Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Baghdad: Riecco il suo museo, grazie all'archeologia virtuale del Cnr

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2009 13:56
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destra della Sacerdotessa
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
19/12/2008 12:15
 
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Il museo virtuale di Baghdad risarcisce la Storia. Una selezione di reperti sumerici, babilonesi, assiri, islamici, custoditi all'interno dei due piani della struttura progettata nel 1937 dall'architetto tedesco Werner March e saccheggiata nel 2003, si ricompongono in otto sale virtuali per tornare a raccontare la civiltà mesopotamica. La dama bianca e il vaso di Uruk in alabastro, i leoni in terracotta di Tell Armal, l'elmo d'oro del re Meskalamdug, i fregi dell'antica Khorsabad, il Minbar, la nicchia marmorea che indica la direzione della preghiera nelle moschee, gli stucchi di Samarra: riemergono con un click seimila anni di storia, dalle origini all'età islamica. Il Virtual museum of Iraq sarà presentato al mondo alla fine di gennaio. Con la guida del Cnr siamo entrati, in esclusiva, al suo interno alla scoperta dell'antica Mesopotamia, la terra tra i due fiumi, la fertile mezzaluna.

Il viaggio parte dal sito del Consiglio nazionale delle ricerche che ha curato il progetto per il ministero degli Affari esteri. Nell'home page la testa della dama di Uruk in calcare bianco poggiata su vecchie foto di scavo che sfumano fino alla completa immagine virtuale. Musiche originali per l'introduzione che mostra tutte le fasi di realizzazione del museo di Baghdad inaugurato nel 1966: attualmente risulta ristrutturato solo il piano terra, inaccessibile per motivi di sicurezza. Il restauro è opera delle squadre del ministero dei Beni culturali italiano.

Una ripida scalinata virtuale conduce a un emiciclo sul quale si affacciano gli ingressi alle otto sale: preistorica, sumerica, accadica e neosumerica, assira, babilonese, achemenide e seleucide, partica e sasanide, islamica. Un click e siamo accanto alla stele di Dario e ai tumuli di Tulul El Nufeji, un altro e sfioriamo la statua di Orante, anzi possiamo manipolarla, perché azionando la funzione esplora, abbinata a ogni reperto insieme alla scheda tecnica e ai filmati, l'immagine appare in tre dimensioni. Sullo sfondo i riferimenti cartografici che orientano esattamente il visitatore: nella sala seleucide si sorvola Ctesifonte, in quella babilonese varchiamo la porta di Babilonia, nella stanza assira attraversiamo Khorsabad, in quella islamica Samarra. E cliccando sulla piscina voliamo sopra Baghdad. Atmosfere da mille e una notte nel filmato sulle origini della città circolare i cui testi sono stati redatti dall'islamista Giovanni Curatola.

All'interno degli spazi espositivi è stata mantenuta la stessa sequenza cronologica del museo reale: sulla base della documentazione fotografica fornita dalle autorità irachene, che hanno partecipato con grande entusiasmo all'iniziativa, aderendo anche al progetto di formazione per i funzionari del ministero dei Beni culturali iracheno proposto dal Cnr, i reperti sono stati ricostruiti e modellati virtualmente con speciali tecnologie. Il tour completo, in italiano, arabo o inglese, dura sei ore. E anche di più se l'utente utilizza il sistema di espansione delle informazioni presente in ogni sala.

La direzione scientifica del progetto è dell'archeologo Massimo Cultraro, esperto di preistoria dell'Egeo e del Mediterraneo Orientale, ricercatore del Cnr: «Questo portale non è una copia esatta del museo di Baghdad, un catalogo on line di reperti, non è una banca dati della collezione museale. È una proiezione comunicativa che ci permette non solo di mostrare al grande pubblico le opere più rappresentative della civiltà mesopotamica, ma soprattutto di raccontare con una formula innovativa, dinamica, la storia e l'archeologia di una delle più ricche regioni del vicino Oriente antico».

(Fonte: Il sole 24 ore)
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= Useret mes en Ra,
Sepet em-bah Aton =
23/02/2009 13:56
 
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Iraq, riapre il Museo Nazionale di Baghdad chiuso dal 2003
Chiuso dal 2003, è stato riaperto oggi il Museo Nazionale di Baghdad. Con una piccola cerimonia ripresa in diretta televisiva, questa mattina il primo ministro iracheno Nuri al Maliki ha tagliato il nastro che ha segnato la riapertura della struttura.

Dopo l'invasione del Paese da parte delle forze multinazionali, sei anni fa, il Museo venne saccheggiato e da quel momento chiuso. Oggi la riapertura simboleggia un passo avanti verso il ripristino della stabilità e della sicurezza nella città.

Presente alla cerimonia anche l'ambasciatore italiano Maurizio Melani. Il nostro Paese ha, infatti, contribuito a rendere possibile questo evento ed è stato ringraziato dal ministro del turismo Qahtan a Jiburi. "Ringraziamo l'Italia, che ci ha aiutato in particolare a riabilitare la sala assira e quella islamica" ha detto Qahtan a Jiburi che ha menzionato anche Giordania, Siria, Egitto, Stati Uniti e altri Paesi, grazie ai quali è stato possibile "recuperare oltre seimila dei 15 mila pezzi trafugati" in seguito alla caduta del regime di Saddam Hussein.

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