"Gli occhi della luna" di Roberto Zacco

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-Kiya-
00giovedì 30 marzo 2006 14:50



Titolo: Gli occhi della luna.
Le memorie di Akhenaton

Autore: Zacco Roberto
Prezzo e disponibilità: verifica
Dati: 310 p., rilegato
Anno: 2006
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus


Gli occhi della luna.
Le memorie di Akhenaton



In sintesi
Il testamento umano, storico e politico di Akhenaton trasposto in un romanzo. È un'avventura remota e affascinante, quella del Faraone che sconvolse l'ordine millenario, sfidando il potere dei Sacerdoti e il favore del popolo, per abolire tutti gli Dei dell'Egitto e imporre il monoteismo, il culto dell'Aton, il Sole.
Negli ultimi anni della sua vita una feroce e oscura malattia costringe Akhenaton a ricorrere ai servigi di un fedele segretario, Merirè. Attraverso la mano dello scriba Roberto Zacco ricostruisce la vita del Faraone rivoluzionario partendo dall'infanzia e dall'adolescenza, dal complesso rapporto con il padre a quello incestuoso con la madre fino ai viaggi nella Grecia micenea - così diversa da quella, assai più nota, dell'età classica - e nel sud dell'Egitto. Fra etere raffinate e conturbanti e operai stremati dal lavoro nelle miniere, fra vecchi saggi e Sacerdoti avidi e ottusi, il giovane Principe compie un vero e proprio percorso di formazione. Il ritorno a Tebe ne sancirà gli snodi fondamentali: l'amore, intenso e struggente, che travolgerà il Faraone sin dal primo incontro con la bellissima Nefertiti; l'orrore per la nascita di Tutankhamon, partorito dalla propria madre, con la quale era giaciuto... È lui il padre?
-Kiya-
00martedì 4 aprile 2006 18:04
Chi ha avuto la fortuna di leggere il primo romanzo di Roberto Zacco, e ancor di più chi ha la fortuna di possederne una copia, certo non si sorprenderà leggendo questo mio intervento.

Per chi invece non lo conoscesse, Roberto Zacco è l'autore che dieci anni fa circa pubblicò quella perla intitolata "Le braccia del Sole", il diario intimo di Nefertiti.

Fu questo libro per me una lettura indimenticabile, carica di passione e poesia come solo chi davvero ama l'antico Egitto in modo puro può lasciar trasparire: per Zacco è così, ne sono certa.
Dopo una lunga pausa, ora ci ripropone questo volume a completamento della sua opera. Stesso periodo ovviamente, stessa storia, ma vista attraverso gli occhi di Akhenaton.
Quest'uomo che non ha avuto pari nei millenni a venire, rivive tra queste pagine come pura essenza. Dapprima esaltato dalle sue scoperte sull'animo umano e poi dalle stesse sconfitto dal tentativo di trasmettere ad altri ciò che era suo e che essi non potevano comprendere.

Si tratta di uno di quei romanzi che vorreste non finisse mai, ma allo stesso tempo vi è impossibile arrestarne la lettura. Ogni pagina carica di sentimento e di riflessioni tali da indurti alla pausa e farti meditare.

Mi capita raramente di leggere un libro e, matita alla mano, sottolinearne direttamente i passi. Con questo l'ho fatto.

Credetemi, "Gli occhi della Luna" è uno di quei romanzi che non deve ASSOLUTAMENTE mancare sui vostri scaffali. Il vostro cuore vi ringrazierà e il vostro spirito anche perchè ne risulteranno arricchiti. E non pensate di poter trattenere le lacrime di fronte ad Akhenaton... sarà un tentativo inutile.
Leggetelo e fatelo vostro :sm12:
-francis-
00martedì 4 aprile 2006 18:36
Sono tra le fortunate in possesso del primo volume di Zacco, che ora so introvabile.
Mi è piaciuto molto, e condivido con Kyia il commento, anche se mi ha un po' deluso il finale. Purtroppo, quando si parla di Akhenaten, il luogo comune della sua mai comprovata omosessualità la fa da padrone.
Leggerò sicuramente anche questo libro, ma so già che mi arrabbierò...
Pochi giorni fa, al museo di Luqsor, ho visto un inedito busto del faraone. Purtroppo non si poteva fotografare, ma la bellezza dei lineamenti, la dolcezza dello sguardo e la sensualità delle labbra ne hanno fatto una delle più belle immagini di Akhenaten. :heart: [/DIM
]

[Modificato da -francis- 04/04/2006 18.36]

-Kiya-
00martedì 4 aprile 2006 20:04
Re:

Scritto da: -francis- 04/04/2006 18.36
Sono tra le fortunate in possesso del primo volume di Zacco, che ora so introvabile.
Mi è piaciuto molto, e condivido con Kyia il commento, anche se mi ha un po' deluso il finale. Purtroppo, quando si parla di Akhenaten, il luogo comune della sua mai comprovata omosessualità la fa da padrone.
Leggerò sicuramente anche questo libro, ma so già che mi arrabbierò...


un po' di tono nel finale lo perde anche questo. Ma sono del parere che l'aulicità delle prime due parti va a compensare anche questa perdità. Del resto bisogna considerare che l'autore era vincolato al primo e ha ripreso quel filone. C'è da ammettere che è palese la sua intenzione di raddrizzare un po' il tiro... e in un certo senso l'ha fatto; non dico altro per non togliervi il gusto della lettura



Pochi giorni fa, al museo di Luqsor, ho visto un inedito busto del faraone. Purtroppo non si poteva fotografare, ma la bellezza dei lineamenti, la dolcezza dello sguardo e la sensualità delle labbra ne hanno fatto una delle più belle immagini di Akhenaten. :heart: [/DIM]

[Modificato da -francis- 04/04/2006 18.36]




Ecco.... sulla base di quanto dici.... forse un po' ti arrabbierai... :sm6:

Hotepibre
00giovedì 14 settembre 2006 14:33
Excuse me...
scusate se mi intrometto e, purtroppo, con un giudizio differente dai vostri, non vogliatemene [SM=x822736]
Lessi "Le braccia del sole" non appena uscito (mi pare una decina d'anni fa) e lo trovai, in generale, un bel libro. Sull'onda di quello ho acquistato e letto "Gli occhi della luna" e ne sono rimasto molto deluso. E' vero che della vita "privata" di Akhenaton poco o nulla si sa, ma mi pare che qui la realtà storica (quella possibile, si intende) sia andata a farsi benedire a favore di un romanzo abbastanza scialbo. Un Akhenaton sciupafemmine, incestuoso, decisamente bello che contrasta nettamente con quel che è noto.
Capisco che non è esatamente in linea con il giudizio che avete espresso voi, ma mi aspettavo davvero qualcosa di più!
Capisco anche che, e mi riferisco all'ultimo post di Kiya, il romanzo tocchi le corde della sensualità, della dolcezza, e forse io l'ho letto con un'aspettativa storica che non ho trovato appagata. Ma tant'è; ogni libro è bello per le sensazioni che offre a chi lo legge che derivano sicuramnte proprio da quel che ci si aspetta!
-francis-
00giovedì 14 settembre 2006 14:45
Purtroppo ha ragione Kiya. Il secon do volume deve per forza riprendere quanto già è successo nel primo.
Gli avvenimenti sono infatti visti prima con gli occhi di Nefertiti, poi con quelli di Akhenaten.
Di Akhenaten si sa poco, però, pur sapendone ben poco, tutti gli scrittori si affannano a presentarlo come una figura malata, brutta, psicolabile e incestuosa.
Possiamo unire il commento a entrambi i romanzi: direi che le figure dei due sposi ne escano bene sotto il profilo dei sentimenti umani, dei loro pensieri, ma malissimo per quelli amorosi.
Del tutto infondata la relazione incestuosa fra Akhenaten e la madre, addirittura con il concepimento di Tutankhamen, così come quella omosessuale fra Akhenaten e Smenkhkhare, quest'ultimo poi ucciso da Nefertiti. Per non parlare poi della malòattia al cervello che lo ha fatto impazzire.
Va bè che è un romanzo, però mi sembrano affermazioni esagerate e fuordevianti.
Ricordiamoci che non tutti quelli che leggono i romanzi sull'antico Egitto poi approfondiscono l'argomento, o già lo conoscono. Molti pensano che sia la realtà, anche se romanzata.
Mi è già successo parecchie volte sentir dire: ma lo ha scritto Tizio, oppure è riportato in quel romanzo...

-Kiya-
00giovedì 14 settembre 2006 22:07
Re: Excuse me...

Scritto da: Hotepibre 14/09/2006 14.33
scusate se mi intrometto e, purtroppo, con un giudizio differente dai vostri, non vogliatemene [SM=x822736]
Lessi "Le braccia del sole" non appena uscito (mi pare una decina d'anni fa) e lo trovai, in generale, un bel libro. Sull'onda di quello ho acquistato e letto "Gli occhi della luna" e ne sono rimasto molto deluso. E' vero che della vita "privata" di Akhenaton poco o nulla si sa, ma mi pare che qui la realtà storica (quella possibile, si intende) sia andata a farsi benedire a favore di un romanzo abbastanza scialbo. Un Akhenaton sciupafemmine, incestuoso, decisamente bello che contrasta nettamente con quel che è noto.
Capisco che non è esatamente in linea con il giudizio che avete espresso voi, ma mi aspettavo davvero qualcosa di più!
Capisco anche che, e mi riferisco all'ultimo post di Kiya, il romanzo tocchi le corde della sensualità, della dolcezza, e forse io l'ho letto con un'aspettativa storica che non ho trovato appagata. Ma tant'è; ogni libro è bello per le sensazioni che offre a chi lo legge che derivano sicuramnte proprio da quel che ci si aspetta!



Perchè mai volertene? il bello di un libro è proprio questo: suscita differenti emozioni in differenti lettori. E solo dopo aver confrontato pareri, seppur discordi fra loro, un giudizio può dirsi completo.
Per quel che mi riguarda, dici bene, non mi attendevo un romanzo storicamente attendibile. Dopo il primo non poteva esserlo. E' lo stile di Zacco che mi colpisce, ma credo di conoscere la ragione... la stessa, infatti, non va tanto cercata in uno scritto eccelso, quanto invece nelle circostanze in cui io lessi "Le braccia del Sole": era il 1997 e solo da pochi mesi ero stata in Egitto. In quel periodo la mia passione latente esplose con tutta la sua forza e il libro di Zacco fu il primo romanzo che lessi ambientato all'epoca di Akhenaton. Sulla scia di quelle emozioni, ho accolto anche "Gli occhi della luna". E le ho rivissute ancora una volta... [SM=x822745]
Neferneferuaton
00lunedì 14 gennaio 2008 22:39
Re:
-francis-, 04/04/2006 18.36:

Sono tra le fortunate in possesso del primo volume di Zacco, che ora so introvabile.
Mi è piaciuto molto, e condivido con Kyia il commento, anche se mi ha un po' deluso il finale. Purtroppo, quando si parla di Akhenaten, il luogo comune della sua mai comprovata omosessualità la fa da padrone.
Leggerò sicuramente anche questo libro, ma so già che mi arrabbierò...
Pochi giorni fa, al museo di Luqsor, ho visto un inedito busto del faraone. Purtroppo non si poteva fotografare, ma la bellezza dei lineamenti, la dolcezza dello sguardo e la sensualità delle labbra ne hanno fatto una delle più belle immagini di Akhenaten. :heart: [/DIM
]

[Modificato da -francis- 04/04/2006 18.36]




[SM=g1361791] eh eh...siccome sono una pignola niente male, leggendo questa discussione sono andata a riprendere LE BRACCIA DEL SOLE. L'ho comprato il 2/6/1997 era un lunedì... [SM=x822713] ho amato moltissimo questo romanzo e nn mi farò mancare questo nuovo. Adoravo Akhenaton, ma dopo quel romanzo non mi sono più ripresa [SM=x822748]


-Kiya-
00giovedì 31 luglio 2008 22:35
Stasera parlavo proprio di questo libro, con una cara Amica e con un altro appassionato Egittofilo, che forse riuscirò a presentarvi presto. Ne ho esaltato lo stile, perchè, nonostante non lo si possa definire storicamente attendibile, dopo più di 10 anni dalla sua uscita, l'impronta che mi ha lasciato è molto forte.

E stasera, tornata a casa, scopro che diventerà un film.
Ne sono felice, anche se so già che la pellicola non saprà rendere quanto le parole...
Merytaton62
00lunedì 31 agosto 2009 15:27
Non mi piace l'idea di un Akhenaton "inorridito" dalla nascita di Tut come frutto incestuoso di una presunta relazione con la propria madre:tra i membri della famiglia reale i rapporti tra consanguinei erano accettati.E comunque non ci stiamo dentro coi tempi:stando ad alcuni studiosi, all'epoca della nascita di Tutankhamen la regina madre avrebbe avuto all'incirca cinquant'anni...un po' troppi per partorire, soprattutto a quei tempi.
L'amore di Zacco per l'antico Egitto traspare da ogni sua pagina, ma nel mettere nero su bianco le sue fantasie L'autore pecca di eccessivo modernismo:anche la formula del "diario intimo" per dare voce a Nefertiti è, secondo me, troppo moderna...
Merytaton62
00lunedì 31 agosto 2009 15:40
Una domanda per Neferuaton:cosa significa "amavo moltissimo Akhenaton, ma dopo quel romanzo non mi sono più ripresa?"
A quale romanzo di Roberto Zacco allude?Al primo o al secondo? Voleva forse dire che l'immagine che viene resa del faraone contrasta con quella che si è fatta lei, in base ad altre letture? [SM=x822741]

A me, personalmente, piace immaginarlo come un mistico, che ad un certo punto della sua vita ha perso di vista le occupazioni pratiche inerenti la sua carica...un po' come appare in Sinuhe L'Egiziano di Mika Waltari, in cui la sua (presunta) visionarietà viene messa in relazione ad una precisa connotazione morbosa (idrocefalia). [SM=g1621246]
-francis-
00lunedì 31 agosto 2009 18:04
Sono d'accordo con te. Purtroppo certi romani, anche se belli e interessanti, quando esagerano nella fantasia trascendendo nello scurrile, possono portare i lettori (se questi non conoscono bene la storia egizia) a farsi delle idee sbagliate sui personaggi che poi non abbandonano più.
Il primo libro di Zacco mi piacque molto, per la lirica, per la dolcezza e sensibilità evinte dalla prima parte del romanzo, ma che poi si trasformarono rendendo il romanzo quasi un horror, con Nefertiti sanguinaria che ammazza Smenkhkhare essendo quest'ultimo (se ricordo bene) l'amante di Akhenaten.
Il secondo romanzo è ancora peggio...
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