Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su



Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Calendario religioso egizio

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2014 11:47
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.316
Post: 1.739
Registrato il: 22/05/2007

EgiTToPhiLo/a
Scriba
18/07/2009 17:25
 
Quota

Si sa che gli egizi adottarono agli inizi della loro lunga civiltà un calendario lunare, basato su una successione di cicli lunari.
A questo calendario fu aggiunto in seguito un calendario solare costituito da 12 mesi di trenta giorni più cinque giorni aggiuntivi.
Il calendario lunare era estremamente impreciso mentre quello solare di 365 giorni approssimava l’anno solare di ~365,2422 abbastanza bene.
Malgrado la buona approssimazione era inevitabile però che gli eventi astronomici quali i due solstizi e i due equinozi si spostassero abbastanza velocemente, ritardando di 0,2422 giorni ogni anno solare.
Gli astronomi egizi si accorsero che in cielo si verificava un particolarissimo evento che con la sua ciclicità approssimava meglio la durata dell’anno solare e nel contempo annunciava la benefica piena e inondazione del Nilo.
Questo evento era la levata eliaca della luminosissima Sopedet (Sothis per i Greci e Sirio per noi), apparsa nel cielo egizio intorno al 10000 a.C.
Ricordo che la levata eliaca di una stella si ha quando la stella sorge circa un’ora prima del Sole, così da potersi osservare in cielo per pochi minuti prima di essere “cancellata” dalla luce dell’alba.
La levata eliaca di Sopedet si verifica con una ciclicità prossima a 365,25 giorni, approssimando dunque in modo spettacolare la durata dell’anno solare. La differenza di 0,0078 giorni all’anno portava lo spostamento della levata eliaca di Sopedet dal Solstizio d’Estate di circa 8 giorni ogni mille anni. Per una fantastica casualità la civiltà egizia sorse e visse quanto la levata eliaca di Sopedet era prossima al Solstizio d’Estate, così che la comparsa della stella si verificava quasi in coincidenza dell’inondazione del Nilo (evento non ciclico, ma comunque associato ai grandi caldi che seguivano il Solstizio d’Estate).
Gli Egizi associarono così alla stella Sopedet la dea Aset / Iside, la quale avrebbe benedetto l’Egitto con la benefica inondazione.

Gli astronomi egizi definirono così un nuovo calendario religioso della durata di 365,25 giorni e considerarono il capodanno di questo nuovo calendario con l’apparire in cielo della stella Sopedet dopo una lunga “assenza” di circa 70 giorni.

Gli Egittologi ritengono che l’inaugurazione di questo nuovo calendario si sia verificata in coincidenza del capodanno del calendario solare di 365 giorni. La differenza di 0,25 giorni fra i due calendari avrebbe portato il capodanno del calendario solare a spostarsi rispetto alla levata eliaca di Sopedet, così che questa avrebbe vagato nell’intero calendario solare in 1460 anni. I due capodanni avrebbero coinciso dunque dopo questo lunghissimo periodo, definito Grande Anno.
La conoscenza del verificarsi della coincidenza dei due calendari nel 139 d.C. porta a ipotizzare che teoricamente la stessa coincidenza si sia verificata anche negli anni 1320, 2779 e 4238 a.C.
Gli Egittologi hanno a lungo discusso se l’inaugurazione del calendario religioso si sia avuta nel 4238 o nel 2779 a.C.
La questione sembrava irrisolvibile a causa della scoperta di una tavoletta di Djer (faraone della I dinastia) nella quale quasi sicuramente fu rappresentata l’inaugurazione del calendario religioso.
Le due date però non corrispondevano al regno di Djer nelle cronologie Corte e Cortissime, per cui gli Egittologi furono costretti a salti mortali e ipotesi fantascientifiche, ipotizzando che il calendario religioso sia stato scoperto da Djer intorno al 3100/3050 a.C., ma inaugurato solamente alcuni secoli dopo quando la levata eliaca di Sopedet coincise col primo giorno dell’anno solare.
Alcuni Egittologi propendono ora per una cronologia estremamente corta così da superare l’empasse e definiscono l’inizio dell’età faraonica intorno al 2800 a.C.

Io non concordo con queste ipotesi e ritengo che l’inaugurazione del calendario religioso di Sopedet si sia avuta quando la levata eliaca di Sopedet coincise col Solstizio d’Estate. E’ abbastanza facile da dimostrare che questa particolarissima coincidenza si ebbe intorno al 3770-3750 a.C.
I miei studi hanno evidenziato una coincidenza nel 3761 a.C.
E’ evidente che l’inaugurazione del calendario religioso da parte di Djer prevede, in questa ipotesi, l’adozione di una cronologia Lunga.
La cronologia Lunga di Manetone/Africano, da me rivisitata, prevede l’inizio dell’età faraonica intorno al 3856 a.C. per cui il 3761 a.C. potrebbe essere incluso nel regno di Djer.
La cronologia lunga consente di soddisfare le datazioni assolute al C-14 dei regni dei faraoni dell’Antico Regno e altre particolarissime coincidenze storiche.

[Modificato da antonio crasto 18/07/2009 19:12]
OFFLINE
Post: 4.090
Post: 4.089
Registrato il: 04/04/2007
Scriba Reale
La Divina Cantatrice
- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
19/07/2009 11:20
 
Quota

Antonio, ti riferisci alla placchetta di avorio di cui ho inserito una immagine in altra discussione ?
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
19/07/2009 14:44
 
Quota


Io non concordo con queste ipotesi e ritengo che l’inaugurazione del calendario religioso di Sopedet si sia avuta quando la levata eliaca di Sopedet coincise col Solstizio d’Estate. E’ abbastanza facile da dimostrare che questa particolarissima coincidenza si ebbe intorno al 3770-3750 a.C.
I miei studi hanno evidenziato una coincidenza nel 3761 a.C.




Potresti essere più preciso a questo proposito, Antonio?

In pratica, affermi che non fu la coicidenza della levata eliaca di Sirio e della piena del Nilo a dar adito alla scelta del primo giorno dell'anno, bensì la coincidenza della prima con il solstizio d'estate?

Lo stesso, tuttavia, precedeva di poco l'annuale piena, giusto?

Se è così, non capisco in base a quali calcoli dati quella coincidenza nel periodo compreso tra il 3770 e il 3750 a.C.
OFFLINE
Post: 2.316
Post: 1.739
Registrato il: 22/05/2007

EgiTToPhiLo/a
Scriba
19/07/2009 21:35
 
Quota

Sicuramente i sacerdoti / astronomi egizi del predinastico avevano osservato la quasi coincidenza dell’apparizione in cielo di Sopedet dopo il lungo periodo di “scomparsa” con la piena del Nilo, con conseguente benefica inondazione.
E’ presumibile che abbiano studiato i due fenomeni e abbiano notato che:

- la levata eliaca di Sopedet posticipava leggermente rispetto al calendario solare (ritardava di 1 giorno ogni 4 anni per cui si poteva considerare una ciclicità di 365,25 giorni);
- la piena del Nilo avveniva sempre vari giorni dopo la levata eliaca di Sopedet, come se questa ne annunciasse l’arrivo.

I sacerdoti avranno puro scoperto che la differenza in giorni fra levata eliaca di Sopedet e la piena del Nilo non era costante e che grosso modo questa differenza tendeva a ridursi.
E’ possibile che abbiano cercato allora una correlazione col Solstizio d’Estate.
Questo si verificava dopo la levata eliaca di Sopedet, ma anche questa differenza tendeva a ridursi. Essi avevano notato che questa differenza si riduceva di circa 0,8 giorni ogni cento anni, per cui furono ben presto capaci di prevedere la coincidenza della levata eliaca di Sopedet col Solstizio d’Estate.

La levata eliaca di Sopedet ha una ciclicità di circa 365,25 giorni.
La ciclicità del Solstizio d’Estate ha una ciclicità di circa 365,2422 giorno.
La differenza fra Solstizio d’Estate e levata eliaca di Sopedet si riduceva dunque di 0,0078 giorni ogni anno civile.
La coincidenza fra i due eventi è un evento rarissimo che si verificava ogni circa 46800 anni civili (365 / 0,0078 = 46794,78), per cui essa risultava un eccezionale evento per definire un nuovo calendario.

Dopo questa coincidenza il Solstizio d’Estate avrebbe cominciato ad anticipare di 0,0078 ogni anno civile, così che durante la lunghissima età faraonica la differenza fra levata eliaca di Sopedet e Solstizio d’Estate crebbe di circa 8 giorni ogni mille anni civili, facendo di conseguenza variare la differenza fra la levata eliaca di Sopedet e la piena del Nilo.

Oggi la levata eliaca di Sopedet si verifica ad Heliopolis intorno al 5 di Agosto, mentre il Solstizio d’Estate si verifica il 21 Giugno, per cui la precede di ben 45 giorni. Possiamo dunque calcolare che la coincidenza si sia avuta intorno agli anni

44,9 / 0,0078 ~ 5756 a.f. = 3747 a.C.
45 / 0,0078 ~ 5769 a.f. = 3760 a.C.
45,1 / 0,0078 ~ 5782 a.f. = 3773 a.C.

Ho quindi supposto che il calendario civile di 365 giorni sia stato inaugurato in età predinastica in coincidenza di uno dei Solstizi o uno degli equinozi.
Ho quindi affrontato uno studio matematico per definire gli inizio del calendario religioso e quello del calendario civile che avrebbero consentito un’esatta coincidenza dei due capodanni nel 139 d.C.
Ho trovato le tre seguenti soluzioni matematiche, corrispondenti all’inizio del calendario civile in corrispondenza dell’Equinozio di Primavera dell’anno civile -5380,9, Solstizio d’Inverno dell’anno civile -4995,9 ed Equinozio d’Autunno del -4625,9, per l’inizio dell’anno religioso rispettivamente nel 3703, 3718 e 3761 a.C.

Ho considerato più probabile, da un punto di vista storico, la soluzione che vede l’inizio del calendario civile nell’Equinozio d’Autunno del -4625,9 e quello del calendario religioso nel 3761 a.C.
A parte ogni altra considerazione, ho trovato probante il fatto che gli Ebrei considerarono l’inizio del loro calendario nell’Equinozio d’Autunno (almeno agli inizi della loro storia) e che il 3761 a.C. sia l’inizio della loro storia (per gli Ebrei oggi è l’anno 3761 + 2009 = 5770.
Ritengo molto probabile che Mosè, per me visir di Amenhotep III e IV, abbia portato con se le sue conoscenze sui calendari egizi e abbia trasformato l’inizio del calendario religioso in inizio della storia ebraica.

PS
Per un approfondimento sulla mia teoria vedesi il capitolo XII e l’appendice n. 3 del mio saggio: HASSALEH – L’OCCHIO DI HORUS. Manetone aveva ragione!
OFFLINE
Post: 2.316
Post: 1.739
Registrato il: 22/05/2007

EgiTToPhiLo/a
Scriba
20/07/2009 09:37
 
Quota

Re:
roberta.maat, 19/07/2009 11.20:

Antonio, ti riferisci alla placchetta di avorio di cui ho inserito una immagine in altra discussione ?



Si Roberta. Credo sia l'unica di Djer che mostri il segno del nuovo anno.
Ciao Antonio


OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
21/07/2009 12:51
 
Quota

Re:
antonio crasto, 19/07/2009 21.35:


PS
Per un approfondimento sulla mia teoria vedesi il capitolo XII e l’appendice n. 3 del mio saggio: HASSALEH – L’OCCHIO DI HORUS. Manetone aveva ragione!




come già sottolineato in altra discussione, tenuto conto che non tutti sono in possesso del tuo testo, vorresti gentilmente trattare in proposito nell'area dedicata?

Grazie.
08/08/2009 22:15
 
Quota

Sarebbe azzardato far coincidere l'itroduzione del calendario egizio con...l'inizio del calendario Maya, quindi il 3114 a.C.? Sarebbe molto interessante un raffronto tra queste due civiltà così lontane eppure simili sotto molti aspetti... I Maya avevano stabilito 5 "Ere", e non credo potessero fare calcoli così precisi tirando a indovinare.. Che si sia verificato un avvenimento astronomico rilevante in quel periodo? Un evento che anche gli Egizi poterono osservare, magari non nello stesso istante, data la distanza geografica...La mia è solo un'osservazione "casuale", non so quali riscontri possa trovare nel campo astronomico
OFFLINE
Post: 34
Post: 34
Registrato il: 22/10/2014

EgiTToPhiLo/a
Suddito
02/11/2014 10:56
 
Quota

Calendario Religioso Egizio
Lo studio archeostronomico su un reperto da me individuato e studiato nelle Prealpi Orobiche sul monte Menna negli ultimi 4 anni apre l’interessante questione dei Calendari Egizi e delle Cronologie Dinastiche.
Allego un’immagine da telerilevamento del reperto che si estende su una superficie di 14000 metri quadrati.



E’ parte di un progetto più complesso che può essere visitato all’indirizzo:

calendariosothiacovallese.jimdo.com/

Lo studio è stato pubblicato nel mio libro

www.andmybook.it/2014/06/28/il-calendario-sothiaco-del-monte...

Due i punti fondamentali:

1°) Vi sono elementi in grado di spiegare A) l’incongruenza interpretativa sollevata dalla Tavoletta di Djer sull’epoca di regno del Faraone Djer ( III faraone della prima dinastia) B) l’introduzione del Calendario Sothiaco, C) e quella della sua inaugurazione ufficiale?

2°) Vi sono nuovi elementi per sostenere le Cronologie Corte e Cortissime proposte da Meyer?
La risposta a mio avviso è affermativa e questo giustifica la riapertura di questa discussione.
Utile è la rilettura del post di A.Crasto

egittophilia.freeforumzone1.leonardo.it/d/8693420/Calendario-religioso-egizio/discussi...

Le conclusioni della decodificazione della figura archeologica del monte Menna di cui in premessa, dimostrano 3 aspetti importanti:

1°) Gli influssi della cultura e civiltà egizie condizionarono ampiamente i territori del bacino del Mediterraneo fino a raggiungere aree geografiche delle Prealpi per ragioni probabilmente anche pragmatiche tese allo sfruttamento del sottosuolo del metallifero bergamasco tra i più ricchi d’Europa per piombo e zinco.

2°) Gli elementi costitutivi del Calendario Sothiaco basato sulla Levata Eliaca di Sirio furono esportati in aree geografiche anche distanti da quelle attraversate dal Nilo facendo comunque riferimento alla data della Levata Eliaca di Sirio della capitale Menphi per gli anni 3070 a.C.

3°) L’inaugurazione da parte del faraone Djer del Calendario Sothiaco avvenne nel rispetto formale di criteri estetici di simmetria celeste che si erano andati realizzando in virtù dei moti precessionali e che coinvolgevano il Sole e Sirio.

Interrompo ora il post per non appesantirlo eccessivamente e lo riprenderò illustrando proprio questo ultimo punto accennato: Le simmetrie celesti del Sole e Sirio alla base dell’inaugurazione del Calendario Sothiaco.


OFFLINE
Post: 34
Post: 34
Registrato il: 22/10/2014

EgiTToPhiLo/a
Suddito
04/11/2014 15:45
 
Quota

Calendario Religioso Egizio
La Levata Eliaca di Sirio nell’anno 3068-3070 a.C. avveniva all’orizzonte naturale locale di Menphi , il 25 Giugno del Calendario Gregoriano, 20 Luglio del Calendario Giuliano, secondo le coordinate azimutali + 118°20’, mentre il Sole sorgeva al Solstizio d’Estate all’orizzonte naturale locale secondo coordinate azimutali + 61°40’.

Tali punti dell’orizzonte naturale locale risultavano pertanto tra loro specularmente simmetrici rispetto al punto d’orizzonte dove sorgeva il Sole all’Equinozio di Primavera, erano cioè posti a +/- 28,33°

Ecco la mappa celeste per il Sole che sorgeva all’orizzonte il giorno del Solstizio d’Estate visto da un osservatore che era allo Zenit ( cioè in mezzo alla mappa) nella città di Menphi nel 3070 a.C.




e quella relativa alla Levata Eliaca di Sirio che appariva in cielo 5 giorni dopo





Questo rappresentò un evento straordinario:
La Levata Eliaca di Sirio sorgeva in posizione simmetrica e speculare alla posizione in cui sorgeva il Sole del Solstizio d’Estate rispetto allo 0° di longitudine eclittica ( cioè al punto in cui il Sole sorge il giorno d’Equinozio di Primavera ( secondo il nostro Calendario Gregoriano il 21 Marzo) ma con 5 giorni di ritardo, annunciando le piene del Nilo.

Poichè il ciclo annuale basato sulla Levata Eliaca di Sirio e il ciclo annuale tropico Solare ( in pratica la durata del nostro anno) si discostano di soli 0.0078 giorni l’anno,

il Faraone Djer, III Faraone della Prima Dinastia, decise per una vera e propria Rivoluzione Siriocentrica:
Pose la Levata Eliaca di Sirio come fenomeno celeste di riferimento di un nuovo Calendario.


La Levata Eliaca di Sirio sorgendo in cielo simmetricamente al Sole del Solstizio d’Estate, 5 giorni dopo di questo, annunciando le imminenti inondazioni benefiche e rinnovatrici del Nilo, assurgeva ad immagine della rinascita della terra d’Egitto, emblema della dea Iside, dea della rinascita e del rinnovamento per eccellenza.
Ciò avvenne, pertanto, quando in cielo si crearono determinate eccezionali simmetrie, cioè nel 3068 a.C. alle latitudini di Menphi/Saqqara.

Nel prossimo post indicherò le ragioni per le quali si attesero 154 anni per l’inaugurazione ufficiale del Calendario Sothiaco.




OFFLINE
Post: 34
Post: 34
Registrato il: 22/10/2014

EgiTToPhiLo/a
Suddito
05/11/2014 19:46
 
Quota

Calendario Religioso Egizio
Quale apparente illogica ragione si nasconde dietro all’interpretazione corrente della tavoletta di Djer che pare contraddire la data di regno di Djer, III Faraone della prima Dinastia, con l’inaugurazione del Calendario Sotiaco da lui voluta?
Rivediamo sinteticamente ciò che riporta A. Crasto nel suo post:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=66845&f=66845&idd...

“….Gli Egittologi hanno a lungo discusso se l’inaugurazione del calendario religioso si sia avuta nel 4238 o nel 2779 a.C.
La questione sembrava irrisolvibile a causa della scoperta di una tavoletta di Djer (faraone della I dinastia) nella quale quasi sicuramente fu rappresentata l’inaugurazione del calendario religioso.
Le due date però non corrispondevano al regno di Djer nelle cronologie Corte e Cortissime, per cui gli Egittologi furono costretti a salti mortali e ipotesi fantascientifiche, ipotizzando che il calendario religioso sia stato scoperto da Djer intorno al 3100/3050 a.C., ma inaugurato solamente alcuni secoli dopo quando la levata eliaca di Sopedet coincise col primo giorno dell’anno solare.
Alcuni Egittologi propendono ora per una cronologia estremamente corta così da superare l’empasse e definiscono l’inizio dell’età faraonica intorno al 2800 a.C.”


Nessuna illogica ragione, tutto si giustifica nella scelta compiuta dal faraone di assumere la Levata Eliaca di Sirio come inauguratrice di un nuovo Calendario, alla stessa maniera in cui il Sole del Solstizio d’Inverno inaugurava un nuovo anno solare.

Su tutto doveva prevalere il rigoroso rispetto delle simmetrie celesti. Ecco i passaggi cruciali che giustificavano un nuovo Calendario basato sulla Levata Eliaca di Sirio assimilabile a quello legato al ciclo solare.

Ritengo che nel 3068 a.C. Djer, terzo Faraone della prima Dinastia, abbia per primo recepito ciò che gli astronomi-sacerdoti avevano osservato:

La coincidenza straordinaria dei punti d’orizzonte naturale locale dai quali sorgeva il Sole il giorno del Solstizio d’Estate e Sirio in Levata Eliaca in un punto diametralmente opposto ad azimut 118°20’, a -28,33° rispetto al punto dell’orizzonte di Longitudine Eclittica 0°, mentre il Sole sorgeva a +28,33° dallo stesso ( e questo l’abbiamo visto nel precedente post).

L’attenta lettura astronomica dei due eventi, aveva consentito di rilevare come la durata dell’anno solare approssimasse quasi perfettamente quella tra una Levata Eliaca di Sirio e la successiva.

La divergenza era di 7- 8 giorni ogni 1000 anni.

Egli colse che quell’arco d’orizzonte al quale apparivano le due stelle, poteva essere riprodotto sulla terra, nel rispetto rigoroso delle relazioni, tracciando le coordinate di un Calendario dove

la Levata Eliaca di Sirio rappresentasse, fisicamente, il punto dal quale dare inizio ad un nuovo anno, come fosse un Sole al Solstizio d’Estate che sorgeva là dove sorge il Sole al Solstizio d’Inverno:

Nuova Stella alla quale guardare come astro annunziatore delle Inondazioni e della Rinascita.

Gli Egizi, ispirati ad una concezione mitologica della vita, sulla quale si stabilivano i ritmi dell’organizzazione sociale, civile e religiosa, erano pronti ad una nuova visione della realtà nella quale collocare e collegare eventi quali le inondazioni del Nilo, la Levata Eliaca di Sirio, i culti legati a Iside.
I tempi pretendevano una visione in cui Sirio-Iside assumesse un ruolo centrale, al quale attribuire l’onore di dettare le cadenze di un nuovo Calendario.

E’ da rimarcare il forte significato simbolico assunto dalla Levata Eliaca di Sirio, nel suo sorgere dallo stesso punto d’orizzonte dal quale appariva il Sole al Solstizio d’Inverno.

Il significato di questo fenomeno, come segno di rinascita e invincibilità, quello che diverrà il “Sol Invictus” di romanica memoria, poteva ben sposarsi con il segno della rinascita del nuovo anno egizio rappresentato dalle esondazioni del Nilo, e la Levata Eliaca di Sirio, l’evento annunciatore di “Nuove Rinascite”.


Il nuovo Calendario descriveva molto bene le relazioni tra cielo e terra, ma era pur vero che nel 3068 a.C. il punto dell’Orizzonte Naturale Locale dove sorgeva il Sole al Solstizio d’Inverno, non era coincidente con il punto d’Orizzonte Naturale Locale dove appariva la Levata Eliaca di Sirio.

Nel momento in cui Sirio fosse stato in Levata Eliaca dall’identico punto d’orizzonte in cui vi era il sorgere del Sole al Solstizio d’Inverno, allora, la Levata Eliaca di Sirio avrebbe assunto fedelmente le geografie e le funzioni compiute dal Sole nel suo albeggiare al nuovo anno.


Solo così il Calendario di Sirio si sarebbe unito in tutto e per tutto al Calendario Solare.
Gli astronomi avevano probabilmente già notato, negli anni precedenti, il progressivo avvicinarsi all’Orizzonte Naturale Locale dei punti dai quali sorgeva il Sole al Solstizio d’Inverno e Sirio in Levata Eliaca.

Nel 3068 a.C. alle latitudini di Saqqara/Menphi, le coordinate azimutali di Sirio in Levata Eliaca differivano di 0.69° soltanto dalle coordinate del Sole che sorgeva il giorno del Solstizio d’Inverno.


Il Sole sorgeva al Solstizio d’Inverno ( 21 Dicembre del nostro Calendario Gregoriano) secondo le coordinate azimutali 117°38’ a – 27,65° dal punto d’orizzonte dove sorgeva il Sole all’Equinozio di Primavera ( 21 Marzo del nostro Calendario Gregoriano)



Mentre la Levata Eliaca di Sirio aveva coordinate azimutali 118°19’ a – 28,33° dal punto d’orizzonte sopraddetto.




Sarebbero serviti 154 anni per colmare quella differenza, cosa che avvenne nell’anno 2914 a.C.


Nel 2914 a.C. alle latitudini di Saqqara/Menphi
le coordinate azimutali del Sole al Solstizio d’Inverno erano +117°37’
le coordinate azimutali di Sirio in Levata Eliaca erano +117°37’









In quello che sarebbe diventato, con l’ufficializzazione del Calendario Civile del 2914 a.C, il XXV Giorno del II Mese della Stagione di Shemu, nell’Anno 3068 a.C., giorno della Levata Eliaca di Sirio alle latitudini di Saqqara/Menphi, il Faraone Djer salutò, all’alba, l’inizio di un nuovo anno con un nuovo Capodanno.
In quel giorno egli annunciò anche, a tutto il regno, la nascita di un nuovo Calendario inaugurato, per la prima volta, dalle Levate Eliache di Sirio.

(“(L’anno della) prima ( celebrazione di) Sirio..)”)
(Come sta scritto nella Tavoletta di Djer
)

Sirio, immagine sincretica della dea Iside, sorgeva in opposizione al sorgere del Sole il giorno del Solstizio d’Estate, tutto secondo il complesso disegno di simmetriche corrispondenze tra terra, cielo, Solstizi ed Equinozi.

Ma solo 156 anni dopo, nel 2914 a.C. il Calendario Sothiaco concepito e istituito da Djer assunse la sua ufficialità integrandosi completamente con il Calendario dettato dal ciclo del Sole e soltanto allora prese forma e ufficialità il Calendario Civile Egizio che pur richiamandosi alla durata dell’anno solare tropico, nasceva dalla matrice del Calendario Sothiaco.

Questa è tuttavia un’altra storia che ci porterebbe lontano e tuttavia ci farebbe comprendere due grandi enigmi :
Perché il Calendario Civile rimase un Calendario schematico di 360 + 5 giorni per tutta la storia delle dinastie fino ai tentativi infruttuosi venuti in epoca Tolemaica con il decreto di Canopo e più tardi nel 45 a.C. con Giulio Cesare.
L’altro enigma, perché, ancor oggi non vi è traccia del cosiddetto Calendario Sothiaco.








Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:24. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.