In sintesi
È il terzo romanzo ad ambientazione egizia di Roberto Zacco che, con i due precedenti libri,
“Le braccia del sole” e
“Gli occhi della luna”, editi da Mondadori, completa la trilogia ambientata in un periodo storico cruciale di quell’antica civiltà.
In
Dove guarda la Sfinge il protagonista, lo scultore Tuthmose, storico autore di bellissime statue tra le quali il famoso busto di Nefertiti , racconta di sé, descrivendo il tormentato rapporto tra l’uomo e l’arte .
Costituisce la scenografia del romanzo, un Egitto reduce da non pochi stravolgimenti: la rivoluzione religiosa promossa da Amenophi IV , volta a favorire l'avvento di un monoteismo che doveva avere in Aton l'unico Dio per tutta l'umanità ed i successivi scontri che videro protagonisti i seguaci del Faraone e i Sacerdoti di Amun , che si adoperavano per la conservazione dell'ideologia politeista. Tutmhose , con la sua incredibile sensibilità, non potrà che essersi confrontato con questi eventi. La sua adesione all'ideologia promossa dal Faraone ha costituito infatti, una scelta cruciale, nella sua vita.
L'autore
Roberto Zacco è medico, docente universitario e scrittore. Nato a Milano , da 30 anni cultore di archeologia, ha maturato con i viaggi e lo studio un’appassionata conoscenza della civiltà egizia. Membro di alcune società egittologiche in Italia e all’estero, è collaboratore presso l’Istituto di Archeologia dell’Università di Pavia.
Commento personale
Chi ha già letto i due precedenti romanzi di Zacco, conosce le potenzialità di questo autore.
Il primo volume della trilogia fu pubblicato nel 1997. Nel giro di pochi mesi tutte le copie andarono esaurite.
All'epoca ero appena diventata una libraia, l'antico Egitto viaggiava forte sull'onda del successo del "Ramses" di Christian Jacq. Ma fu con "Le braccia del sole", grazie alla suadente dolcezza della Regina Nefertiti, che molti si lasciarono conquistare dal fascino di Kemet.
Ho appena ordinato l'ultimo volume della trilogia (scontato del 30%, grazie alla promozione in corso su Amazon.it!), presentato soltanto un paio di settimane fa al pubblico di lettori che lo attendevano da tempo. Ivi compresi coloro che rimasero, forse, un po' delusi dal II volume, che vede come protagonista Re Akhenaton. Personalmente ho comunque apprezzato lo stile, perdonando anche qualche "licenza storico/letteraria" non condivisa.
Confido che il mondo visto con gli occhi di Tuthmose sappia regalare momenti indimenticabili e coronare con il dovuto successo l'opera di un autore che annovero tra i miei romanzieri preferiti.