Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Egizi e Astronomia

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2011 12:59
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 532
Post: 480
Registrato il: 12/04/2009
Artista del Re
11/09/2010 19:01
 
Quota

Vorrei sottoporre una questione, sperando sia il luogo giusto.
Sto leggendo il libro "complessi piramidali egizi" di Riccardo
Manzini, editore Ananke; l'autore sostiene che i Complessi piramidali sono stati costruiti secondo un asse orientato da NE a SO e fin qui va tutto bene. L'autore prosegue cosi': "sebbene la scelta di un asse cosi' particolare sia stato associato a legami astronomici, e' evidente che la si debba attribuire alla costituzione geologica dell'altopiano libico su cui vennero edificati I Complessi piramidali. Poiche' gli egizi non hanno mai dimostrato particolari interessi astronomici, a differenza dei mesopotamici.........."
Mi sembrava di aver capito che, invece, l'astronomia fosse una branca molto curata dagli egizi; c'e' qualcuno che mi fa il punto della situazione, per cortesia? Evidentemente ho le idee un po' confuse!
Guido
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
13/09/2010 00:26
 
Quota

Guido carissimo, ho spostato la discussione in area più consona all'argomento trattato ;)

L'affermazione del dott. Manzini, onestamente, non mi trova affatto concorde, pur dovendo riconoscere il beneficio del dubbio a una frase estrapolata dal contesto di appartenenza. Non avendo letto il testo in questione, prendo semplicemente atto di quanto riporti e do' per scontato che l'intento fosse esattamente quello di "screditare" una reale conoscenza astronomica da parte degli Egizi.

Per quanto ne so io (poco, invero) si tratta di due approcci ben distinti.
Quando si parla di "astronomia mesopotamica o babilonese" occorre tenere presente l'uso che gli stessi ne facevano, in quanto il loro fu prevalentemente un approccio divinatorio. Se di astronomia vogliamo parlare dobbiamo sottolineare che si trattò di un'astronomia "teologica", se mi passate il termine. Che questo gli consentì, attraverso l'osservazione del cielo, di comprendere la periodicità di alcuni eventi è indubbio, naturalmente. Lo testimoniano i numerosi scritti pervenuti fino a noi, che vantano una precisione innegabile.

Per contro, quello Egizio fu un approccio più concreto, dettato dalla necessità di sfruttare gli astri in funzione della quotidianità. Da quelle osservazioni nacquero i calendari egizi, il computo delle ore e, non ultimi, gli allineamenti dei monumenti sacri. E' sufficiente poi pensare all'importanza riconosciuta alla levata eliaca di Sirio o l'assimilazione di alcune divinità ad altrettanti gruppi di stelle (che oggi chiamiamo costellazioni), per stabilire l'effettivo interesse che gli Egizi nutrirono per l'astronomia.
Eppure i nostri non sentirono mai l'esigenza di stilare su papiro le conoscenze raggiunte (o almeno questo è quanto dobbiamo constatare, non essendo gli stessi pervenuti fino a noi), che invece troviamo sui sarcofagi del Medio Regno o sui soffitti delle tombe del Nuovo Regno (Senenmut e Sethi I) e dei Templi di Epoca Tarda (Dendera).
Se, dunque, desideriamo porre in evidenza differenze riscontrabili tra i due distinti approcci, è proprio in questa direzione che occorre guardare: mentre i primi hanno redatto documenti e cataloghi inerenti i loro studi e osservazioni, dai secondi abbiamo ottenuto riscontri concreti che, oltre ai sarcofagi o rilievi succitati, comprendono strumenti di misurazione e di computo, come il merkhet e gli orologi solari.

Per ulteriore approfondimenti:

Agli albori della civiltà Egizia, Nabta Playa?


Lezioni di Astronomia per EgiTToPhiLi


Documenti astronomici


Strumenti astronomici


Allineamento dei templi Egizi secondo precisi eventi astronomici



Troverai altri spunti interessanti all'interno di questa sezione, consultando la pagina principale e le successive:

Archeoastronomia Egizia



Segnalo, inoltre, il testo recentemente pubblicato dal Dott. Massimiliano Franci che, attualmente, è l'unico volume disponibile sull'argomento in lingua italiana:

"Astronomia Egizia" di Massimiliano Franci


[SM=g999103]
[Modificato da -Kiya- 13/09/2010 00:34]
OFFLINE
Post: 532
Post: 480
Registrato il: 12/04/2009
Artista del Re
13/09/2010 07:22
 
Quota

Carissima Maria,
ti ringrazio per le tue spiegazioni, davvero molto chiare ed esaustive.In effetti, sono rimasto colpito anch'io da tale affermazione, che ho riletto più volte per essere sicuro di aver capito beneciò che l'autore intendeva dire. Vedrò, nel corso della lettura, se chiarisce meglio la sua idea. Intanto approfondisco l'argomento con la ricca bibliografia che mi hai proposto.
Grazie ancora e buona settimana.
Guido
OFFLINE
Post: 532
Post: 480
Registrato il: 12/04/2009
Artista del Re
13/09/2010 11:48
 
Quota

Ho aperto il file sulle lezioni di astronomia per egittophili, ma non trove le figure! Mi poi spiegare come devo fare?
Grazie
Guido
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
13/09/2010 12:18
 
Quota

Non sono state proprio inserite nel file .doc

Vedrò di cercare tramite altre fonti.
Massimiliano
[Non Registrato]
Viandante
22/09/2010 19:13
 
Quota

astronomia egizia / astronomia mesopotamica: basi per un confronto
Cara Kiya, spero che queste poche righe possano rispondere in parte alla domanda. Ho lasciato l'approfondimento della parte egizia alla bibliografia che hai dato nella tua precedente risposta.
Max

Il confronto tra Egitto e Mesopotamia nell’ambito dell’astronomia viene spesso inserito in una falsa prospettiva.
In primo luogo bisogna tener conto che le osservazioni astronomiche in Egitto sono attestate dal IV° millennio a.C. mentre in Mesopotamia escludendo alcuni brevi e/o frammentari documenti, come ad esempio la registrazione delle fasi di Venere sotto il re Ammisaduqa (1703-1682 a.C.), , la documentazione astronomica inizia dal I° millennio a.C. Del periodo sumerico non sembra rimanere nulla, anche se alcuni studiosi ipotizzano che il nome di alcune costellazioni zodiacali e non, siano stati assegnati già dai sumeri stessi. In particolare in Assiria l’astronomia diviene oggetto di interesse da parte della corte dal IX secolo a.C. In Babilonia il calcolo astronomico trova origine dal VI secolo a.C. e trovò il suo apice nell’incontro con la cultura greca dall’epoca Achemenide. La cultura babilonese fornì dati di osservazioni lunghe di secoli, la cultura greca il pensiero sistematico. A questo mix si aggiunse nell’ambiente di Alessandria d’Egitto la grande quantità di informazioni lasciate dagli egiziani: tale mescolanza di culture ebbe diversi risultati: lo sviluppo pre galileiano dell’astronomia il cui simbolo può essere considerato il soffitto della cappella di Osiride nel tempio di Dendera, dove la sfera dell’universo della scuola pitagorica viene proiettata su piano bidimensionale, sembra per la prima volta; e dove stelle, costellazioni, pianeti, percorso del sole, etc, sono indicati con simboli egizi, e greco-babilonesi.
Secondo punto, in Egitto l’osservazione astronomica nasce in maniera funzionale e tecnica (impostazione dei calendari, calcolo delle ore, orientamento dei monumenti), affiancandosi all’uso religioso; e poi dal I° millennio a.C. astrologico, in base a forti influenze orientali prima e greche poi. In Mesopotamia lo spunto è principalmente astrologico: le osservazioni migliori e più precise servivano per leggere il destino di dinastie regnanti (mai del singolo) e dei raccolti.
Terzo punto. L’interesse per l’astronomia è relativo ad ognuna delle culture, ovvero egiziani, babilonesi e assiri (per analogia sumeri) osservavano la volta celeste per scopi e ponendosi domande del tutto differenti tra loro. I babilonesi, ad esempio, dall’VIII secolo a.C. cercarono di calcolare le eclissi di luna, viste come manifestazioni dell’ira divina (come quelle del sole); ma spesso segnarono nelle loro liste eclissi “fuori tempo”, ovvero verificatesi in anticipo rispetto ai loro calcoli. Altro esempio può essere il calendario: malgrado che i “diari astronomici” babilonesi, dal 700 a.C. registrassero osservazioni molto particolari nelle effemeridi (per ogni anno, con indicazioni mensili, giornaliere, e perfino informazioni sul meteo), essi non modificarono / semplificarono il calendario lunare di dodici mesi dirigendosi verso l’uso del calendario solare. Continuarono ad aggiungere sempre un mese intercalare per la coincidenza con l’anno solare, talvolta con sistemi molto complessi (ad esempio dal 380 a.C. circa, inizia un periodo di 19 anni con 8 anni bisestili, per la coincidenza con l’anno solare). In un manuale di divinazione del IV secolo a.C. essi sostengono ancora che l’anno è composto da dodici mesi e da 360 giorni. Ma più che un perseverare nell’errore (nella prima metà del II millennio a.C. a Babilonia sono anche attestati diversi anni in successione ognuno dei quali con un mese intercalare!) questa scelta deve essere letta come il mantenimento della tradizione: il calendario lunare è nel vicino oriente collegato intimamente con la sfera religiosa, e sia gli assiri, sia i babilonesi utilizzavano il calendario come nel periodo di Ur III (XXI secolo a.C.) o di Uruk (inizio III millennio a.C.).
Quarto punto. Lo sviluppo verso una astronomia “scientifica” viene effettuato dai Babilonesi verso la fine del VI secolo a.C., quando cercarono di utilizzare la matematica per determinare fasi lunari e posizioni dei pianeti in anticipo, influenzando in questa direzione l’ambiente greco, come l’introduzione dell’Almagesto di Tolomeo ben ci racconta; ma sempre in un’ottica astrologica.
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
22/09/2010 19:40
 
Quota

L'intervento che precede è del Dott. Massimiliano Franci, dottore magistrale in Lettere Orientali, Dottore di Ricerca in Scienze Filologiche e Storiche del Vicino Oriente Antico, titolare del corso di Egittologia dell’Università dell’età libera di Firenze ed autore del libro Astronomia Egizia.


Carissimo Massimiliano, un sentito grazie da parte mia per aver accolto il mio invito e per aver mostrato così tanta disponibilità. Ma soprattutto grazie per l'interessante approfondimento sul tema trattato,

Kiya
OFFLINE
Post: 433
Post: 20
Registrato il: 24/11/2009

EgiTToPhiLo/a
Suddito
16/10/2010 04:43
 
Quota


Volevo sottoporvi la lettura di questo classico della Filosofia della scienza di Thomas Kuhn.

La teoria di fondo è che tutte le rivoluzioni scientifiche avvengono seguendo schemi prestabiliti.
Una delle rivoluzioni esaminate è quella relativa al passaggio dalla teoria geocentrica a quella eliocentrica, con una diffusa trattazione della visione del mondo/universo (non tutte le le civiltà li distinguevano) nelle popolazioni antiche pre-scientifiche.

Gli egiziani concepivano il mondo come un piatto ovale (forse per richiamare la forma del Nilo) e il cielo era concepito, invece, come un piatto rovesciato esattamente adiacente al primo.

Comunque per coloro che sono interessati al mondo egizio e al mondo dell'astronomia delle origine è un testo interessantissimo.


Solo in nota aggiungo che la teoria relativa al valore paradigmatico delle rivoluzioni scientifiche proposta da Kuhn fu contestata da molti critici, tra cui nientemeno che Karl R. Popper
OFFLINE
Post: 532
Post: 480
Registrato il: 12/04/2009
Artista del Re
16/10/2010 11:02
 
Quota

Egr. Prof. Franci,
la ringrazio sentitamente per le delucidazioni che ha voluto condividere sul forum e che mi permettono di chiarire alcuni punti piuttosto confusi.
Sono in attesa di ricevere il suo libro, che leggerò con grande attenzione.
Grazie ancora
Guido
15/03/2011 12:59
 
Quota

Guido, io l'ho ricevuto proprio oggi, e anch'io non vedo l'ora di leggerlo, anche perché è un tema che mi ha sempre affascinato [SM=g999103]
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:25. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.