Ho sottoposto l'argomento al Dott. Natale Barca, il quale cortesemente risponde (pubblico con la sua autorizzazione):
A mio avviso il significato e la funzione delle figurine femminili trovate nelle tombe predinastiche sarebbero stati diversi secondo i casi. L'usanza avrebbe comunque poggiato sulla fede assoluta nella magia, o meglio nel valore creato dall'immagine.
Si sarebbe rappresentata la donna allo scopo di farla materializzare e di servirsene come concubina, lavoratrice, danzatrice, ecc. La si sarebbe rappresentata, dando rilievo alla vulva, anche in relazione alla sua capacità di generare. In tal caso la funzione della statuetta avrebbe potuto essere quella di assicurare la ri-generazione del defunto, o meglio la continuazione della vita di un uomo nell'Aldilà.
Detto questo, la funzione esecrativa non andrebbe comunque esclusa. In questo senso.
Spesso i manufatti dedicati nei templi e i contenitori di liquidi e di cibi offerti agli dèi venivano infranti o danneggiati ritualmente; lo dimostra per esempio il fatto che, nel recinto templare predinastico di Kom el-Ahmar, a Nekhen/Hierakompolis, sono state trovate, ben conservate, delle ceramiche rotte, ricostruibili per intero o quasi per intero.
La ritualità di quel gesto era una pratica magica, diretta alla conservazione attraverso il tempo del manufatto rotto, consacrato dalla dedica o dall'uso liturgico che ne era stato fatto.
Andrebbe vista in quella prospettiva anche il fatto che le statue antiche, in Egitto, ma non solo in Egitto, hanno spesso il naso rotto, solo il naso.
E' possibile che le figurine femminili predinastiche venissero mutilate di proposito per allontanare o distruggere gli effetti dell'azione di una forza maligna.
E' possibile cioè che si temesse che una forza maligna, contraria alla "rinascita" del defunto, potesse distruggere la figurina per impedirle di svolgere la sua funzione (sessuale, lavorativa, rigenerativa, ecc.).
Tengo comunque a precisare che queste sono solo ipotesi, per giunta difficilmente verificabili; pertanto il condizionale è d'obbligo. Sottolineo inoltre che non parlo di probabilità, ma di possibilità.
Saluti,
Natale Barca