| | | OFFLINE | | Post: 798 Post: 612 | Registrato il: 21/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | |
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01/07/2008 16:24 | |
antonio crasto, 01/07/2008 15.34:
Entrambe le ipotesi avanzate presentano una lacuna macroscopica. Che fine ha fatto l’enorme massa di crosta marziana scomparsa?
La novità della notizia sta proprio nel dare una possibile risposta a questa domanda, riporto alcuni estratti di Le Scienze
«Il gruppo di Nimmo, utilizzando un modello bidimensionale, ha trovato che tale impatto potrebbe in effetti produrre le differenze osservate tra i due emisferi del Pianeta Rosso. Il secondo studio, svolto da Margarita Marinova e Oded Aharonson del California Institute of Technology e da Erik Asphaug, dell’UCSC, ha utilizzato un approccio differente, con un modello tridimensionale ma con una risoluzione inferiore, arrivando alla stessa conclusione.»
ed ancora:
«"Per la dicotomia emisferica sono state proposte due spiegazioni principali: o qualche tipo di processo interno che ha cambiato metà del pianeta, o un un enorme impatto su un lato”, ha continuato Nimmo. "L’impatto dovrebbe essere stato tale da far 'esplodere' metà della crosta del pianeta, ma non abbastanza grande da fondere tutto. Ciò che abbiamo dimostrato è la possibilità che tutto si sia effettivamente in questo modo.”»
antonio crasto, 01/07/2008 15.34:
E’ evidente che ciò che sembra un gigantesco cratere d’impatto sulla superficie settentrionale è la separazione fra crosta non esplosa e parte mancante, per cui non deve esistere alcun bordo sopraelevato del cratere.
E'altresì evidente che può non essere così[Modificato da Biceleon 01/07/2008 16:30] |