"Aristotele e i delitti d'Egitto" di Margaret Doody

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EGIZIA72
00lunedì 27 dicembre 2010 17:55
Presentazione

Torna Aristotele detective di Margaret Doody e questa volta e' alle prese con un caso di criminalita' economica che lo porta alla fine in Egitto. Come sempre nel nuovo romanzo della scrittrice canadese, 'Aristotele e i delitti d'Egitto', si intrecciano in modo sorprendente filosofia e avventura.

Siamo ad Atene afflitta dalla carestia nel 328.a.C. Per risollevare le sorti della citta' parte per l'Egitto una spedizione guidata da Stefanos, l'allievo di Aristotele che comunque vigila sulla situazione. Stefanos, che in fondo e' il Watson di Aristotele, parte per comprare grano che verra' scambiato con un carico di oro e racconta in prima persona le sue avventure. Viaggia lungo il Nilo, segue le vie d'acqua, per approdare a Menfi, dove si rende conto di essere circondato da nemici.

E il satapro d'Egitto Cleomenes, con il quale aveva concordato un incontro, invece di accoglierlo lo fa rinchiudere nel suo palazzo. In un intreccio che si fa sempre piu' machiavellico, Stefanos vedra' moltiplicarsi tranelli, agguati mortuali e dovra' fare i conti con messaggi minacciosi e strani compagni di viaggio. Non capisce cosa sta accadendo attorno a lui ma il suo maestro Aristotele lo segue da lontano e arrivera' in segreto in Egitto per salvarlo e fra colpi di scena riuscira' nella sua impresa. A un passo dal perdere la citta' di Atene, Aristotele detective risolvera', facendo appello alla logica e alla filosofia prima di arrivare all'azione, il caso e smascherera' il piano criminale ai danni di Atene.

Ed e' forse proprio Atene, affollata metropoli del quarto secolo a.C. nel grande ritratto che ne fa la Doody, la vera protagonista della storia. Ma anche l'Egitto con i suoi misteri, le sue scuole sacerdotali, accompagna questo viaggio nel tempo e nelle debolezze e grandezze dell'animo umano.

''Ho conversato molto con i nostri colleghi egiziani. Questi uomini, eruditi nella loro dottrina, mi hanno fatto osservare che nelle storie sacre dell'Egitto, Osiride e Seth, benche' nemici, sono fratelli. Alla fine si riconciliano, creando un quartetto di divinita' insieme ad Iside e Nephthys. Stando a quanto mi dicono la maggior parte delle storie egiziane finisce con una riconciliazione'' scrive Aristotele a Stefanos. Anche per l'ambientazione storica, la Doody e' diventata un caso editoriale con i romanzi di Aristotele detective, pubblicati in Italia da Sellerio a partire dal 1999 e di cui sono state vendute oltre 100 mila copie.


www.ansa.it/web/notizie/unlibroalgiorno/news/2010/12/24/visualizza_new.html_1646766...


pizia.
00martedì 28 dicembre 2010 17:48
Grazie per la segnalazione Egizia! [SM=x822754]
Hat, riesci a mettere l'immagine della copertina? [SM=x822713]
Hatshepsut76
00domenica 2 gennaio 2011 23:11
Faccio di meglio: inserisco l'intera scheda! [SM=g999103]



Titolo: Aristotele e i delitti d'Egitto
Autore: Margaret Doody
Prezzo: € 15,00
Dati: 2010, 550 p., brossura
Traduttore: Coci R.
Editore: Sellerio Editore Palermo (collana La memoria)


In sintesi: Aristotele detective è preso in un caso di criminalità economica, una speculazione commercial-finanziaria ai danni di Atene, di dimensioni internazionali e risvolti assassini. Ma il numero di protagonisti e comparse, in quest'ultimo intrigo di Margaret Doody, è tanto grande, e talmente circostanziate le loro biografie intorno al nucleo centrale della trama, che l'ambientazione storica balza in primo piano: quasi che l'intento principale dell'autrice sia il racconto della vita quotidiana in Atene, metropoli del quarto secolo a.C, sotto il pretesto dell'intreccio giallo. Una rappresentazione che dai crocicchi affollati della metropoli antica si allarga al sistema-mondo del tempo di Alessandro Magno, fino all'Egitto, civiltà così misteriosa e diversa da accendere la curiosità scientifica dello Stagirita. E Stefanos, il Watson di Aristotele, che racconta in prima persona, con un effetto di viva contemporaneità (e con un filo ininterrotto di ironia). Siamo nel 328 a.C. e Atene è affamata dalla carestia. La città sceglie Stefanos come ambasciatore da mandare in Egitto per trattare un acquisto di grano in cambio di oro. Il giovane segue la via d'acqua, piena di soste e scambi, che dal Mediterraneo, lungo il Nilo, lo porterà a Menfi, dove attende un mercante greco per l'intermediazione con il satrapo Cleomenes. Durante la spedizione imbarca l'oro ma, con esso, un numero di strani compagni di viaggio, di messaggi minacciosi, di agguati mortali...

pizia.
00lunedì 3 gennaio 2011 18:23
Bravissimo, non osavo chiedere tanto [SM=g999097] [SM=g999097]
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