Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Sondaggio:: Regine d'Egitto
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Regine d'Egitto (Hatshepsut, Nefertiti, Cleopatra)

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2010 18:28
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24/07/2009 00:34
 
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Re:
elenaras, 23/07/2009 22.34:

voto Hatshepsut perchè vorrei avere la macchina del tempo non fosse altro che per poter vedere la prima volta che si presentò a "corte" con paramenti e insegni regali, barba posticcia inclusa :-)



...immagine decisamente romantica e, direi, ai limiti del femminismo, ma forse poco aderente alla realtà.
Hatshepsut, infatti, dichiarò di essere figlia di Amon e che questi, a dodici Dei, aveva comunicato di voler dare al Paese un grande "Re". Amon assunse, pertanto, le sembianze del padre Thutmosi I, e concepì Hatshepsut con la madre Hames.
Interessante notare che Hatshesput aveva ben 9 Kha plasmati da Khnum, e di questi solo uno era femmina.

elenaras, 23/07/2009 22.34:

E poi è a lei, o per lo meno alla sua epoca, che dobbiamo il termine faraone :-)



...e qui siamo quasi nel giusto; è infatti sotto il suo successore Thutmosi III che inizierà l' usanza di chiamare il Re Per-Aa, Grande Casa. Precedentemente, il Re era (più modestamente) Neter, il Dio.




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Re:
elenaras, 23/07/2009 22.34:

voto Hatshepsut perchè vorrei avere la macchina del tempo non fosse altro che per poter vedere la prima volta che si presentò a "corte" con paramenti e insegni regali, barba posticcia inclusa :-)



Immagine decisamente suggestiva, nulla da eccepire, ma chissà se questo avvenne mai o se invece quell'aspetto di Hatshepsut non sia stato esclusivo retaggio dei rilievi e delle sue rappresentazioni.
Naturalmente non sto mettendo in dubbio che avvenne quanto ci è raccontato da fatti storici, ovvero che Hatshepsut si fece incoronare faraone. Mi chiedo solo se paramenti e insegne reali, soprattutto la barba posticcia, siano effettivamente stati indossati dal faraone donna....

Il sogno dell'accesso alla macchina del tempo è ampiamente condiviso.... ce ne sarebbero di cose da appurare... [SM=x822706]
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24/07/2009 09:25
 
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...in altri 3D abbiamo parlato della "barba posticcia" ed io credo che anche Hatshepsut l'abbia effettivamente indossata (come peraltro la indossano alcune "sfingi" che la ritraggono) giacché tale elemento, secondo me, non sarebbe tanto caratterizzante dell'effettivo sesso del Re, quanto a simboleggiarne la "saggezza" connessa, normalmente, all'età o alla sua qualità divina.

Con tutto il rispetto per Hatshepsut e per chi la considera un/a grande Re/Regina, io credo che la sua figura andrebbe ridimensionata ed estrapolata da giudizi che si basano quasi esclusivamente sull'emozione che suscita la sua figura.

Non dimentichiamo che, in fondo, stiamo pur sempre parlando di una usurpatrice del trono destinato al terzo Thutmosi.

Hatshepsut, o Hasepsowe che dir si voglia, iniziò il suo periodo di regno in nome del figlio/nipote in funzione della sua giovanissima età, ma poi, come si dice, entrata in punta di piedi divenne "padrona" e si insediò ufficialmente in barba (è il caso di dirlo) a tutte le convenzioni e le regole della succesione dinastica.

Non dimentichiamo, inoltre, che proprio in questo periodo inizia l'irresistibile ascesa del clero di Amon da cui, non a caso, Hatshepsut dichiara espressamente di derivare pubblicizzando la sua nascita ampliamente sulle pareti del "Sublime dei Sublimi è Amon", il suo tempio di Deir el-Bahari.

E' vero che, nei rilievi, talvolta Hatshepsut è affiancata dal giovane Thutmosi, ma questi è sempre in una posizione di "inferiorità" e quasi di sudditanza. Se, quindi, merito ha avuto Hasepsowe, è stato, semmai, in un periodo di spregiudicatezza totale in cui certe cose erano all'ordine del giorno, il non aver ucciso, o fatto uccidere, il leggittimo erede al trono!

Come effetto collaterale, ritengo solo che questo lungo periodo di "attesa" sia comunque servito per preparare il futuro Re che, non dimentichiamolo, comincierà la prima delle sue diciassette campagne militari solo dopo un anno dall'assunzione del potere (segno evidente che aveva già avuto tempo per prepararla con cura potendo contare, per di più, sull'appoggio dei Generali e dell'Esercito).

Se meriti ha avuto Hasepsowe, sono da ricercarsi nel periodo di relativa pace e prosperità economica che ha offerto all'Egitto, ma poi, sostanzialmente, politicamente, se si esclude la missione nella terra di Punt, o la sua tomba lunga oltre 200 m (la più lunga della Valle), o il suo tempio meraviglioso di Deir el-Bahari, o i pettegolezzi sulla sua presunta storia d'amore con Senmut, mi sapete dire perchè dovrebbe essere consdierata un/a GRANDE Re/Regina?
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24/07/2009 11:55
 
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Non so se quello che dirò susciterà le ire di Hotepibre.......ma, dopo tutto, il sondaggio chiedeva quale regina fosse più importante delle tre. Allora possiamo non amare Hatshepsowe e non riconoscere in lei i pregi di un re illuminato, giusto, onesto, moralmente irreprensibile o legittimo erede al trono, però è innegabile che il solco nella soria lasciato dalla sua personalità è profondo.

Le altre due, innegabilmente grandi e famose, devono la loro celebrità sopratutto agli uomini che le hanno affiancate. Cleopatra, per il suo paese ha inventato di essere discendente di Alessandro ma, senza Cesare e Marcantonio forse il suoi ricordo sarebbe svanito. Nefertiti, bella oltre ogni limite, misteriosa nelle origini...... ma come darle luce senza Akenaton ? [SM=g999103]
[Modificato da roberta.maat 24/07/2009 11:57]
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24/07/2009 12:50
 
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[SM=x822715] ...nessuna ira, ci mancherebbe, siamo qui a "chiacchierare" amenamente nel salotto di Kiya e sarebbe scortese anche nei suoi confronti di padrona di casa, mi limito a ribadire che l'importanza di un personaggio storico sta anche, e specialmente, in quel che ha offerto nel suo campo di attività.

Se parliamo di un Generale, dobbiamo, ad esempio, parlare delle sue campagne di guerra e delle sue strategie o delle tattiche adottate in questa o quella battaglia; di pari passo, parlando di un/a re/regina, dobbiamo necessariamente parlare di quel che ha fatto sotto il profilo politico e, trattandosi dell'Antico Egitto, religioso che erano praticamente la stessa cosa.

Ora, mentre nel caso di Cleopatra siamo di fronte ad una Regina nel senso più pieno della parola di cui, peraltro, conosciamo molte più notizie perchè a noi più vicina e perchè maggiormente "trattata" dagli storiografi e dagli storici, nel caso di Nefertiti ne conosciamo le "gesta" perchè compagna di un Re che ha lasciato una traccia indelebile nella storia del Paese.

Per inciso, Cleopatra non era discendente diretta di Alessandro, ma considerando che i Tolomei erano stati assegnatari dell'Egitto dopo la scomparsa di Alessandro e lo smembranmento dell'impero, e considerando che Alessandro si era fatto proclamare Faraone a Siwa, direi che il dichiararsi sua discendente non è poi del tutto inventato.

Quanto a Cesare e Marcantonio, direi che sono stati gli strumenti attraverso cui si è sviluppata proprio la sua azione di governo tesa alla salvaguardia non solo delle sue prerogative reali, ma anche del suo Paese (di cui, non dimentichiamo, era l'unica dei Tolomei a conoscere la lingua).

Amava i due condottieri romani? O era solo calcolo politico?

Io credo li abbia amati entrambi ed in particolare Marcantonio, ma resta il tentativo, sia pure attraverso il letto, di ottenere vantaggi politici e la salvaguardia dell'Egitto dall'oblio cui, per quanto ne sapeva, sarebbe andato incontro il paese se i romani lo avessero considerato solo terra di conquista. Del resto sarà quel che succederà poi...

E torniamo alla "nostra" Hatshepsut ed alla domanda proposta da Cleopatra Svizzera che ra, lo rammento, non chi fosse la più importante, ma chi fosse la preferita.

Se questa è la domanda, è ovvio che la scelta è del tutto individuale e libera da valutazioni di carattere storico/politico/religioso e, quindi, Cleo vale Hat o Nef.

Se, invece, ed è lo spunto che avevo dato con i miei interventi, si vuole entrare un po' più nel merito ed analizzare la figura delle tre sovrane, non ci si può basare solo sulla immagine romantica che traspare dall'iconografia, ma bisgona andare a "scavare" proprio in quell'attività politoc-religiosa cui ho sopra fatto riferiemento.
24/07/2009 12:51
 
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Il tuo, Roberta, è un pensiero che condivido anche io. Non mi pronunicio per Cleopatra, perché l'ultimo periodo della storia egizia è quello che mi piace di meno; però, in effetti forse Nefertiti oggi non sarebbe ricordata, se non avesse regnato assieme ad Akhenaton
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24/07/2009 12:59
 
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Re:
Hatshepsut76, 24/07/2009 12.51:

... Non mi pronunicio per Cleopatra, perché l'ultimo periodo della storia egizia è quello che mi piace di meno...



...e tu non sai quanto piace poco a me quel periodo [SM=x822723] , ma onestamente, tra le tre proposte, non posso che valorizzare -come scritto nel post precedente- l'azione politica di Cleo e la sua figura di vera REGNANTE (bada, non semplicemente "regina") a confronto con le altre.


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24/07/2009 14:30
 
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Leggervi mi ha indotto a voler ampliare il mio pensiero a riguardo dei tre Personaggi di cui si parla qui.
Premetto che mi trovo nella posizione di dover pacificamente dissentire, in parte, con quanto è già stato scritto e lo faccio in virtù del fatto che c'è un elemento, di fondamentale importanza, che non è possibile ignorare: la storia d'Egitto, quella documentata, in nostro possesso è estremamente frammentaria e lacunosa. E lo è ancor di più in riferimento a due dei nomi che compongono la "triade" qui proposta, a causa della ben nota "Damnatio Memoriae" che le colpì. Azione dalla quale, onestamente, non mi sento di escludere nemmeno la terza, Cleopatra. Le ire di Augusto probabilmente indussero l'Imperatore a "cancellare" quanto più possibile le tracce di Cleopatra.
Argomento noto e arcinoto, che, però, non mi stancherò mai di ribadire.

Oggi, ci troviamo qui a discutere di queste tre donne sulla base di elementi che troppo spesso sono stati "creati" a misura dell'ideologia moderna e la relativa conseguente "distorsione" dei fatti realmente accaduti. Fatti che conosceremo mai? chi può dirlo?
Nell'attesa che si renda possibile l'effettivo utilizzo della macchina del tempo, come introdotto da Elena, o, più realisticamente, che tornino alla luce documenti in grado di far luce maggiore sulle tre Regine qui proposte, passo a riportare quelli che sono i fatti degni di nota, secondo il mio punto di vista, che le riguardano:


Hatshepsut: prima ancora di divenire Regina accanto a Tuthmosi II (suo fratellastro), fu associata al trono da suo padre. La breve durata del regno del marito (forse solo 3 anni) la mise successivamente nella posizione di divenire tutrice del figlio che egli ebbe da una sposa secondaria, presumibilmente una concubina. Già qui va messo in rilievo il fatto che, contrariamente a quello che era lo standard che conosciamo (o che supponiamo conoscere...), la madre dell'erede non fu elevata al rango di Grande Sposa Reale, posizione che quindi Hatshepsut continuò a mantenere. Mi pare un dettaglio che depone a suo favore, questo, no?
Sia il titolo di coreggente che quello, assunto in seguito, di tutrice del Re erano, pertanto ampiamente legittimi.
Il regno di Tuthmosi III può essere suddiviso in 3 fasi salienti: la prima che vide sì Hatshepsut, in qualità di faraone, ma anche di "custode" del piccolo erede (l'adozione della titolatura completa da parte sua, e l'adozione delle insegne reali potrebbero essere serviti alla definitiva successiva legittimazione in qualità di coreggente accanto a Tuthmosi III); la seconda, in cui lo stesso viene nominato coreggente e la terza che lo vuole a regnare da solo sull'Egitto, dopo 22 anni di regno congiunto.
Il riconoscimento di Tuthmosi III quale sovrano unico non avviene per l'improvvisa morte di Hatshepsut, bensì perchè, presumibilmente la stessa, raggiunti i suoi obbiettivi, decise di ritirarsi nell'ombra a favore del sovrano "legittimo". Morirà soltanto parecchi anni dopo.
Esaminando il periodo che vide entrambi come protagonisti ci accorgiamo che l'Egitto fu teatro di una profonda ascesa da un punto di vista artistico e anche militare.
Per quanto riguarda l'ambito artistico, attribuire ad Hatshepsut l'esclusivo, o quasi, merito di Deir el- Bahari è, a mio parere, assai riduttivo, poichè ciò non tiene conto dell'impegno costruttivo che interessò Karnak, il Tempio.
Per il "suo" padre celeste, Amon, Hatshepsut fece erigere numerosi monumenti, tutti degni di nota. Per citare solo quelli più importanti, ricordo ad esempio l'Akhmenu, ovvero la grande sala delle feste, una delle cinte murarie, i 5 obelischi e il 6° e 7° pilone. Anche lo scavo del Lago Sacro fu eseguito durante il regno congiunto di Hatshepsut e Tuthmosi III.
Volgendo, poi, lo sguardo alle conquiste militari di Tuthmosi III, e ai relativi ampliamenti dei confini del regno avvenuti per sua mano, personalmente non riesco a non riconoscervi in parte il merito di Hatshepsut, che contribuì certamente, garantendo al suo "protetto" la dovuta preparazione.
In ultimo, non certo per importanza, bisogna tener presenti le numerose spedizioni commerciali che in quegli anni ebbero luogo alla volta del Sinai, di Biblos, in Nubia everso Punt.

Per anni... decenni.... si è affermato che la "Damnatio Memoriae" a carico di Hatshepsut fosse responsabilità di Tuthmosi III. Riesaminando però documenti e monumenti che li riguardano è stato possibile accertare che non vi è nulla a riprova di relazioni ostili e ostacolanti fra i due e che molti di quei monumenti, in realtà, , benchè rechino il nome del Re, furono fatti erigere dalla sua tutrice.

Tutto questo detto, ritengo, ma sottolineo ancora una volta trattarsi di mia personale opinione, che ne scaturisca un'indubbia eccezionale personalità della Regina/Faraone, difficile da screditare.

Nefertiti: su questa figura, purtroppo, sussistono elementi e dettagli numericamente inferiori rispetto alla prima. Questo tuttavia non deve inficiarne l'immagine, permettendoci di ritenere che visse meramente nella luce riflessa del suo Sposo. Credo che le rappresentazioni che mostrano Nefertiti accanto al re, spesso in pari misura, o il rilievo che rende di lei un'immagine guerriera, mentre guida un carro e massacra nemici, per quanto probabilmente ciò non avvenne mai, contengano un messaggio preciso che non è l'esclusiva volontà del Re di rendere omaggio alla sua Sposa. C'è chi sostiene fermamente l'ipotesi che fu la stessa Nefertiti ad occupare il trono per breve tempo, in seguito alla morte di Akhenaton. Ipotesi che allo stato attuale non può essere accreditata, ma nemmeno smentita.

Cleopatra: Se vi fu un periodo dell'Epoca Greca che possiamo definire "splendente" per l'Egitto, questo fu negli anni di Cleopatra. Aldilà del contributo culturale e della capacità strategica, fu capace di irretire, a suo pieno vantaggio, due uomini del calibro di Cesare e Marco Antonio. Quest'ultimo giunse persino a cederle parte dell'Impero Romano d'Oriente, scatenando le ire di Augusto. Pur di non dover capitolare di fronte al suo nemico e vincitore si tolse autonomamente la vita. Come è possibile affermare che furono coloro ch'ella seppe piegare al suo potere a renderla famosa? Quella di Cleopatra non fu luce riflessa. Semmai, con la sua astuzia e con la sua intelligenza, seppe mettere in ombra un Generale Romano e un Triumviro....

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24/07/2009 15:19
 
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Ok Hotep, pensi che Cleo sia un vero re ! Non la penso come te.........quale regnante va via dal suo paese e si trasferisce nella patria del suo amante, assorbendone usi e costumi fino al momento in cui qualcuno le spezza i sogni ? Lasciò Roma quando le coltellate posero fine alla vita del più grande condottiero e non credo che fosse ancora amore per la sua terra, piuttosto una fuga per salvaguardare la sua vita e forse quella di suo figlio. Cicerone la odiava e non cessò mai di manifestare quanto rifiutasse la sua presenza negli orti di trastevere.
Certo che il suo secondo passo, con Marcantonio, celava intenti politici ma quanta miopia nei suoi progetti !
Sconfiggere i Parti e governare l'oriente con Antonio, una follia ......celebrare ad Alessandria la vittoria di alcune battaglie segnò poi il fallimento e la fine.
Colta, affascinante, intraprendente, forse unica per coraggio, ma forse troppo poco oculata per essere il vero re del suo pese.
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MerytAton Sitenjterw -
24/07/2009 15:35
 
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Leggo ora il pensiero di Kiya.

Dissento su Cleo, perchè a mio parere i due condottieri non furono mai totalmente irretiti dalla regina.
Cesare suo malgrado ritenne sempre che la sua relazione fosse adulterio e pertanto esecrabile.
Antonio dal canto suo trovò forse in lei la soddisfazione della sua indole di avventuriero anche un pò crapulone e probabilmente pensò di sfruttare la relazione per recuperare con le armi il terreno che perdeva a Roma.
Si capisce che è un mio pensiero, non condannatemi se non è condivisibile.........potrei forse cambiare opinione !
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