È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
In cooperazione con Amazon.it

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

"La Rivoluzione Egiziana" di Ala al-Aswani

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2011 00:25
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
11/09/2011 00:25
 
Quota

Questa volta non vi presento un volume dedicato all'Egitto antico, ma all'Egitto odierno. L'Egitto che sta soffrendo.
Un libro per apprendere dalla viva voce di uno dei suoi protagonisti il significato della Rivoluzione del 25 Gennaio, per capire le ragioni che hanno spinto gli Egiziani a ribellarsi, nella prospettiva di un futuro migliore.

Il volume è stato pubblicato in Italia da Feltrinelli.







Titolo: La rivoluzione egiziana
Autore: Al-Aswani 'Ala
Prezzo e disponibilità: verifica
Anno di pubblicazione: 2011
Dati 272 pp.
Curatore: Caridi Paola
Editore: Feltrinelli (collana Serie bianca)


La rivoluzione egiziana



In sintesi

Il più importante scrittore egiziano, storica voce di opposizione al regime di Mubarak, racconta l'Egitto oppresso, l'Egitto della dissidenza, l'Egitto della rivoluzione di piazza Tahrir. Un intero popolo capace di riprendere in mano il proprio destino con la forza della protesta democratica. "Il libro più importante dell'anno." "The Guardian".

Il libro

È successo tutto all'improvviso. Il 25 gennaio del 2011, gli egiziani, così apparentemente remissivi e faciloni, scendono per strada, si sollevano contro il regime di Mubarak, affrontano la polizia antisommossa, i servizi segreti, i cecchini. Diciotto giorni dura l'epopea della rivoluzione di piazza Tahrir, e alla fine il presidente è costretto a dimettersi. Gli egiziani hanno fatto la rivoluzione, una ribellione costata cara a un'intera generazionedi giovani, che lascia sul terreno oltre mille morti per riportare la democrazia in un paese di antica tradizione liberale. Perché un popolo ritenuto tra i più pacifici si ribella con una sollevazioneche sconvolge, per la sua portata, tutta la regione?
Al-Aswani racconta l'Egitto che non abbiamo voluto vedere: l'Egitto della dissidenza. L'Egitto umiliato e oppresso, disperato e senza più dignità. L'Egitto che aveva deciso di fuggire, con i suoi emigranti e i suoi giovani, alla ricerca di un futuro certo e dignitoso. E racconta – poi – come un popolo, raggiunto il fondo, riesca a riscattarsi e a riguadagnare la sua fierezza.
È un paese sconosciuto ai più, quello che descrive al-Aswani, da sempre critico severissimo del regime che Hosni Mubarak voleva passare a suo figlio Gamal. Come se l'Egitto fosse un “allevamento di polli”, chiosa con disprezzo l'autore di Palazzo Yacoubian. Eppure ne aveva scritto alla luce del sole, nei numerosi articoli pubblicati dai pochi giornali d'opposizione e raccolti ora in questo libro che spiega quello che è successo prima e durante la rivoluzione del 25 gennaio, e mette in guardia da un futuro senza libertà, perché "l'unica soluzione è la democrazia".


Paola Caridi , curatrice del volume, è una Giornalista nata a Roma nel 1961. Laurea in Lettere, in storia dei partiti politici, ha un dottorato di ricerca in storia delle relazioni internazionali. Si è specializzata su Germania, Europa centro-orientale e Balcani. Dalla crisi nella regione dei Grandi Laghi si e' specializzata sui problemi connessi all' evoluzione dei sistemi politici dell'Africa centro-meridionale, per poi concentrarsi sul Medio Oriente e il Nord Africa. Dal 2001 al 2003 è stata corrispondente dal Cairo, coprendo Medio Oriente e mondo arabo. Ha scritto nel 2007, per Feltrinelli, Arabi Invisibili, che ha vinto il Premio Capalbio 2008 e dal quale prende il nome il suo Blog Invisible Arabs che è dedicato al mondo arabo e al Medio Oriente.
[fonte: www.lettera22.it]



Intervista all'Autore, fatta da Farian Sabahi e tratta dal sito della rivista Panorama:


Il mondo arabo è una donna gravida, prima o poi si deciderà a partorire”, mi disse quattro anni fa, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, lo scrittore egiziano Ala al-Aswani. Era fin troppo ottimista. Forse per effetto del successo del romanzo Palazzo Yacoubian, che si stava piazzando, per numero di copie vendute, subito dopo il Corano.

Sulle recenti vicende del suo Paese, Ala al-Aswani ha scritto La rivoluzione egiziana (Feltrinelli, in libreria dal 7 settembre) che presenterà al Festivaletteratura di Mantova il 9 settembre. L’abbiamo raggiunto al cellulare e la prima impressione è stata che non tutto stia andando per il verso giusto perché, pur essendo disponibile come al solito, ci ha detto di non voler comunicare con la posta elettronica.

Com’è la situazione in Egitto?

È ancora complicata, ma sono ottimista perché la rivoluzione ha avuto successo ed è stato un momento importante per la nostra storia. Siamo orgogliosi del fatto che i militari non abbiano aperto il fuoco sui dimostranti, ma siamo ancora lontani dagli obiettivi che ci eravamo posti: a governare è la giunta militare che però non prende decisioni abbastanza rivoluzionarie e non si decide a rimuovere tutte le persone corrotte dalle loro posizioni.

Quale futuro intravede, alla luce delle nuove tensioni con Israele e della caduta di Gheddafi?

Non abbiamo fatto nulla di male nei confronti di Israele, hanno ucciso i nostri poliziotti e, come previsto dal diritto internazionale, siamo in attesa di scuse formali. Per quanto riguarda la caduta di Gheddafi, siamo solidali con il popolo libico e felici che anche lì la rivoluzione abbia successo perché il Colonnello è un dittatore della peggior specie.

Facciamo un passo indietro: come ha vissuto la rivoluzione di piazza Tahrir?

Sono stato colto di sorpresa: la mattina del 25 gennaio mi sono alzato presto e ho lavorato al mio nuovo romanzo fino a mezzogiorno. All’ora di pranzo ho visto il miracolo su Al Jazeera: un milione di egiziani era sceso per le strade chiedendo la caduta del regime e l’allontanamento di Mubarak. Mi sono vestito di corsa, e mi sono unito alla rivoluzione egiziana.

Perché gli egiziani non si sono ribellati prima?

Siamo come i cammelli: sopportiamo a lungo ogni tipo di punizione, umiliazione e fame, e quando ci ribelliamo lo facciamo all’improvviso. Ma non dobbiamo sottovalutare il ruolo crescente dell’Islam wahhabita che obbliga a obbedire a chi governa, anche se ingiusto e corrotto.

Come finirà? Ci sarà finalmente democrazia? E quale ruolo avranno i Fratelli musulmani?

Si sono sempre schierati dalla parte del dispotismo, mettendo i loro interessi prima di quelli della nazione. A novembre gli egiziani andranno alle urne, ma la giunta militare respinge la supervisione dei giudici e degli osservatori internazionali, si rifiuta di abrogare la legislazione di emergenza e di espungere dai registri elettorali i nomi dei morti, che votano sempre per il partito al potere. Le prossime elezioni saranno probabilmente segnate dai brogli, come in passato: boicottarle è la scelta giusta, perché impedisce che il regime avochi a sé la rappresentanza del popolo.



Farian Sabahi, docente presso l’Università di Torino e giornalista specializzata, è autrice dei saggi “Storia dell’Iran” e “Storia dello Yemen”, pubblicati entrambi da Bruno Mondadori. Scrive per il Sole24ore, Io Donna e Vanity Fair. Collabora con alcune radio locali e straniere

Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:24. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.