Torino: Al via i lavori al Museo

La parte strettamente al buio era il Sancta Santorum, dove risiedeva la statua dl Dio, accessibile esclusivamente al Sovrano, in qualità di officiante, o al Sacerdote addetto a sostituirlo. Per il resto, credo che non mancassero le aree luminose, senza arrivare ai templi a cielo aperto, retaggio esclusivo dell'Epoca Amarniana.

Tornando al nuovo allestimento... temo l'associazione di tanta moderna tecnologia all'esposizione dei reperti....

Mi pare che i templi dedicati all'Aton costituissero l'eccezione, proprio in quanto legati al culto del Sole...comunque un esperimento affascinante.
Di sicuro gran parte delle statue non erano destinate ai templi (credo che molte fossero collocate all'interno di palazzi ed abitazioni signorili), quindi venissero ammirate in piena luce...a distanza di tanti secoli, però, un po' di penombra conferirisce loro un fascino maggiore.
Non credo (e non auspico) che nel nuovo museo si eccederà con gli effetti speciali, per il semplice fatto che vengono a costare troppo, ed alla lungapossono stancare. Speriamo che si usino al meglio le moderne conoscenze per conservare gli antichi reperti al meglio:non ci sono solo le statue ma anche cimeli molto più delicati :papiri, mummie, etc. etc...

Nonostante i lavori di ristrutturazione del Museo Torinese siano già iniziati, non si tacciono le voci contrarie alle scelte intraprese e sono voci autorevoli, come quella del Dott. Pino Chiezzi, Consigliere della Fondazione Museo Egizio, che non ha mancato di esprimere il proprio dissenso circa alcune decisioni prese a discapito dell'Architettura attuale.

Il link a seguire rimanda al documento contenente le sue osservazioni:


www.archaeogate.org/storage/18_article_1140_1.pdf

scaricato adesso