Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Teocrazia o, piuttosto, Ierocrazia?

Ultimo Aggiornamento: 17/08/2010 14:26
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
07/08/2010 01:31
 
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Consultando il dizionario, troviamo:

Alla voce "Teocrazia": Forma di governo in cui la sovranità è esercitata da una o più persone, in genere sacerdoti, che si ritengono investite del potere direttamente da Dio.
La teocrazia, in effetti, presuppone che il governo di uno stato sia stabilito su base religiosa, che sia il Dio a dettare le leggi, tramite un rappresentante terreno, che quindi governa per volontà divina.

Alla voce "Ierocrazia" invece leggiamo: Ordinamento o sistema politico basato sul potere della classe sacerdotale. La ierocrazia è una forma di governo nella quale il potere viene gestito da una persona (o un gruppo di persone) facente parte di una casta sacerdotale, e per questo ritenuta sacra, rappresentante del volere divino, se non addirittura incarnazione stessa della divinità.


Di norma è dato per assodato che l'antico Egitto fosse basato su un governo di tipo Teocratico.

L'Egitto si basava, però, sul governo di un re-dio, poichè tale era ritenuto il sovrano, incarnazione di Horus mentre era in vita e assimilato ad Osiride al momento della morte. Inoltre egli era anche il primo tra i sacerdoti.
Si trattava, pertanto, di un governo esercitato direttamente dauna divinità. Presupposto, questo, che introduce il concetto di Ierocrazia che leggiamo qui sopra.

E' lecito quindi chiedersi: perchè non si parla mai di "Ierocrazia" per descrivere la forma di governo dello stato antico Egiziano, se non, forse, per brevi e circostanziati periodi?



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Scriba
07/08/2010 06:06
 
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Inreressante questa distinzione...non sapevo neppure che esistesse! [SM=x822715]
Nel caso dell'Antico Egitto non si parla di ierocrazia perchè, a livello di persone comuni, si tende a non considerare l'enorme potere che , ad un certo punto, si è ritroivata ad avere la casta sacerdotale. Si tende, cioè, ad immaginare che il faraone fosse dotato di un potere pressochè illimitato...almeno a me, alle elementari, è stata inculcata questa immagine.
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La Divina Cantatrice
- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
07/08/2010 13:25
 
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Io penso,invece, che l'abitudine consolidata a semplificare il linguaggio della comunicazione abbia indotto a preferire il termine teocrazia, accezione più comune e nota tutte le volte che a detenere il potere sia una o più persone che rappresentano o presumono di rappresentare il divino.
In effetti a me sembra che Teocrazia sia un termine che non esprime alcuna forma di governo. Theos (non so se si scriva così) non può governare un paese in quanto non materiale, semmai governa un impero più vasto, cioè la natura.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
11/08/2010 08:43
 
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anche perchè, secondo me, la differenza (ovviamente vista alla luce dell'attuale livello culturale e soprattutto di insegnamento) è piuttosto sottile.
inoltre secondo recenti scoperte, per l'antico regno si dovrebbe parlare, più propriamente, di "altroierocrazia"
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- MerytMaat SitenAton -
11/08/2010 09:02
 
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Re:
[SM=g1621242]
-Kiya-, 07/08/2010 1.31:

Consultando il dizionario, troviamo:

Alla voce "Teocrazia": Forma di governo in cui la sovranità è esercitata da una o più persone, in genere sacerdoti, che si ritengono investite del potere direttamente da Dio.
La teocrazia, in effetti, presuppone che il governo di uno stato sia stabilito su base religiosa, che sia il Dio a dettare le leggi, tramite un rappresentante terreno, che quindi governa per volontà divina.

Alla voce "Ierocrazia" invece leggiamo: Ordinamento o sistema politico basato sul potere della classe sacerdotale. La ierocrazia è una forma di governo nella quale il potere viene gestito da una persona (o un gruppo di persone) facente parte di una casta sacerdotale, e per questo ritenuta sacra, rappresentante del volere divino, se non addirittura incarnazione stessa della divinità.


Di norma è dato per assodato che l'antico Egitto fosse basato su un governo di tipo Teocratico.

L'Egitto si basava, però, sul governo di un re-dio, poichè tale era ritenuto il sovrano, incarnazione di Horus mentre era in vita e assimilato ad Osiride al momento della morte. Inoltre egli era anche il primo tra i sacerdoti.
Si trattava, pertanto, di un governo esercitato direttamente dauna divinità. Presupposto, questo, che introduce il concetto di Ierocrazia che leggiamo qui sopra.

E' lecito quindi chiedersi: perchè non si parla mai di "Ierocrazia" per descrivere la forma di governo dello stato antico Egiziano, se non, forse, per brevi e circostanziati periodi?





Forse per far risaltare la figura del Faraone, essendo ritenuto -lui stesso- un Dio,
primo tra i Sacerdoti ma prima di tutto un Dio, attributo non riconosciuto al resto della
casta sacerdotale, senza nulla togliere al suo enorme potere.




[SM=g1621242] [SM=g1621242]

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Scriba
11/08/2010 10:17
 
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Nel caso dell'Egitto , tenuto conto che il faraone era ritenuto un dio, forse il termine di "teocrazia" è più indicato. [SM=x822715]

Per Ugothep: cosa s'intende per "altroierocrazia"? [SM=x822741]
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
17/08/2010 10:18
 
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niente, era una battuta (su ieri e l'altroieri...) scusatemi
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro

Scriba del
Tempio di Thot

17/08/2010 14:26
 
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Dunque, vi tralascio l'analisi hegeliana che equiparava quasi la "teocrazia" con la "democrazia" giacchè egli a livello filosofico, si intende, equipara il "popolo" ad un "Dio reale", e provo a dare una risposta che, per forza di cose, non è poi così semplice neppure da scrivere.

La "teocrazia", infatti, (ovvero "governo di Dio") PUO' essere "ierocrazia" (ovvero "governo del sacro" con ciò intendendo una classe sacerdotale), ma non sempre questo avviene.
Ed infatti, la definizione di "ierocrazia" data da Kiya recita:

...potere viene gestito da una persona (o un gruppo di persone) facente parte di una casta sacerdotale, e per questo ritenuta sacra, rappresentante del volere divino, se non addirittura incarnazione stessa della divinità...



Nel caso della "ierocrazia" , perciò, il potere non è tanto derivante dalla figura del Dio, che nella "teocrazia" può anche manifestarsi nel Sovrano (come avveniva in Egitto), ma TENDE alla divinità ed alla santità attraverso il sacrificio, lo studio, la sapienza, di una classe sacerdotale egemone che detiene la conoscenza ed il potere.

E' una differenza sottilissima tanto che, come ho sopra sottolineato, "teocrazia", in qualche caso, può anche coincidere con "ierocrazia".
Direi che, a tal proposito, per un certo periodo l'Egitto è stata una ierocrazia, quando ai Re-Sacerdoti si sostituirono i Sacerdoti-Re.

Nel caso dell'Antico Egitto, il Sovrano era un Re-Dio, ma, di fatto, la sua opera politica non tendeva alla santificazione giacchè egli era già Dio, suo interesse era il governo politico, il mantenimento della Maat, e non la santificazione ne' della classe politica in senso stretto, ne' tantomeno, del popolo.

Direi che, in questo senso, la "divinità" del Re egizio era "fine a se stessa" ed egli regnava quasi che l'essere un "Dio" fosse solo un rafforzativo della sua posizione di preminenza.
Un po' come tanti dittatori che si autoproclamano Re-Imperatore-Comandante in capo degli eserciti, e chi più ne ha più ne metta, per rafforzare la loro figura ed essere superiori ad altri appartenenti alla classe di governo.

E' un po' "mutatis mutandis", il motivo per cui, parlando della religione atoniana, si preferisce parlare di "monoteismo" piuttosto che del più corretto "enoteismo".
Sarebbe un po' come porci la stesa domanda relativa alla religione cristiana che prevede, accanto ad un Dio principale, tante altre piccole "divinità" che noi chiamiamo "santi": è un "monoteismo" o un "enoteismo"? E non dimentichiamo che, come per gli antichi Dei, anche i nostri "santi" proteggono qualcosa: Santa Lucia protettrice della vista; Sant'Antonio protettore degli animali; San Cristoforo protettore dei viaggiatori; o, se si preferisce, le molteplici manifestazioni con cui è nota una stessa figura divina come la Madonna, etc.
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