Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Tutti i volti di Nefertiti

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2009 14:24
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di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
10/11/2008 01:16
 
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Re:
pizia., 08/11/2008 17.39:

Dunque:
Akhenaton viene rappresentato di solito in due modi, diciamo "verista" ed "espressionista", tanto per adoperare due termini già codoficati dalla storiografia artistica.
Questi due "stili" sembrano corrispondere a due periodi della sua vita, quello giovanile e quello maturo rispettivamente, coincidenti a loro volta con una politica religiosa moderata, forse ancora in formazione e con l'estremizzazione.

Nefertiti invece cambia più spesso fisionomia.

1)Un primo fattore determinante potrebbe essere l'età; la regina cresce e invecchia e gli artisti che sono più vicini alla corte vedono e traducono nella pietra ciò che vedono, naturalmente fino ad ordine contrario. Forse Amenhotep III (o qualcuno in sua vece) diede davvero, ad un certo punto, l'ordine di non essere più ritratto dal vero, ma di usare vecchi modelli, infatti verso la fine del suo regno ricompaiono ritratti del re da giovane.

2)Altro fattore potebbe essere l'arte amarniana come si andava evolvendo nel giro di pochi anni; è innegabile una certa sperimentazione, ma anche la diffusione delle tecniche e la crescente domanda (anche per la costruzione di una città nuova) determinano la continua ripetizione dei soggetti nelle rappresentazioni, portando alle deformazioni espressionistiche che conosciamo.

3)La vecchia regola di ritrarre tutti col volto del re, come fosse egli stesso il dio creatore degli uomini, tutti a sua immagine e somigianza, produce immagini di divinità e di persone tutte con la stessa faccia. In certi ritratti Nefertiti sembra sorella di Akhenaton, tanta è la somiglianza!

4)Molti studiosi hanno giustificato la tendenza a raffigurare il re con un aspetto sempre più androgeno con la ricerca di una perfezione sub-umana come incarnazione della divinità, divinità che diventa sempre più potente man mano che si riduce ad una. Anche la regina, quale metà della coppia reale, tende sempre di più all'androgeno.

5)Le tante differenze potrebbero avere un motivo pratico: siccome diventava sempre più sconsigliabile rappresentare altre divinità o miti, gli artisti di tutto il regno si concentravano sulle figure consentite sicuramente, cioé la famiglia reale. Forse non tutti gli artisti potevano vedere spesso e da vicino la famiglia reale, così molti si doveveano affidare alla memoria e alla copiatura di rafigurazioni vecchie, oppure di modelli realizzati su modelli, realizzati su modelli, ecc. fino al punto di rendere l'immagine omologata.

Altri motivi per giustificare le differenze?





Direi che hai fatto un'analisi decisamente completa, ma, a mio parere, anche Akhenaton è caratterizzato da numerose "versioni" di riproduzione. Forse nel suo caso è però più semplice osservarne il progredire, anche grazie a un numero senz'altro maggiore di reperti che lo riguardano.
Si passa dai volti paffuti della giovinezza, attraverso fasi intermedie che via via giungono a quel viso scarno e scavato, nonchè accentuatamente spigoloso, della maturità, che lo rende inconfondibile a tutti noi.

Tornando a Nefertiti, l'età certamente incide, in nome di quel verismo che il sovrano "insegnò" ai suoi artisti, affinchè rendessero ciò che vedevano, piuttosto che l'idealizzazione che fino ad allora aveva caratterizzato tutta l'arte che lo aveva preceduto.
Ma non si tratta solo di questo. Forse non tanto nelle teste o nel busto, sebbene sia possibile anche qui evincere delle particolari differenze, quanto nei rilievi, Nefertiti passa dall'essere rappresentata con tratti morbidi, alla stessa spigolosità via via crescente che ne trasforma il viso in qualcosa di talmente reale da risultare l'opposto.
Parrebbe insomma che dal desiderio di rappresentare la realtà si sia poi passati alla stesura di nuovi canoni, probabilmente scaturiti dai particolari tratti del Re e quindi estesi a tutti i personaggi della famiglia reale. Ma non a quelli della corte.
Se avete a mente le teste amarniane, ricorderete anche voi come si distinguono nettamente, le une dalle altre. Nefertiti e le principesse esaltate da una bellezza quasi perfetta (per quel momento, evidentemente), mentre altri elementi (ricordate il volto di Ay?), maggiormente attinenti al vero, più "naturali" o almeno così sembra. Vi si potrebbe evincere, forse, l'intenzione di differenziare i componenti della famiglia reale da tutti gli altri sul piano artistico, unico mezzo espressivo dell'epoca.
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