| | | OFFLINE | | Post: 4.090 Post: 4.089 | Registrato il: 04/04/2007 | | Scriba Reale | La Divina Cantatrice - HdjetmeMaat MerytAton Sitenjterw - | |
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28/06/2009 09:39 | |
Assolutamente nessuna indicazione che suggerisca una lettura migliore !
Quello che colpisce è la dusinvoltura della posa, nonchè la plasticità del movimento.
Ho notato, ma è una mia riflessione, che per i dipinti i bassorilievi o le statuine funerarie l'artista sembra avere più libertà di espressione mentre per le statue egli si attiene a schemi più rigidi.
E' interessante l'interpretazione che dai circa l'arte egizia a proposito della sua immutabilità, però proprio per questo "rigore" che ricorre nei secoli, sono portata a pensare che, nel tempo, si sia sviluppato un vero codice di espressione dal quale molto raramente ci si potesse allontare.
Deduco da quanto scrivi che la scrittura del geroglifico sia la fonte della espressione artistica da cui trarre poi, nel tridimensionale, l'ispirazione per la realizzazione delle altre opere.
Non mi trovo totalmente daccordo perchè ritengo che, in generale, siano stati i pittogrammi a derivare dalle riproduzioni di sè e dell'ambiente che l'uomo sin dagli inizi ha voluto dare per raccontarsi.
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