Tutankhamon: test DNA su feti rinvenuti nella KV62 proverà che sono figlie del Faraone?

Ricercatori egiziano tenteranno di stabilire chi sia stato il padre di Tutankhamon servendosi di analisi del Dna. Lo ha detto oggi il presidente del Consiglio supremo delle antichita' egiziane, Zahi Awass.

Il giovane faraone, la cui mummmia venne trovata nel 1922 nella tomba piu' ricca mai scoperta, regno' per una decina d'anni intorno al 1300 avanti Cristo. Non si e' mai riusciti a stabilire pero' chi fu il padre, forse Akhenoten o Amenhotep III.

Hawass ha precisato che i prelevamenti di Dna verranno fatti essenzialmente nella Valle dei Re da parte di scienziati dell'universita' del Cairo. In passato il Consiglio supremo si era sempre opposto ad analoghi esperimenti perche' le analisi sarebbero state poi condotte in paesi stranieri.

(fonte ANSA-AFP www.ansa.it www.afp.com )

Non solo.
Con l'occasione è stata annunciata l'apertura di un secondo laboratorio dedicato alle analisi sul DNA, gemello del primo, attivato due anni fa al Cairo.
Anche quest'ultimo si trova al Cairo, ma non ne è chiarita la sede (dall'articolo si desume possa essere ubicato nella Cairo University) , che per il primo corrisponde al Museo Egizio.
Hawass ha chiarito che la necessità di due laboratori è scaturita dal non voler eseguire le analisi su mummie e su attuali egiziani viventi nello stesso posto, in quanto potrebbe generare confusione nei risultati, che potrebbero risultare "alterati".
Anche le procedure da eseguire sono differenti a causa della delicatezza del DNA prelevato da mummie, che, essendo molto antico, si presenta assai fragile. Ragion per cui è necessario non solo estrarlo, ma anche moltiplicarlo.
Sarà il nuovo laboratorio, evidentemente strutturato in base alle specifiche esigenze, ad occuparsi di condurre le analisi che intendono fornire risposta sulla paternità e maternità di Tutankhamon.
Le analisi sui feti, invece, sono già state condotte all'interno del primo laboratorio e andranno confrontate con quanto verrà rilevato in questa seconda fase.

Almeno una parte dei risultati verrà presentata nel prossimo mese d'agosto. Ma per un quadro definitivo e per conoscere gli esiti di queste ultime analisi, probabilmente, bisognerà attendere fino a febbraio 2010.

MI sa che parliamo ancora di aria fritta. Hawass non ha scoperto niente o almeno niente che egli voglia riferire e sta mettendo le mani davanti.
Ad Agosto dirà solamente che ha ottenuto qualche risultato, ma che non è in grado di fissare alcuna certezza in merito ai genitori e ai parenti dei duee piccoli feti.

Il dr. Hawass terrà una conferenza intitolata "Rivelati i misteri di Tutankhamon" a Indianapolis, il prossimo Venerdì 7 Agosto.

Non so se è il posto giusto per discutere l'articolo di Zahi apparso sull'ultimo National Geographic (settembre 2010). Eventualmente sarà spostato...
L'articolo è corredato da molte e belle fotografie.
Dopo le premesse e un po' di storia (a tutti noi già abbondantemente nota), queste le conclusioni.

- Gli esperti hanno confermato, al 99,99%, che Amhenhotep III era il padre dell'individuo sepolto nella tomba KV55, e che questi era a sua volta padre di Tutankhamen.
- Confrontando il DNA della Vecchia Signora (KV35) con quello delle mummie di Yuya e Tuyu, i genitori noti di Tiye, è stato accertato che la Vecchia Signora era proprio Tiye. Questa certezza poteva ora dimostrare se la mummia della KV55 era o meno quella del figlio. L'esito è stato positivo: il confronto dei due DNA ha attestato la parentela.
A differenza di quanto supposto in precedenza, la mummia della KV55 morì verso i 40 anni, ed è quasi certamente Akhenaten.
- Inoltre le nuove TAC hanno smentito che la famiglia soffrisse della sindrome di Marfan.
- Il DNA della Giovane Signora (KV35) era correlato a quello di Tutankhamen, ed è risultato che la giovane era era figlia di Amenhotep III e di Tiye, come Akhenaten. Il faraone aveva concepito un figlio con la sorella. Perciò non Nefertiti o Kiya (mi dispiace Maria).
- Immagini della TAC precedente passate inosservate (sigh) hanno invece dimostrato "che Tut era affetto da equinismo del piede sinistro, a un dito del piede mancava un osso e le ossa di parte del piede erano andate distrutte per necrosi".
La riprova, ciopè, che i 130 bastoni trovati nella sua tomba non erano solo ornamentali ma necessari affinchè il faraone bambino potesse camminare.

Tut soffriva, è stato accertato, anche di malatia, ma per Zahi la vita del faraone era giò compromessa alla sua nascita essendo figlio di fratello e sorella. La stessa cosa vale per i due feti, aborti perchè il frutto di due consaguinei.
Ciò provocò la fine della dinastia.

Sostanzialmente il NG non ha fatto altro che riassumere i contenuti già divulgati dal team che ha condotto le analisi sul DNA delle 11 mummie, qualche mese fa. Risultati che hanno già dato adito a una sequela di polemiche, sia sull'attribuzione delle mummie, che sulle cause di morte riscontrate e sui quali, tuttavia, è stato sviluppato lo Speciale televisivo diviso in due parti di cui abbiamo già accennato.

Esaminando l'albero genealogico che proprio il NG ha pubblicato, qualche giorno fa (e che potete consultare qui: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8723415&p=12 - il link si trova nel mio messaggio del 26/08/2010, h. 01.25), si evidenziano alcuni riscontri dubbi, come ad esempio il fatto che la mummia KV21A potrebbe non essere effettivamente la madre dei due feti rinvenuti nella tomba di Tut. In assenza di altre mummie su cui eseguire il confronto, la KV21a è stata ritenuta "plausibile".

Ho letto però che la K21a è di certo la madre di almeno uno dei due "feti".
Non ricordo in questo momento dove l'ho visto ma c'era l'immagine della mummia definita senza testa.

A dire il vero, il secondo feto (quello più piccolo) non è stato possibile sottoporlo ai test.