Maschera lignea femminile del Louvre [richiesta di: emilioraffaele]

emilioraffaele, 26/11/2010 20.14:

---

Aiutatemi a classificare qiuesto volto, è una maschera funeraria? Guardate il viso dolce e realistico, molto Amarniano...

---

Il volto a cui si riferisce emilioraffaele, nella discussione Egitto a Parigi, aperta da lui medesimo è quello qui di seguito illustrato:

Si tratta di uno dei miei reperti preferiti. E la ragione di tale preferenza è presto detta, in parte anticipata da roberta.maat:

roberta.maat, 27/11/2010 16.15:

---

E se fosse quella sottratta alla mummia del sarcofago rinvenuto nella KV63 ?
Attualmente sappiamo che questa tomba, probabilmente, fu usata come locale per le imbalsamazioni in epoca successiva alla fine della XVIII dinastia.......ma prima della violazione forse quel sarcofago contenne il corpo di una donna bellissima.........i due volti sono molto simili !

---

La somiglianza con il volto del sarcofago rinvenuto nella KV63 effettivamente è molto forte (e non solo nello stile), come lo è anche con un altro reperto, appartenente allo stesso periodo:

Non sto affermando che i tre oggetti appartengano alla stessa persona (anche se non posso negare di aver pensato a Kiya, in più di un'occasione, osservando sia il volto del Louvre che il sarcofago kv63), quel che è certo, però, è che siano da datare allo stesso periodo.

Non sono certa possa trattarsi di una maschera funeraria, intendendo con "maschera funeraria" quei reperti che sono stati rinvenuti sul volto delle mummie. Due elementi che mi porterebbero ad escludere questa possibilità sono: a) il materiale (legno) che mi fa pensare immediatamente alla bara antropomorfa, b) l'assenza delle orecchie.

L'idea che mi sono fatta io è che questo volto sia un frammento di un sarcofago ligneo antropomorfo di epoca Amarniana, o comunque risalente alla tarda XVIII Dinastia (immediatamente pre o post-Akhenaton). Magari è un ... "castone", ovvero un volto che andava a innestarsi su un sarcofago precostituito, affinchè potesse essere personalizzato con le effettive fattezze della defunta. In alcune immagini che ritraggono da vicino il volto del sarcofago rinvenuto nella cachette sembrerebbe, in effetti, di intravedere le linee di taglio intorno al volto propriamente detto.

Sarebbe interessante sapere come si presenta sul retro e nella parte superiore (ad esempio, come è fissata in esposizione?)

Indipendentemente dalla sua reale natura, comunque, resta il fatto che questo oggetto sia di eccezionale bellezza. Me ne "innamorai" fin dalla prima volta che lo vidi. La linea morbida delle labbra e la dolcezza dell'insieme, nonchè quel sopracciglio destro leggermente più arquato verso l'alto, rispetto al gemello di sinistra, gli attribuiscono una naturalezza e una concretezza tali da poter immaginare di trovarsi al cospetto di una fotografia.

Il mio primo pensiero è stato: "E' un pezzo di sarcofago dell'Epoca di Amenofi III tagliato". Non dice le circostanze dell'acquisizione? Scavato, comprato? Nel secondo caso molto spesso il mercato antiquario tende a smembrare i pezzi per ricavarne di più.

besenmut, 07/01/2011 10.02:

---

Il mio primo pensiero è stato: "E' un pezzo di sarcofago dell'Epoca di Amenofi III tagliato". Non dice le circostanze dell'acquisizione? Scavato, comprato? Nel secondo caso molto spesso il mercato antiquario tende a smembrare i pezzi per ricavarne di più.

---

Sembra proprio un pezzo di un sarcofago interno, il taglio intorno al volto tradisce la antica presenza di orecchie e parrucca .
Dici epoca Amenophi III, a me sembra poco più tarda ma sicuro mi sbaglio se rilevo qualche differenza con il sarcofago di Yuya o quello di Tuya. Comunque una differenza temporale appena sensibile ci indirizza nell'epoca immediatamente vicina all'amarniana.

Dico Amenofi in generale per una certa morbidezza e raffinatezza, però a guardare più approfonditamente, c'è un po' di epoca amarniana agli inizi, per cui la datazione di Roberta mi sembra corretta. Bisogna tener presente che negli anni del padre ci sono già diversi elementi che anticipano l'arte amarniana, nel senso del realismo senza arrivare all'espressionismo della seconda.