"La nascita dello stato nell'antico Egitto. La Dinastia Zero" di Silvia Vinci

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pizia.
00mercoledì 9 luglio 2008 00:58


Titolo: La nascita dello stato nell’antico Egitto: la Dinastia “zero”
Autore: Silvia Vinci
Editore: La Mandragola, Imola (BO) 2002
Prezzo e disponibilità: verifica
Pagg. 128
Premessa di Sergio Pernigotti




La nascita dello Stato nell'antico Egitto: la dinastia «zero»






Notizie sull’Autore, dal risvolto di copertina:

Silvia Vinci si è laureata in Egittologia presso l’università di Bologna, attualmente fa parte della Missione Archeologica Congiunta delle Università di Bologna e di Lecce in Egitto.



Dalla quarta di copertina:

Questa ricerca affronta un tema vasto e complesso come quello del processo storico che ha portato alla formazione dello stato dell’Antico Egitto, colto in una fase cruciale del suo sviluppo nella “dinastia zero” secondo il nome che ormai ha assunto nel gergo degli studiosi.
Da una attenta rilettura delle testimonianze rinvenute durante gli scavi archeologici si può seguire la nascita della regalità divina e dei caratteri fondamentali dell’Antico Egitto nel loro divenire, fino all’invenzione della scrittura che ora è possibile collocare intorno al 3350 a.C.
Il libro, con lucida sintesi e uno spiccato senso critico, coglie le linee fondamentali di una difficile vicenda al confine tra preistoria e storia.
pizia.
00mercoledì 9 luglio 2008 00:59
Il mio commento:
L’evoluzione degli studi sull’antico Egitto, ha prodotto notevoli materiali riguardanti il periodo dinastico, ma anche altrettanti relativi al periodo precedente, solitamente definito predinastico.

Si è così scoperto che le dinastie manetoniane non sono sufficienti per descrivere il periodo di unità dello stato, cioè il processo di unificazione pare sia stato non solo iniziato da sovrani precedenti a Menes, ma anche portato a termine da essi; dunque quelli che normalmente vengono definiti come i primi re dello stato unitario, in realtà non lo sono, bensì ereditano una situazione piuttosto consolidata.

La giusta (e attuale) definizione di protodinastico è dunque strettamente collegata al processo di formazione dello stato, individuato abbastanza precisamente nei suoi limiti temporali e precedente all’epoca dinastica, non più coincidente con le prime due dinastie, che rimangono fuori sia da questa fase che dall’Antico Regno.

Gli insediamenti più importanti, teatro di tali avvenimenti furono Thinis/Abydos, Nekhen/Hieracompolis e Nubt/Naqada, protoregni in conflitto fra loro per la supremazia nel sud, mentre la sudditanza del nord sembra elemento acquisito già in precedenza.

Nel libro vengono illustrati tre siti archeologici, principalmente necropoli, dai quali si ricavano le informazioni per ricostruire l’evolversi dello stato unitario.

Nella fase finale sembra prevalere sugli altri la città di Thinis/Abido, infatti i re delle prime due dinastie proverranno dalla discendenza regale che vi governava.

Attraverso lo studio dei segni collegati più strettamente con la regalità, che conosciamo grazie alle conferme di cui godranno in epoca storica, si ricostruisce la dinamica dello sviluppo dell’idea di stato e del re che lo deve governare; serekh, corone, animali totem, architettura monumentale, oggetti votivi e altri simboli assumono nuovi significati, fra i quali quello di “scrittura” e testimoniano l’origine di una nuova fase culturale.

Questo è un testo fondamentale per l’egittologia italiana, perché è stato il primo e, per lungo tempo, anche l’unico, ad occuparsi di problematiche relative al periodo più oscuro della storia egizia, perciò chi è interessato al predinastico se lo procuri senza esitare, troverà parecchi spunti per proseguire le ricerche, anche grazie all’ampia bibliografia, ben curata e pertinente.
pizia.
00domenica 13 luglio 2008 10:29
Ulteriore commento:
Sono rimasta colpita in particolare dal caso ancora aperto del ruolo della regina Neithhotep, probabile moglie di Narmer e madre di Aha.
In questo Egitto protodinastico, in cui probabilemte erano ancora vive le istanze, se non di matriarcato, almento di matrilinearità, sembra proprio la figura chiave, una plantageneta dalla quale discenderanno tutti i sovrani futuri.

Secondo Savage (S. Savage, “Some recent trends in the archaeology of predynastic Egypt”, JAR 9,2 -2001-, p. 133), una testa di mazza cerimoniale di Narmer rinvenuta a Naqada, nel deposito di fondazione della tomba di Neithhotep, sarebbe testimonianza delle nozze fra I due.

Anche se la sua tomba si trova a Naqada, forse in ricordo del suo luogo di nascita, la regina sembra imparentata con la classe governate di Nekhen, ma figlio e marito appartengono decisamente ad Abydos, e lì probabilmente vissero tutti finché la residenza non venne spostata a Menfi.

Insomma è lei che ha qualcosa a che fare con tutti i protoregni, molto più che gli uomini della sua famiglia, almeno dal punto di vista simbolico.

Abydos potrebbe aver conquistato il Delta e il Medio Egitto, ma la regina di Nekhen ha conquistato il re di Abydos.
Inltre i primi re si affermano sotto l’insegna del falco, l’animale di Nekhen, e tutti sono molto devoti alle così dette anime di Nekhen, come se queste rappresentassero la loro vera ascendenza.
Se il sangue non è acqua forse il lignaggio di Nekhen riscosse una vittoria ben più importante per l’Egitto di quella raccontata a colpi di mazza sulla tavoletta di Narmer!
roberta.maat
00domenica 13 luglio 2008 13:49
Bellissimo spunto Pizia,ti confesso che il predinastico per me è abbastanza ignoto ma dietro tuo consiglo credo che me ne interesserò al più presto,ciao grazie
-Kiya-
00domenica 13 luglio 2008 14:42
Per chi volesse approfondire, in mancanza del testo, qui trovate la pubblicazione della Tesi della Dott.ssa Vinci, dalla quale è scaturito poi il volume in oggetto:


Hatshepsut76
00domenica 13 luglio 2008 17:50
grazie, scaricata! [SM=g999103]
pizia.
00domenica 13 luglio 2008 21:58
Fantastico, non lo sapevo!
Hatshepsut76
00domenica 13 luglio 2008 23:03
bel lavoro, pizia! io sono ammattito ad andare in giro per internet alla ricerca della copertina... [SM=x822714]
Riccardo Banchi
00martedì 21 febbraio 2012 17:26
Avevo questa tesi, ma da essa non è scaturita La nascita dello stato nell’antico Egitto: la Dinastia “zero” . Il libro oggetto del topic è la pubblicazione della sua tesi di Laurea. Il testo linkato gentilmente da Kiya è invece una sua successiva tesi di Dottorato, che affronta Narmer.
La mia è solo una precisazione, non sostanziale.

Tornando al libro della Dott.sa Silvia Vinci, che ho conosciuto solo telefonicamente (ma che gentilmente mi spedì a suo tempo questo bel volume, con dedica!), è davvero un bel testo: chiaro, lineare, ben scritto.

Ma rispetto a quello che già avete detto, le mie parole sono superflue.

Ric
-Kiya-
00martedì 21 febbraio 2012 21:16
Grazie per la precisazione che invece ritengo dovuta.
Nessun commento è superfluo, ogni parere è fondamentale, in quanto testimonianza della validità, o meno, dei contenuti di un libro.
Nel caso degli scritti di Silvia Vinci, non v'è alcun dubbio: da leggere e assimilare.
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