In sostanza, nel loro pragmatismo, gli Egizi Antichi avrebbero ricreato punto per punto, l'antichissimo mito di Aker rigorosamente riportato nei loro testi: nulla di più, ma "anche" nulla di meno. In base a quanto è emerso dall'esplorazione, questa è la possibilità straordinaria, che si profila in maniera sempre più chiara
innanzitutto parto col ricordare, a chi non lo conoscesse, chi è
Aker.
Aker viene inteso come la rappresentazione delle porte della terra, attraverso le quali Ra doveva passare ogni mattina. Lo si trova già nei
Testi delle Piramidi, da dove poi ebbe origine il "
Libro della venuta al giorno".
Egli è, pertanto, un'antica personificazione della Terra e dell'Oltretomba. Rappresentato in forma leonina o come due protomi di sfinge, con corpo di leone e testa umana.
Il suo ruolo era quello di guardiano dell'Aldilà. Lo troviamo nel "
Libro dell'Amduat" o "
Libro di chi è nella Duat", alla V ora della notte, dove protegge la caverna di Sokar. Compare anche, come già accennato, sotto la forma di duplice leone che sorregge il disco solare, nel "
Libro della venuta al giorno" o "
Libro dei morti", nel quale i due leoni si chiamano
Sef (ieri) e
Duau (domani).
Mi corregga se scrivo fesserie, Diego, per favore:
Basandosi sul mito di
Aker, la Sfinge nota potrebbe essere una delle due parti che lo compongono (l'oggi, o forse il domani), al momento mancante della seconda (ciò, però, presupporrebbe una certa vicinanza rispetto alla prima e, volendo anche un monumento tra le due a simboleggiare il sole nascente, l'orizzonte).
Ma potrebbe essere anche un monumento a sé stante, che in origine possedeva una testa leonina, a rappresentare l'Aker in forma univoca (successivamente poi rimaneggiata al tempo di Chefren - e quindi ci si spiegherebbe l'età non pienamente coincidente e la sua possibile erezione prima delle Piramidi- o forse lei le ritiene concomitanti? -, nonchè le differenze di proporzioni tra il corpo e la testa), che però non precluderebbe l'esistenza di un'altro
Aker (chiamiamolo per nome, come si deve) posto in posizione opposta, ma indipendente, rispetto al primo (che potrebbe essere, quindi, quanto da lei scoperto).
Un guardiano ad est e uno a ovest (sempre che l'effettiva posizione sia questa), volutamente posti dove si guarda al "domani" (l'alba) oppure allo "ieri" (tramonto), in corrispondenza con le porte di accesso, attraverso le quali Ra accede all'Oltretomba e ne esce, dopo la XII ora.