interessata alla narrativa, ma questo romanzo lo lessi volentieri . Ricordo in particolare l'episodio in cui, mosso da pietà filiale, Sinuhe per qualche tempo accetta di lavorare in una "casa della morte" (in realtà pare che una simile struttura non esistesse) per assicurare ai suoi genitori un'adeguata mummificazione....Anche l'ipotesi della "pazzia" di Akhenaton (nel romanzo si ipotizza una forma di idrocefalia) mi pare accettabile, almeno dal punto di vista letterario. [SM=x822715]
Riccardo Banchi
00mercoledì 22 febbraio 2012 08:42
Al di là che possa esserci qualche elemento non corripsondente alla realtà del tempo (va considerato che il romanzo è degli anni '50), eventuali stonature del genere non sono percepibili e la narrazione risulta davvero struggente. Quel modo di narrare e quel linguaggio non l'ho mai riscontrato altrove (di Waltari ho però solo letto questo roamnzo); lo trovo stupendo.

Ric
Riccardo Banchi
00venerdì 16 agosto 2013 10:00
Dopo Sinuhe ho letto anche "Turms l'etrusco". Lo stile è simile, il libro mi è piaciuto, ma "Sinuhe l'egiziano" resta per me un capolavoro assoluto della letteratura! Romanzi storici del genere si contano sulle dita di una mano.
E su quelle dita possono stare anche "L'azteco" di Jennings (sconvolgente!) e "L'assiro" di Guild (lo sto finendo in questi giorni, ma posso già concludere che è meraviglioso; analogamente mi hanno parlato del seguito: "Ninive").
Io non ho letto molti libri di narrativa, ma dopo aver avuto fra le mani romanzi storici del genere, non è facile trovarne altri che siano alla pari.

Ric [SM=x822715]
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