Escludendo a priori tutta la statuaria di produzione Amarniana, le cui caratteristiche la distinguono dal resto delle opere Egizie, ho sempre ritenuto meritevoli d'attenzione quelle statue forgiate a mo' di sfinge, con il volto di un sovrano, che si caratterizzano in quanto presentano mani umane in luogo di zampe anteriori.
Credo sia una prerogativa del Nuovo Regno.
Purtroppo non mi è stato possibile individuare una foto dell'esemplare che ritengo maggiormente rappresentativo, per interezza, ma soprattutto per la perfetta fusione che lo scultore ha saputo rendere tra la muscolatura leonina delle spalle e quella degli arti umani.
Si tratta di una statua riproducente Amenhotep I, nell'atto di offrire un libatorio. Credo che la sfinge si trovi tuttora nella sua sede originaria, all'interno del Tempio di Karnak.
Per rendere l'idea, propongo qui di seguito due esemplari simili. Uno è danneggiato, ma conserva comunque la sua bellezza:
Amenhotep III al MET
Tutankhamon a Karnak
Sempre nell'ambito della statuaria, e sempre nell'ambito del Nuovo Regno, citerei anche una rappresentazione di Senenmut che tiene fra le braccia la piccola Neferure.
Al contrario dello standard a cui siamo abituati, in questa statua Senenmut è rappresentato in piedi. La propongo da due punti di vista differenti, per poterla apprezzare al meglio: