"Rhadopis. La cortigiana del Faraone" di Naguib Mahfouz

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-Kiya-
00mercoledì 6 settembre 2006 00:58



Titolo: Rhadopis. La cortigiana del faraone
Autore: Mahfouz Naguib
Prezzo: EURO 13,90
Dati: 271 p., rilegato
Anno: 2003
Editore: Newton & Compton
Collana: Nuova narrativa Newton



In sintesi:

Nella sensuale e profumata atmosfera dell’antico Egitto il giovanissimo faraone Merenre II, da poco insediato sul trono insieme alla sorella, la regina Nitocri, è fatalmente soggiogato dal mistero dell’amore. L’abile cortigiana Rhadopis, di enigmatica bellezza, cade anch’ella preda della passione per colui che è il suo signore. Ma la potente casta sacerdotale, gelosa custode delle proprie prerogative e delle tradizioni dei templi sacri, congiura per destituire Merenre, che sembra anteporre la sua insaziabile sete di potere, il suo orgoglio e i sui desideri agli interessi dello Stato.
Questo bellissimo racconto del grande narratore egiziano Naguib Mahfouz è anche una straordinaria allegoria nella quale si riflettono, in un sapiente gioco di specchi, la generosità e la perfidia, l’ineluttabilità del destino e il tremendo potere della bellezza, insieme alle cieche forze che si oppongono alla volontà dell’individuo.
-francis-
00mercoledì 6 settembre 2006 11:29
Bello, bello, bello. Un romanzo dolce, delicato, pieno di sentimenti e poesia, che si intrecciano con le vicende intriganti fra la casa regnante e il clero. La lettura è scorrevole, la descrizione dei personaggi è talmente reale che scorrono davanti agli occhi come in un film. Come sempre Mahfuz non si smentisce.
-francis-
00mercoledì 12 novembre 2008 17:24
A pag. 33 del saggio di Alessandro Bongioanni "Viaggio in Egitto. Arte, miti e leggende nella terra dei faraoni", dopo aver parlato della piramide di Micerino, si legge:

"Anche per la piramide così come per il suo costruttore sono state tramandate nei secoli alcune leggende, la più favolosa delle quali, simile in molti aspetti particolari alla fiaba di Cenerentola, sostiene che vero artefice di questa meraviglia sia stata la schiava greca Radopi.
A quanto racconta sempre Strabone, mentre Radopi si trovava sul greto di un fiume un'aquila le aveva rubato un sandalo che aveva poi gettato davanti ai piedi del faraone. Questi, colpito dalla bellezza di quel calzare, aveva inviato i suoi servi in giro per il regno a cercarne la padrona per portarla al suo cospetto.
E' così che Radopi divenne moglie del faraone e alla sua morte venne costruita la famosa piramide in onore della sua bellezza".

Erodoto, Diodoro Siculo e Plinio il Vecchio riportano una versione leggermente diversa della leggenda, in cui Radopi è una cortigiana, amante di Esopo, giunta in Egitto per esercitare il mestiere della prostituta, che i monarchi da lei amati vollero ricordare contribuenfdo insieme all'imponente costruzione a testimonianza del loro amore per la donna.

"Ma la meraviglia più grande, quella per cui oggetto di meraviglia non è la ricchezza dei re, consiste nel fatto che la piramide più piccola, ma anche la più celebrata, fu fatta costruire da Radopi, la cortigianella che era stata compagna di schiavitù e concubina di Esopo, il filosofo autore delle favole: più che la sua bellezza, dunque, meraviglia il fatto che si sia arrivatia tale ricchezza con il mestiere di cortigiana". (Plinio il Vecchio, Storia naturale XXXVI, 82).

Da questa leggenda ha tratto spunto il premio Nobel Mahfuz per la stesura del suo bellissimo romanzo.
Hatshepsut76
00mercoledì 6 luglio 2011 14:10
Re:
L'ho finito di leggere stanotte; non ho resistito a lasciare gli ultimi due-tre capitoli per il viaggio di questa mattina in treno. Non posso far altro che condividere il commento di francis, che riporto qui sotto:

-francis-, 06/09/2006 11.29:

Bello, bello, bello. Un romanzo dolce, delicato, pieno di sentimenti e poesia, che si intrecciano con le vicende intriganti fra la casa regnante e il clero. La lettura è scorrevole, la descrizione dei personaggi è talmente reale che scorrono davanti agli occhi come in un film. Come sempre Mahfuz non si smentisce.




Anche nel momento di maggior climax, Mahfuz riesce ad usare una terminologia delicata, descrivendo la fine degli eventi con molta tenerezza. Non nascondo che, nel finale mi ha ricordato il Romeo e Giulietta shakespeariano...
Merytaton62
00giovedì 7 luglio 2011 23:50
Io l'ho trovato ad un prezzo ultra-stracciato su una bancarella dell'usato...meno male, perchè altrimenti avrei rimpianto i soldi spesi.Io l'ho trovato terribilmente scontato e noioso.A pensarci bene non credo neppure di averlo letto interamente.
Hatshepsut76
00venerdì 8 luglio 2011 09:27
Re:
Merytaton62, 07/07/2011 23.50:

Io l'ho trovato ad un prezzo ultra-stracciato su una bancarella dell'usato...



idem


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