La testa Salt | Ultimo Aggiornamento: 11/01/2011 04:40 |
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14/10/2010 16:30 | |
Ne abbiamo accennato in più di un'occasione, qui sul Forum, ma non gli abbiamo forse mai dedicato l'attenzione che un tale reperto effettivamente merita. Eccola qui, in tutta la sua bellezza è unicità:
La, cosiddetta, "Testa Salt" si trova eswposta al Louvre, nella Sala 25.
Deve il suo nome alla Collezione di cui faceva parte, quella di Henry Salt, composta da più di 4000 oggetti, catalogati da Champollion dopo l'acquisizione da parte del Museo. Fu scolpita in calcare e dipinta, ma non ci è noto né dove, né quando. Sulla sua datazione il dibattito è acceso: secondo quanto si legge dalla didascalia che l'accompagna, risalirebbe all'Antico Regno, precisamente alla IV o V dinastia. Ma la sua fattura, lo stile che la contraddistingue, tradisce forse un'origine più tarda: XVIII Dinastia, Epoca Amarniana.
I tratti del volto mostrano evidenti somiglianze con il volto di Amenhotep IV/Akhenaton. Gli zigomi sporgenti, le labbra carnose, il naso pronunciato sono caratteristiche che riscontriamo spesso nella statuaria, caratteristica del Periodo, che rappresenta il Re. Se non ci è concesso attribuire con certezza il reperto al Sovrano, è quanto meno possibile ipotizzare una provenienza. Lo stile e la cura con cui è stata scolpita potrebbero lasciar supporre che la mano dello scultore fosse la stessa che creò il busto attribuito a Nefertiti: Thutmosi. Ma in tal caso, chi è il soggetto raffigurato dalla Testa Salt?
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14/10/2010 16:37 | |
Un altro dettaglio, che non passa inosservato e che associa la testa al Periodo Amarniano: i lobi delle orecchie risultano forati. [Modificato da -Kiya- 14/10/2010 16:37] |
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14/10/2010 17:35 | |
L'ipotesi che questo affascinante reperto possa risalire all'Antico Regno mi pare poco probabile: le sculture di quest'epoca sono caratterizzate da una forte idealizzazione , che nel presente manufatto sembra non essere presente. Anche i lobi forati fanno ipotizzare che risalga alla XVIII dinastia.
Detto questo, mi piace immaginare che il personaggio raffigurato sia Akhenaton, anche se non si può escludere che trattasi di un personaggio della sua cerchia.
A proposito: si sa dove il reperto è stato rinvenuto? |
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14/10/2010 19:46 | |
Nemmeno io riesco ad accettare che si tratti di un reperto risalente all'Antico Regno. Come dici tu, il realismo espresso dal volto, ma anche la tipologia di scultura, non hanno nulla in comune con l'espressione artistica di quell'epoca. Anche se bisogna ricordare che durante l'Antico Regno si assistette ad un "primo esperimento", a una sorta di "realismo nascente", da cui però la Testa Salt è ben lontana.
Alcuni la ritengono un falso a causa di alcune "imperfezioni", non degne della precisione Egizia: l'occhio sinistro è lievemente più grande di quello destro e la bocca, che mostra un sorriso pacato, volge verso il basso da un lato (sempre quello sinistro). Secondo il mio profano parere, piuttosto che definirli imperfezioni, trovo che questi dettagli accentuino il realismo dell'insieme. |
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14/10/2010 19:52 | |
Infatti: se un'opera deve essere realistica, tanto vale che lo sia fino in fondo. Tutti abbiamo delle leggere asimmetrie nel volto...in alcuni soggetti sono più marcate, ma spesso ciò conferisce loro un che di particolare.
Ho letto da qualche parte che taluni la ritengono di epoca ramesside, ma valgono le medesime perplessità (si era tornati ad idealizzare le figure). |
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14/10/2010 20:05 | |
Non ho risposto alla tua precedente richiesta, scusa:
come accennavo in apertura, sembra che la provenienza non sia nota.
Del suo primo proprietario, Henry Salt, sappiamo che era un gran viaggiatore, oltre che un collezionista. Divenne Console Inglese in Egitto, e fu lui a incaricare Belzoni per gli scavi a Tebe, Abu Simbel e a Giza. Ma venne anche in contatto con Borchardt che, come sappiamo, scoprì la casa di Thutmosi, ad Akhetaton... |
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14/10/2010 20:22 | |
La mia domanda era strettamente collegata al problema dell' identità del personaggio: se fosse stata rinvenuta in una tomba sarebbe più facile risalirvi.Se invece fosse stata trovata nella bottega di Tuthmosi o in quel di Amarna non avermmmo dubbi circa la possibile datazione.
Certo che questa scultura è davvero bella!Se andassi al Louvre m'interesserebbe molto più di Monna Lisa! [Modificato da Merytaton62 14/10/2010 20:23] |
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14/10/2010 23:11 | |
Più la osservo, più ne resto ammaliata...
No, non credo possa aver trovato posto in una tomba. Niente decori, o insegne. Nessun accessorio. Niente di niente. Nemmeno un accenno di kohl. O forse ce n'è un leggero accenno nell'interno della palpebre inferiore. Sembrerebbe incompiuta, eppure presenta evidenti tracce di colore. E' l'essenza della naturalezza.
Si potrebbe dedurre che l'uso a cui era preposta richiedeva che restasse così. Potrebbe forse trattarsi di un modello, utilizzato dallo scultore quale campione per altre sculture.
Forse apparteneva a un dignitario, se dobbiamo escludere il Re. |
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14/10/2010 23:24 | |
-Kiya-, 14/10/2010 23.11:
Più la osservo, più ne resto ammaliata...
Piccola curiosità: una delle due immagini che hai postato è il riflesso dell'altra, qual'è quella giusta?
Piccola nota: mi sembra di notare nella seconda immagine un labbro leporino (sempre che non sia una scalfittura): se non è amarniana questa statua..... [Modificato da RAMSY 14/10/2010 23:25] |
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14/10/2010 23:27 | |
-Kiya-, 14/10/2010 16.30:
La, cosiddetta, "Testa Salt" si trova esposta al Louvre, nella Sala 25.
[...]
Sulla sua datazione il dibattito è acceso: secondo quanto si legge dalla didascalia che l'accompagna, risalirebbe all'Antico Regno, precisamente alla IV o V dinastia. Ma la sua fattura, lo stile che la contraddistingue, tradisce forse un'origine più tarda: XVIII Dinastia, Epoca Amarniana.
Ho trovato indicazioni precise sul sito ufficiale del Museo.
La Testa si trova precisamente nella Sala 26 e non nella 25, come avevo erroneamente indicato. Inoltre la didascalia che l'accomagna non presenta alcun riferimento all'Antico Regno, ma la data (più correttamente, oserei dire) a quello Nuovo. A questo punto non so dire quale sia la fonte, se ne esiste una ufficiale, che riferisce di una possibile datazione all'Antico Regno. Effettuerò ricerche nei testi degli studiosi che se ne sono occupati.
Ecco il testo completo (seppur scarno):
Tête d'homme
calcaire peint
H. : 33,30 cm. ; L. : 26,50 cm.
Département des Antiquités égyptiennes
N 2289
Sully
1 e étage
Le Nouvel Empire
Salle 26
Mi scuso per le precedenti inesattezze.
Sempre dal sito del Louvre ho prelevato una foto che la ritrae di profilo, che consente di apprezzare il colore esistente. Si notano i capelli (neri), il colorito scuro della pelle, l'occhio e la relativa pupilla, la sottile linea nera che lo marca, solo nella parte inferiore interna. Il foro del lobo è molto chiaro e si vede perfettamente la linea del naso, che ricorda quello di Tut, ed è molto meno marcato di come sembrava guardando la testa di fronte:
[Modificato da -Kiya- 14/10/2010 23:38] |
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