-Kiya-, 03/09/2009 20.42:
Ok, lo ammetto: sono senza parole. Probabilmente ci sono milioni di domande da porre a riguardo, ma in questo momento non riesco a focalizzarne nemmeno una! ... una forse sì:
Secoli e secoli di supposte teorie a riguardo dell'origine egizia del Monoteismo Ebraico vanno quindi a farsi altrettanto benedire?
Sensazionale! Non c'è che dire. Ignoravo totalmente che l'ipotesi dell'Esodo fosse a questo punto addirittura ignorata, nell'ambito Universitario. Contemporaneamente mi rendo conto che ora più che mai bisogna parlare di testi obsoleti, che andranno letti, in parte, solo più per poter apprezzare i progressi dell'Archeologia.
Per quanti altri argomenti potrebbe valere questo discorso? Quante altre rettifiche sono mero retaggio dell'ambiente Accademico, escludendo chi non ne fa parte? Ecco che le domande cominciano a farsi strada....
Leggerò certamente il volume che ci hai indicato, ora ancora più attratta di prima...
Una pubblicazione italiana che tratta delle Lettere di Amarna? Conosco solo i due volumi del Prof. Liverani, ma l'edizione che ho io arriva a malappena a 500 pagine complessive. Qualcosa mi è sfuggito. Di cosa si tratta?
L'origine egizia del Monoteismo ebraico non è un'affermazione categorica che ritrovi comunemente negli storici moderni (entro 50 anni), non dovresti meravigliarti. E' un ipotesi che viene soprattutto da altri circuiti che non hanno niente a che fare con la storiografia professionale.
Purtroppo non mi sembra che Finkelstein ne parli granché, ma per identificare le origini della figura del Dio della Bibbia devi volgerti alla vicina cultura mesopotamica ed al pantheon pagano delle città-stato palestini limitrofe. Giuda si trovava in mezzo a queste due aeree e naturalmente l'influsso culturale viene da queste. I riferimenti linguistici sono chiarissimi a riguardo essendo l'ebraico appartenente allo stesso ceppo linguistico dell'accadico.
Il perchè Finkelstein non parli dell'origine storica del Dio degli ebrei è evidente: la sua attività è ricostruire archeologicamente la storia di Israele, il resto non gli compete e bisogna passare anche attraverso i linguisti.
Molto sensibile è l'osservazione sulla rapida obsolescenza dei testi. E' un ottimo consiglio quello di dare precedenza assoluta alle ultime edizioni. Purtroppo c'è un problema editoriale. Gli aggiornamenti sono piuttosto tempestivi nel campo delle pubblicazioni di settore per lo più inaccessibili al largo pubblico. Ma gli editori di divulgazione non amano affatto le basse tirature dei libri di storia orientale ed egittologica. Quindi a livello divulgativo si fa una gran fatica a prendere informazioni aggiornate: internet, in questo senso, sta cambiando le cose in meglio.
Tuttavia in egittologia le cose cambiano con una certa lentezza, sta tranquilla, tranne che per il predinastico che sta offrendo molto e costringerà a rivedere molte cose. La storia del vicino oriente dai sumeri in giù verso il neolitico è stata invece girata come un calzino e non ci si può immaginare cosa è emerso dal terreno. Infatti perciò vi ho dedicato ben 2 corsi distinti.
L'archeologia biblica è una cosa a parte perchè in qualche modo è sotto l'occhio interessato di un pò tutti. E tutti ci vogliono mettere il becco.
Riguardo le lettere di Liverani ho riguardato: probabilmente hai acquistato solo il volume della corrispondenza dei "Grandi Re", 500 pp. C'è anche l'altro volume, quello dei "Piccoli Re" di circa 300pp. Proprio in quest'ultimo ci sono le corrispondenze diplomatiche con i piccoli re delle città-stato palestinesi: Lachish, Gezer, Askalon, Meghiddo, Samaria, etc etc.. cioè con tutta la fascia siro-palestinese che stiamo considerando. Capirai che ne sappiamo parecchio a livello di testi di cosa avveniva a qual tempo in Egitto ed in tutto il vicino oriente, è ben difficile che potessero scappare cose grosse....
[Modificato da MassimoIzzo 04/09/2009 12:32]