Dalla mummia di Akhenaten la certezza che fosse il padre di Tut

RICERCA: EURAC PREMIATA PER COMUNICAZIONE SCIENTIFICA

I tre migliori comunicati stampa
in lingua tedesca scritti nel 2010 sono stati premiati da
Informationsdient Wissenschaft (idw), una delle piu' importanti
piattaforme online di informazione scientifica. Julia Reichert,
coordinatrice della comunicazione scientifica dell'Eurac, ha
ritirato a Lipsia il premio per il suo comunicato ''Identificati
i genitori di Tutankhamon'' del 17 febbraio 2010.

Il testo racconta come un team di ricercatori da Alto Adige,
Germania ed Egitto sia riuscito a individuare nella mummia di
Akhenaton il padre del famoso faraone della Valle dei Re. L'eco
mediatica scatenata dal comunicato stampa ha fatto il giro del
mondo. Una giuria composta da cinque membri ha valutato i
comunicati stampa in base a contenuto, stile e rilevanza
scientifica.
''Il testo su Tutankhamon non racconta solo il
risultato di una ricerca, ma descrive nel dettaglio il processo
attraverso cui ci si arriva e spiega come funziona la scienza.
Il comunicato e' riuscito ad affascinare i giornalisti e i loro
lettori'', sottolinea Marco Finetti, membro del consiglio
direttivo, nella sua laudatio durante la cerimonia di
premiazione. (ANSA).

Forse ho perso degli aggiornamenti, ma non mi risulta ancora che la mummia di Akhenaten sia stata definitivamente identificata!

Infatti si riferiscono ai resti della KV55 e, come fa Hawass, danno per scontato che appartengano al Riformatore

Nessuno di voi ha mai trovato improprio parlare dei resti della KV55 come di una "mummia"?

Sì, io ad esempio: se non sbaglio si tratta di parti di scheletro ormai nemmeno più articolate.
Detto così potrebbe sembrare, non solo che la mummia di Akhenaton sia stata inequivocabilmente individutata, ma anche che si tratti di un involucro di bende avvolto attorno ad un corpo disidratato e imbalsamato.
Non mi piace. (non c'è il tasto?)

A proposito della "mummia", sono andato a rivedermi un video in cui Bob Brier parlava dell' attimo in cui aprirono il sarcofago e dice che la mummia era effettivamente presente, ma talmente fragile da polverizzarsi istantaneamente.
Leggenda ?!

Se la memoria non m'inganna l'intero contenuto della tomba era gravemente danneggiato perchè c'erano state copiose infiltrazioni d'acqua...e per quanto ne so, l'umidità è la peggior nemica delle mummie!

I resti ossei all'interno della KV55 sono stati trovati e ci sono tutt'ora, non si sono mai polverizzati e attualmente sono visibili all'interno del Museo del Cairo... Non so se inizialmente ci fossero dei residui di tessuti appena aperta la tomba, ma che si "polverizzino" nel momento in cui la tomba viene aperta sa un po' di leggenda e nemmeno ben costruita...

ToMegaTherion, 16/04/2011 19.28:

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A proposito della "mummia", sono andato a rivedermi un video in cui Bob Brier parlava dell' attimo in cui aprirono il sarcofago e dice che la mummia era effettivamente presente, ma talmente fragile da polverizzarsi istantaneamente.
Leggenda ?!

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Leggenda non credo, sembra che quanto riferito da Brier sia abbastanza vero, lo si deduce da quelle poche testimonianze, peraltro non ufficiali, in cui si racconta del ritrovamento alla KV55.
Difficile affermare di più di quanto è stato scritto dai testimoni di allora, nemmeno tutti competentissimi.
Forse ciò che videro i partecipanti alla spedizione con Davis era davvero una mummia, o forse solo una sembianza (come fossero bende rimaste irrigidite sopra una forma che non c'è più, quindi crollate al tocco) che si polverizzò in pochi minuti, lasciando solo le poche ossa di cui si diceva, conservate al Museo del Cairo.
Oltre al cattivo stato della tomba e alla violazione reiterata nell'antichità, potremmo aggiungere un'altra causa all'eventuale polverizzazione istantanea della mummia: forse non era una mummia trattata come le altre, ma appartenendo ad un esponente della famiglia reale del periodo amarniano, e forse proprio ad Akhenaton, potrebbe essere stata deposta senza essere preventivamente sottoposta ad imbalsamazione, oppure con un procedimanto diverso, messo a punto dal re.

Ciò che resta sono povere ossa.
Il cranio è stato visibilmente danneggiato, a causa del crollo di parte del soffitto della tomba (logorato nei secoli dalle infiltrazioni d'acqua). Lo stesso, ha sfondato il coperchio del sarcofago. Il colpo fece sì che il collare in foggia di avvoltoio saltasse dal collo, per posizionarsi in cima al capo, dettaglio che creò confusione tra gli scopritori, i quali affermarono, in un primo momento, che potesse trattarsi di una corona.
Le ossa, dicevo, sono ormai tutte disgiunte. Non resta nulla, o quasi, della cassa toracica e del bacino.
Il tutto è stato conservato in una cesta per anni, dentro un magazzino del Museo del Cairo, per poi venire esposto di recente, ricomposto come si poteva.