Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Eclissi di sole documentata da fonte Ittita

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2012 20:44
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24/09/2010 00:23
 
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No, nessun riferimento esplicito è stato finora individuato.
Gli Egizi non usavano registrare eventi. Tuttavia occorre tener conto che per loro un'eclissi sarebbe senza dubbio stata una manifestazione divina. A mio parere, riferimenti a tali eventi si celano nei miti, specie in quelli che riguardano Ra o Horus (nel caso di eclissi solari), ma probabilmente li abbiamo interpretati in modo diverso.
Ad esempio, che dire della narrazione della battaglia tra Horus e Seth, in cui il primo perse un occhio? Forse Seth era ritenuto responsabile, nel tentativo di spiegare il fenomeno di un eclissi di sole?
[Modificato da -Kiya- 24/09/2010 00:40]
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24/09/2010 12:28
 
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Ho trovato un articolo sul sito "osiris-net" riguardante l'interpretazione del disco solare nella tomba di Meryra e l'ho tradotta in italiano. Spero possa essere utile! Data la lunghezza, ho pensato di suddividerlo in due parti.
Parte 1: "Una rara immagine del disco solare dipinta nella tomba di Meryra I

Ricostruzione da Amarna Letters 4

Fra il disco e i raggi si trovano tre semicerchi di diametro crescente formati da bande concentriche che somigliano un po' ai grandi collari “Usekh”, cos' spesso rappresentati nelle tombe egizie e che si ritrovano nella tomba di Meryra. Questa spiegazione, tuttavia, non resiste all'analisi.
Davanti a questa misteriosa raffigurazione, ci si è chiesti se si trattasse di una rappresentazione di tipo simbolico o della rappresentazione di una realtà fisica. La decorazione delle tombe, anche quelle amarniane, si rifà ad un insieme di figure che utilizzano un linguaggio stereotipo, variabile a seconda delle epoche. E' così che anche le stesse scene di funerali, così frequenti, di cui si potrebbe pensare che descrivano la realtà dei fatti, non devono essere considerate che l'adattamento idealizzato di fatti che possono avere tutt'altro significato.
Sicuramente vi sono delle eccezioni, come la rappresentazione di un evento particolare, unico, accaduto al proprietario; tuttavia queste eccezioni non riguardano mai i fenomeni naturali e quelli celesti.
La scena di cui si parla sembra essere la sola eccezione conosciuta alle regole di rappresentazione tradizionali di un corpo celeste, che è inoltre un Dio, anzi nel periodo amarniano “Il Dio”. Sembra che qui si sia raffigurato un evento ottico singolare, puntuale, che fa intervenire un sistema di loni solari multipli.
Ai nostri giorni, la luce al neon, come l'altezza della scena, impediscono di apprezzare i colori. Tuttavia questi colori possono essere restituiti grazie alle indicazioni fornite da Norman de Garies Davies. Costui proponeva come spiegazione che si trattasse di un disco al suo sorgere, quando è circondato dalle nuvole. Queste filtrano parzialmente la luce, creando una specie di alone, con i raggi che appaiono alla periferia. L'autore che il geroglifico “khau” (sorgere, apparizione) potrebbe rappresentare la stessa immagine al contrario. Egli proponeva anche la possibilità che si trattasse della stessa scena, al tramonto. Tuttavia gli aloni, durante il sorgere e il tramonto, non si accompagnano mai a colori blu e soprattutto mai a colori verdi. Non c'è nemmeno del vero giallo, tranne che una nuvola sia rischiarata alla sua periferia. In più, questi aloni non si vedono se non quando il sole è sotto l'orizzonte.
Sono descritti quattro tipi di fenomeni luminosi atmosferici con aloni, divisi in due gruppi.
Due, detti solari, avvengono dallo stesso lato del sole e sono causati da cristalli di ghiaccio nell'atmosfera. Gli altri due sono anti-solari e causati da goccioline d'acqua o di nebbia.
I quattro tipi di fenomeno possono esser visti in qualsiasi posto del mondo, a condizioni meteorologiche adatte, come lo erano nell'Egitto medio, compresa la formazione di ghiaccio nell'atmosfera del mattino d'inverno.
1) L'arcobaleno: è un fenomeno anti-solare dove la luce è assorbita e riflessa attraverso gocce d'acqua (che agiscono come un prisma). Alcuni sostengono che la rappresentazione nella tomba di Meryra sia un arcobaleno. Tuttavia questa interpretazione deve essere respinta, in quanto né la forma, né il numero dei raggi, né i colori corrispondono. In più il fenomeno avvien, per definizione, dal lato opposto del sole.
[Modificato da -Kiya- 24/09/2010 12:38]
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24/09/2010 12:29
 
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Ecco la seconda parte:
"2) La “glory”: è il secondo fenomeno anti-solare, molto raramente visibile a terra in quanto si tratta della proiezione dell'ombra di un oggetto o di una persona su una nuvola, ad opera di un sole situato sul lato opposto. Lanuvola rifrange la luce e ne risulta un'immagine circolare dove l'ombra occupa un cerchio centrale biancastro, circondato da anelli concentrici che riproducono i colori dell'arcobaleno. Anche questo fenomeno va escluso.
3) La “corona”: è il primo fenomeno di tipo solare, raramente osservato. Goccioline d'acqua e frammenti di ghiaccio situati in una nuvola che circonda il sole danno un aspetto di “occhio di bue”. Il primo cerchio periferico è sempre rosso. Anche questa spiegazione va esclusa.
4) Gli archi: includono gli aloni solari o lunari propriamente detti. Si tratta di archi di colore che non possono formarsi se non per concentrazione di cristalli di ghiaccio, come in un cirro e solamente in un'atmosfera fredda (fra -5°C e – 25°C). A seconda della dimensione, del loro orientamento, si possono vedere numerose varianti del fenomeno ottico. Sono state recensite 46 variazioni, con archi tangenziali secondari; le due più frequenti sono l'alone 22° e 46°, che sono i meglio visibili quando il sole è situato fra 20 e 30° al di sopra dell'orizzonte.
Sono questi aloni i migliori candidati a spiegare la rappresentazione nella tomba di Meryra. Le corrispondenze sono impressionanti quando si compara gli spettri colorati, anche se la dimensione del disco solare è molto più grande. Ci si immagina facilmente che l'artigiano egizio abbia scelto di rappresentare il disco a dimensioni grandi per motivi ideologici. Le condizioni atmosferiche possono, raramente ma perfettamente, essere riunite in certe mattine d'inverno ad Amarna, sulle falesie dell'Est. Per contro doveva fare freddo! Se Nefertiti porta un vestito più chiuso, Akhenaton ha un semplice gonnellino.

Interpretazione
Noi saremmo quindi in presenza della rappresentazione di un avvenimento senza dubbio unico, vista la sua rarità, che avrebbe potuto certamente colpire il sovrano al punto di farlo rappresentare. Forse egli era accompagnato, in quel giorno, da Meryra, cosa che spiegherebbe il fatto che il fenomeno è rappresentato nella sua tomba. Akhenaton potrebbe avere interpretato il fenomeno come un segno per la nomina di Meryra.
Tuttavia molte altre persone avrebbero dovuto essere presenti, in quanto l'osservazione dei colori e degli archi è straordinariamente precisa.
Sarebbe la mancanza di spazio sulla parete della tomba che avrebbe reso necessaria una rappresentazione schematica del fenomeno.
Si rimane, tuttavia, stupiti dalla banalità dei commenti nel testo che accompagna la rappresentazione. Si precisa solamente due volte che i raggi di Aton circondano il mondo. Non si può nemmeno sapere se il fenomeno abbia avuto un'influenza sulla redazione dei famosi Inni a Aton, attribuiti al re.
[Modificato da -Kiya- 24/09/2010 12:41]
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01/03/2011 22:16
 
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Torno su un argomento "parcheggiato" un po' di tempo fa, per proporre un quesito.

Tutti noi conosciamo il mito della contesa tra Seth e Horus, il quale narra che, a un certo punto, mentre i due lottano, Seth colpisce Horus con tale violenza che quest'ultimo ci rimette un occhio. Occorrerà poi l'intervento di Thot a guarire Horus, rimettendo l'occhio al suo posto.
Horus è assimilato al Sole. Thot alla luna. Seth, se non erro, era identificato con Mercurio.
Durante un transito di Mercurio, tra la terra e il sole, una piccola parte del sole risulta oscurata.
Sarebbe ipotizzabile, secondo voi, affermare che in questo brano del mito possa celarsi un evento astronomico?
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EgiTToPhiLo/a
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02/03/2011 12:15
 
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Re:
-Kiya-, 01/03/2011 22.16:

Sarebbe ipotizzabile, secondo voi, affermare che in questo brano del mito possa celarsi un evento astronomico?



Trovo la tua ipotesi suggestiva però non credo possa essere associato ad un evento astronomico, l'immagine del transito di mercurio sul sole a confronto con le saltuarie macchie solari risulta quasi insignificante, lo potremmo paragonare ad un minuscolo granello di polvere poggiatosi sull'occhio di Horus più che ad un accecamento, eccone un esempio:



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02/03/2011 12:22
 
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az...spita! Al più quello potrebbe essere mitizzato come un moscerino nell'occhio di Horus.... o un granello dell'amata sabbia di Deshret, devota a Seth, come ben puntualizzi tu, biceleon.
Grazie per avermi erudita in merito alle proporzioni intercorrenti tra Mercurio e il Sole ;)
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EgiTToPhiLo/a
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10/02/2012 18:38
 
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Mi inserisco anche se dopo parecchio tempo.. Certo è che, presumo, il culto dedicato all'ATON in quanto disco solare deve avere avuto un causa.. Mi spiego meglio, dopo una serie di eclissi, o eventi inspiegabili o uno sconvolgimento di grandi proporzioni (Thera?), gli esseri umani cominciano a tributare il loro culto per propiziare il ritorno del Sole oscurato o per festeggiare il riapparire del Sole dopo un periodo di "buio".. Che ne pensate?
M.
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10/02/2012 19:23
 
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Mythos, non scordare, però, che il Culto del Sole fosse insito nella Religione Egizia da tempo immemore. Akhenaton scelse di elevare un aspetto di questo, Aton, al di sopra degli altri déi, ma sostanzialmente non inventò nulla.
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
10/02/2012 19:40
 
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Tuttavia le raffigurazioni insistenti sul Sole del periodo amarniano mi pare (parlo da dilettante appassionato) non abbiano riscontri (mi riferisco a ciò che tuttora si conosce degli Egizi) in altre epoche.. Questa insistenza a rappresentare il sole che amorevolmente vivifica con i suoi raggi la coppia regale e la loro prole non è tipica del culto di Akhenaton? Ma forse mi sbaglio..
M.
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Sacerdotessa
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Thiatj

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10/02/2012 19:46
 
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Sì, quella fu un'innovazione introdotta da Akhenaton, sebbene il simbolo del Disco Solare fosse preesistente (fatta eccezione per le "manine" dispensatrici di vita)
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