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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Lo SCA indice una Conferenza Internazionale per discutere del problema della restituzione dei reperti

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2009 18:03
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
08/12/2009 16:30
 
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L'Egitto, nella persona di Hawass, ha indetto per il prossimo mese di Marzo 2010, una Conferenza Internazionale nella quale verranno coinvolte le città che posseggono i più importanti Musei del mondo e che condividono il problema della dispersione.
Al momento si parla di 12 Paesi "invitati". Tra i quali c'è anche l'Italia, come pure la Grecia, la Cina e il Messico. Ma il numero dei partecipanti è destinato ad aumentare.

Secondo Hawass esiste un imperativo morale per tutti i Musei del mondo che detengono manufatti provenienti da altri Paesi, imperativo che impone la restituzione agli originali proprietari. Lo scopo ufficiale della Conferenza sarà quello di discutere i metodi più validi per esercitare pressione sui detentori di tali manufatti.

Al momento, la pretesa di restituzione egiziana riguarda 6 reperti, tra i quali la Stele di Rosetta, il Busto di Nefertiti, lo Zodiaco di Dendera e... udite, udite... la statua di Ramesse II, esposta al Museo Egizio di Torino!





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08/12/2009 22:33
 
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Secondo me, è meglio lasciare le cose come stanno:se da una parte molti di noi sarebbero contenti che Nefertiti "tornasse a casa", dall'altra la sua restrituzione creerebbe un precedente che innescherebbe, a catena, una guerra tra i principali musei del mondo. [SM=g1621246]

[SM=x822735] Certo, come italiani saremmo contenti di riavere la Gioconda, ma a questo punto i greci avrebbero diritto a reclamare i marmi del Partenone e noi dovremmo cedere alcuni dei reperti conservati al museo di Torino (tanto per fare alcuni esempi).

Se non sbaglio, Hawass vorrebbe la restituzione anche dello slendido Libro dei Morti...

In definitiva, è giusto che i reperti portati alla luce recentemente rimangano entro i confini della nazione in cui avviene la scoperta, gli altri...rimangano dove sono, purchè vengano custoditi con cura.
08/12/2009 23:42
 
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La tua stessa reazione l'ho avuta anche io: perché l'Egitto vuole tutto indietro, e a noi (e con noi intendo gli altri Paesi) non chiediamo nulla? Vuol dire che forse siamo (scusate il termine) fessi?
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Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro


- ShemsetRa -
Architetto Reale

09/12/2009 14:21
 
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Non è il caso di prenderla con questo tono Hat!
Probabilmente se noi non chiediamo la restituzione di molti oggetti d'arte di origine italiana non è perché siamo fessi, ma perché valutiamo un po' più profondamente tutti gli aspetti del problema, o forse li stiamo ancora valutando.
Comunque, quando qualcosa viene portato fuori illegalmente dal nostro paese stai sicuro che non solo "noi italiani" lo chiediamo indietro, ma ci adoperiamo per il suo ritorno!
Tanto per fare un esempio, già citato qui sopra: La Gioconda.
A che titolo sarebbe parte del patrimonio artistico italiano? Perché è stata dipinta da un italiano illustre? Ma forse ai suoi tempi il concetto di Italia, con certi confini nazionali ancora non era coincidente a quello attuale e quindi anche portare qualcosa da Firenze a Milano (tanto per dirne due) era "esportare" qualcosa all'estero; inoltre pare sia stato l'autore in persona a portare l'opera con sé, per motivi suoi personali.
Al massimo possiamo indagare, in termini giuridici, se l'opera allo stadio di avanzamento del momento in cui uscì dall'Italia, si potesse già consideare proprietà del committente o no, e, in quest'ultimo caso quale penale avrebbe dovuto pagare Leonardo per inadempimento del contratto.
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Scriba
09/12/2009 18:03
 
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Secondo me le opere d'arte appartengono all'umanità intera, per cui l'unica cosa veramente importante è la loro tutela e, possibilmente, la pubblica fruizione.
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