Nell'attesa che qualcuno dei nostri amici intervenga per offrire il suo punto di vista in merito agli interrogativi espressi, credo sia interesante fornire qualche nozione a riguardo.
Abido, l'egizia
Abedjw, è uno dei luoghi in cui i Sovrani protodinastici e quelli delle prime dinastie (I e II) scelsero di costruire una delle due sepolture che usavano erigere a quel tempo (l'altra zona è Saqqara, situata a nord). Abido era infatti vicina alla città di This, situata poco più a nord, e capitale all'epoca citata, che in virtù di questo è definita Thinita (limitatamente alle prime due dinastie).
La divinità locale era Onuris Khenty Amenthyw, per il quale furono eretti numerosi templi.
Durante la V Dinastia, però, prese piede il culto di Osiride, in quanto si riteneva che la città ospitasse la sua tomba principale. Il mito riferisce infatti che il corpo del Dio fu smembrato in 14 pezzi. Secondo una variante dello stesso, ad Abido fu sepolta la testa. In breve tempo si assistette ad un'assimilazione tra le due divinità, assimilazione in cui Osiride ebbe la meglio, sostituendosi definitivamente al primo culto e incrementando notevolmente l'importanza del luogo. Ciò avvenne definitivamente durante l'XI dinastia, ad opera di Antef II che proclamò Abido la città di Osiride, dove avevano luogo i Misteri Osiriaci e la festa del Dio.
I più fedeli, spinti dal desiderio di essere seppelliti vicino a Osiride, anche solo simbolicamente, adottarono l'uso di far erigere nei pressi di quella che era ritenuta la tomba del Dio, piccoli cenotafi di mattoni, o, a volte, anche solo semplici stele.
Gli Egizi ritenevano che il defunto diventasse un Osiride e, di conseguenza, l'effettiva vicinanza col dio e la sua diretta protezione potevano garantire maggiore possibilità di vita eterna.
Al fine di ottenere di entrare a far parte del seguito di Osiride, nel
Libro per la Venuta al Giorno (Libro dei Morti) fu compresa una formula specifica (n. 138) che permettesse di accedere all '"Isola dei Giusti" (così era denominata Abido).
L'attività costruttiva risultò ininterrotta per l'intero arco della storia Egizia e i grandi Re della XIX dinastia non furono da meno.
I templi più importanti della zona sono, infatti, quelli di Sethi I e suo figlio, Ramesse II (sulle pareti del suo Tempio si trova il famoso Poema di Pentaur, che narra le gesta della battaglia di Qadesh), sotto i quali Abido raggiunse il suo massimo splendore.
Sethi I commissionò ben due templi funerari, uno per suo padre, Ramesse I, oggi quasi del tutto scomparso, e uno, naturalmente, per sé stesso che, grazie al suo ottimo stato di conservazione e agli splendidi rilievi che lo arricchiscono, rappresenta uno dei più grandi capolavori dell'Antico Egitto.
Facciata del Tempio Funerario di Sethi I
La struttura è composta e comprende sette santuari dedicati alla Triade di Abido (Osiride, Iside e Horus) e alle divinità principali dei tre maggiori centri polico-religiosi del Paese: Amon di Tebe, Ptah di Menfi, Ra-Harakti di Heliopoli. Il settimo santuario fu eretto in onore dello stesso Sethi I.
Dalla seconda sala ipostila si accede a un'ala laterale. Sul corridoio è possibile ammirare la cosiddetta "Tavola di Abidfo", il magnifico rilievo in cui è immortalato Sethi I con il piccolo Ramesse II, mentre onorano i precedenti sovrani Egizi. Un totale di 76 cartigli adornano la parete, con la sola esclusione di coloro che furono ritenuti indegni (Hatshepsut e i sovrani dell'epoca Amarniana).
La Tavola di Abido
Alle spalle del Tempio di Sethi I si trova il suo Cenotafio, noto come
Osireion. L'ingresso è posto a nord, attraverso un corridoio ad angolo retto.
Il corridoio di accesso e la pianta dell'Osireion
La sala a cielo aperto
E' la rappresentazione architettonica di una concezione cosmologico-religiosa. Il tumulo primordiale che sorse dalle acque del Nun è materializzato in una sala il cui centro è circondato dall'acqua. Intorno al centro sorgono 5 pilastri monolitici scolpiti nel granito rosa e sormontati da massicci architravi. La parte centrale del soffitto era a cielo aperto.
La simbologia materializzata in questa sala si collegava ad Osiride. Si ritiene infatti che sulla collina si seminasse dell'orzo. La sua nascita rappresentava la resurrezione del Dio.
Un'ulteriore sala fu costruita a forma di sarcofago, sempre con stretto riferimento alla divinità che in un sarcofago, secondo una versione del mito, trovò la morte per mano di Seth. Il soffitto della stessa mostra la dea Nut (il cielo), il corso del sole e il levarsi delle stelle. I testi che la decorano forniscono istruzioni per la costruzione di un orologio solare.
[Modificato da -Kiya- 15/07/2009 16:53]