Per quanto riguarda i cavalli, ti dò ragione; lo stesso Baistrocchi fa risalire il loro uso dopo il periodi Hiksos. Per quanto riguarda la descrizione dell'imbarcazione, ti cito quello che ho scritto nel redigere la seconda parte del libro. La città cui faccio riferimento, Tamrit, si trova su un altopiano in Algeria. Purtroppo, nonostante abbia controllato di nuovo, non sono riuscito a trovare un'immagine dell'imbarcazione, ma immaginati un po' una mezza luna dove la parte inferiore della barca non è piatta, ma curva, come la gobba della luna, appunto.
Tamrit, nel Tassili n’Ajjer meridionale, è una «stazione» caratteristica: vi si possono vedere dei cipressi millenari, che i tuareg chiamano tarout. Baistrocchi la suddivide in settentrionale e meridionale. Nella parte settentrionale, è possibile osservare un dipinto con dieci antilopi, di colori ocra, rosso e bianco. Ma ce n’è un’altra più insolita: si tratta di un’imbarcazione, con la prua e la poppa ricurve e – quasi come fossero sospese nel vuoto – alcune figurine in movimento. Secondo un’analisi effettuata dagli archeologi, si tratterebbe di un’imbarcazione egizia, risalente al periodo predinastico.
[Modificato da Hatshepsut76 17/06/2011 23:33]