"Impero" del 25/11/08

Ho iniziato a guardarla che era già iniziata, ma non credo di aver perso molto.
Sarà perchè amo Manfredi, i suoi romanzi (è appena uscito l'ultimo) e la sua serietà, ma la trasmissione mi ha convinto.
Tralascio i commenti sui filmati, sempre quelli e ripetitivi, e sui commenti, anche quelli ripetitivi al massimo e con quell'impronta che detesto: gli investigatori, il mistero, etc. etc.
Voglio soffermarmi, invece, sulla relazione di Manfredi che, per fortuna, è stata ampia e molto esaustiva. Ha narrato i fatti così come sono noti, sia dal punto di vista egizio che di quello hittita.
Ho rivisto, con una certa emozione, il sito di Hattusa che visitai anni fa, ma la cosa che più ho apprezzato è stato quando l'archeologo ha narrato, per filo e per segno, la guerra di Kadesh, leggendo le immagini graffite nel tempio di Abu Simbel. Man mano che narrava i rilievi venivano evidenziati contornando le figure con un rigo luminoso, mostrandoci il significato di quanto ci raccontava.
Poi si è spostato a Medinet Abu, il tempio di Ramesse III, evidenziando la crudeltà delle battaglie contro gli invasori venuti dal mare.
Si vedono infatti mucchi di mani, lingue mozzate e membri maschili, oltre a torture varie inflitte ai prigionieri.