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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Saqqara - "misteri" della strada processionale di Unas

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2008 13:11
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
16/11/2008 16:06
 
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Se osserviamo a modo l'immagine che ho postato, la fisionomia del contadino è molto diversa da quelle che siamo abituati a vedere, specialmente la capigliatura...
A meno che questa massa di capelli spettinati non volesse simboleggiare, appunto, la trasandatezza dovuta al periodo di vacche magre, dove era più importante la sopravvivenza all'aspetto esteriore.
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

17/11/2008 18:47
 
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Re:
antonio crasto, 16/11/2008 10.46:


- nella Stele della Carestia esiste un preciso riferimento a una carestia verificatasi proprio in Egitto per sette lunghi anni, durante il regno di Djoser;
- a Saqqara, nelle strada processionale di Unas, sono stati trovati dei bassorilievi rappresentanti uomini affamati, bassorilievi che potrebbero risalire alla strada processionale di Djoser;



A me sembra starno che tale carestia possa essere avvenuta durante il regno di Djoser, certo tutto può essere, però la struttura del complesso sepocrale di Djoser non mi parla di eventi traumatici durante il suo regno, anzi, tutt'altro.
Non so, sarebbe materia da indagare se, le tombe degli immediati predecessori o successori di Djoser, possano essere state almeno paragonabili nella ricchezza; una cosa che mi è sempre sembrata sospetta è che bisogna attendere fino al regno di Sneferu per assistere al seguito degno dell'evoluzione della tipologia piramidale.

Tutto ciò mi fa sospettare i successori di Djoser...

Per quanto attiene il bassorilievo con le figure smagrite dalla fame, stilisticamente non mi sembra databile alla III dinastia, ma anche questa osservazione, oltre che essere soggettiva, non è nemmeno supportata da sufficiente esperienza, forse dopo il mio prossimo viaggio in Egitto potrò dire qualcosa di più.
Andrò certamente a vedere questo bassorilievo conservato a Saqqara.
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
17/11/2008 21:48
 
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Re: Re:
pizia., 17/11/2008 18.47:


A me sembra starno che tale carestia possa essere avvenuta durante il regno di Djoser, certo tutto può essere, però la struttura del complesso sepocrale di Djoser non mi parla di eventi traumatici durante il suo regno, anzi, tutt'altro.
...



Manetone assegna a Djoser un regno di 29 anni. C'è dunque tutto il tempo per subire una carestia di 7 anni e cambiare religiosità, inventando le piramidi.
E' proprio il complesso in se che costituisce una variazione traumatica nella cultura funeraria. Si passa dalle mastabe alle piramidi!!!


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- ShemsetRa -
Architetto Reale

18/11/2008 10:30
 
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Appunto cambiamento in meglio, in grandiosità, in dispendio inutile di risorse, immagazzinamento di beni, anche alimentari, assurdo in caso di prolungata carestia.

So che il Mendelshon non ti piace, ma il suo discorso sull'impiego della potenzialità lavorativa spiega molte cose.

Una malasorte durata sette anni avrebbe ripercussioni per i venti seguenti, non sarebbe cicatrizzabile con le prime due-tre annate di piena, ma porterebbe dietro a sé le malattie, l'accresciuta mortalità, la mancanza di personale specializzato, le fosse comuni, la dispersione di parte delle conoscenze acquisite, altro che costruire piramidi per ingraziarsi gli dei!
L'uomo fa certamente tante cose senza senso e le giustifica dedicandole a Dio, prima di trovare per esse un utile impiego.
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18/11/2008 10:43
 
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Mi sembra di ricordare che Grimal nel suo libro citi una carestia avvenuta nel primo periodo intermedio intorno alla VII Din., causa, insieme alle altre, degli avvenimenti di questo periodo oscuro.
Cita le Lamentazioni di Ipuwer che danno un quadro della situazione del paese in quel momento.
Dice anche che i suoi effetti durarono per parecchi anni, e probabilmente per qualche dinastia di questo periodo.
Credo che Pizia abbia ragione, nel suo ragionamento, alla luce di quanto ho letto e scritto qui.

Grazie per l'attenzione

Teie
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
18/11/2008 11:42
 
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Non sono d’accordo.
Una carestia avrebbe sicuramente messo in ginocchio l’Egitto, ma altrettanto sicuramente avrebbe creato dei nuovi stimoli religiosi.
Non dimentichiamoci che la piramide di Djoser è la prima piramide al mondo. Un’idea innovativa che sicuramente aveva una valenza religiosa . Non possiamo vedere tutto in termini economici e ingegneristici, come uomini del 2000 d.C. Se il faraone Djoser ha deciso che per placare l’ira degli dèi era necessario edificare un monumento gigantesco a forma piramidale, possiamo esser sicuri che avrebbe trovato mezzi e uomini e che il motivo religioso avrebbe convinto anche i suoi più affamati sudditi.

Non possiamo dimenticare poi che la piramide non fu ideata così come la vediamo. Inizialmente fu realizzata una mastaba e solamente dopo questa fu ampliata per realizzare una piramide a gradoni a base quasi quadrata.
Si può ovviamente pensare che Djoser avesse grande disponibilità economica e una grande massa lavorativa, per cui decise di modificare la sua mastaba per tener impegnato il popolo, ma sono convinto che togliendo le motivazioni religiose si sta molto lontano dalla verità.
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

18/11/2008 13:11
 
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le motivazioni religiose stanno sempre alla base:


L'uomo fa certamente tante cose senza senso e le giustifica dedicandole a Dio, prima di trovare per esse un utile impiego.



Molti antropologi sono d'accordo su questo, persino i vestiti e le città sembra siano nati per esigenze rituali e abbiano trovato solo dopo la loro giustificazione pratica.
Però la situazione economica deve consentirlo...
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