Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La "misteriosa" mummia del Museo Spurlock (Illinois)

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2011 22:54
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03/11/2011 15:13
 
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Un paziente speciale ha nuovamente varcato la soglia di un'ospedale dell'Illinois.
Si tratta della mummia di un bambino, vissuto all'incirca 2000 anni fa, che è oggetto di studio già da diversi anni. Lì i Ricercatori si sono avvalsi della più sofisticata tecnologia a immagini con l'intento di evidenziarne le cause di morte, ma soprattutto armati dal desiderio di scoprire come l'ospite proveniente dal passato sia vissuto.

Lo scorso mese di marzo è stata eseguita una TAC. La scansione ha rivelato dettagli interessanti, come la delicatezza dei linamenti del viso del soggetto, la presenza di "rotoli" di tessuto posti a proteggerne il corpo, ha mostrato con chiarezza che gli organi interni e anche il cervello si trovano ancora al loro posto, ha evidenziato la gravità della frattura cranica che interessa la parte posteriore della testa e che sembra essersi verificata post-mortem. Ma c'è qualcosa che nemmeno la TAC è stata in grado di rivelare, almeno fino ad ora: le cause della morte e il sesso della mummia.

A causa della compressione del bacino, infatti, non è stato possibile procedere alle misurazioni necessarie per stabilire se quel corpo appartiene a un soggetto di sesso femminile o maschile. Per quel che riguarda le cause di morte, invece, si suppone che possa essere dipeso da una qualche epidemia.

Come anticipato, infatti, non è la prima volta che questa mummia, parte della Collezione del Museo Spurlock a cui appartiene dal 1989, è già stata oggetto di attenzioni e analisi mediche. Ma trattandosi di resti fragili, affinchè si possa preservarli è necessario applicare metodi non invasivi. L'archeologa Sarah Wisseman, che ha raccolto gli esiti delle analisi condotte fino al 2003 in un volume intitolato "La mummia virtuale", ha continuato ad occuparsene anche in questi ultimi anni.
Già fin dalla sua acquisizione, la mummia fu sottoposta ai raggi X, in una struttura operante in ambito veterinario. Le lastre consentirono di stabilire che ci si trovava al cospetto dei resti di un bambino. Secondo quanto suggerito dalla dentatura e dallo sviluppo delle ossa, fu stimato che il decesso sopraggiunse a un'età compresa tra i 7 e i 9 anni e mezzo.

La TAC eseguita recentemente, combinando immagini delle ossa e dei tessuti molli in 3D e ricostruzioni digitali, ha consentito di effettuare una sorta di autopsia virtuale. Vent'anni di progressi in ambito tecnologico, tuttavia, non hanno concesso di trovare tutte le risposte e, pertanto, alcuni interrogativi restano ancora irrisolti.

Scarse, già di per sé, le informazioni che accompagnavano la mummia al momento della sua acquisizione da parte del Museo, che fa capo all'Università dell'Illinois, da un collezionista privato. La mummia giunse nel Paese negli anni 20 dello scorso secolo, quando ancora possederne una come souvenir era ritenuto legale. Si ignora quale fosse il sito Archeologico di provenienza e come i resti giunsero negli Stati Uniti dall'Egitto.

Dalle bende è riaffiorato un ritratto che mostra un volto maschile. Di norma, questo tipo di ritratti agiscono come identificatori del defunto, ma come è già accaduto di accertare in passato, non è detto che il ritratto raffiguri colui insieme al quale fu avvolto. Si tratta comunque di un indizio fondamentale che, insieme alle divinità Egizie dipinte sul Cartonnage, ne consente una datazione: si suppone che i resti risalgano al 100 d.C., al tempo in cui l'Egitto era parte dell'Impero Romano.

Una ricostruzione tridimensionale del viso, ottenuta da specialisti forensi, ha rivelato che il bambino presenta connotati tipici dell'Asia Occidentale o, forse, dell'area Mediterranea, indubbiamente tratti più delicati di quanto ci si aspettasse. L'involucro esterno presenta tracce di un pigmento rosso che si è rivelato essere ossido di piombo proveniente dalle miniere spagnole. Dal momento che si trattava certamente di un elemento piuttosto costoso, è plausibile ipotizzare che il bambino appartenesse a una famiglia benestante. Nonostante questo, i resti sono stati sottoposti al processo di mummificazione in modo superficiale e frettoloso, ragion per cui si ritiene che siano intervenute cause di forza maggiore che ne hanno impedito la correwtta inumazione, come ad esempio un'epidemia di una certa gravità.
Per trovare risposte agli interrogativi su esposti si è tentata l'estrazione del DNA antico da un osso del piede, ma purtroppo l'operazione non è andata a buon fine.

I Ricercatori non intendono arrendersi e confidano sul fatto che i limiti imposti dalle attuali tecnologie possano non rappresentare più un problema in un futuro assai prossimo, forse già nell'arco di un decennio. Intanto, nell'attesa di poter scoprire ulteriori dettagli sulla misteriosa mummia dell'Illinois, in questi giorni i membri del team di ricerca si riuniranno per discutere dgli esiti scaturiti dalle analisi più recenti.


In allegato: un'immagine della mummia in procinto di essere esaminata al CT-Scan

[Modificato da -Kiya- 03/11/2011 22:54]
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