Operazione Sfingi 2007

Ultimo Aggiornamento: 03/10/2008 11:32
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Diego Baratono
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30/06/2008 08:47
 
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Operazione Sfingi 2007
E' esattamente questa l'idea che si fa sempre più chiaramente strada: l'"invisibilità" della straordinaria opera ipogea (se effettivamente di questo si tratta, sia chiaro) giustificherebbe, inoltre, la leggera "dimenticanza" che ha dovuto soffrire.

Certo è che gli Egizi Antichi sapevano come lavorare il materiale e gli elementi a loro disposizione. La mia ipotesi, non è affatto peregrina, anzi! Si veda in merito a ciò, che cosa ci ha lasciato Ramses ad Abu Simbel e dintorni!!!

Pur essendo un grandissimo faraone tra i grandi, non ha costruito piramidi pur essendo nelle sue possibilità, bensì un templi e cenotrafi scavati nella roccia!

Queste sono cose che fanno pensare (e di sicuro ne riparleremo), tuttavia, fino adesso, nessuno lo ha mai detto chiaramente!
[Modificato da -Kiya- 01/08/2008 18:44]
Diego Baratono
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30/06/2008 13:00
 
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Paleogeometria che cos'è.
Il concetto di Paleogeometria, nasce dall'idea che le civiltà antiche, utilizzassero "materialmente" dei principi geometrici per realizzare i loro apprestamenti sacri e cerimoniali. Si deve sottolineare, e la questione è al di là di ogni ragionevole dubbio, che per intendere e recuperare scientificamente le metodologie applicative di simili "algoritmi geometrici" (un modo complicato e curiale, per dire che sostanzialmente esistevano, ed esistono, delle regole da seguire passo per passo ...) e per essere certi che siano effettivamente le procedure create e volute dai nostri antecessori, è necessario non avere a che fare con alcun "numero" prestabilito dal ricercatore "a priori".

In questo senso, insegnano i vari "piramidologi" (per restare in tema) che vedono nelle piramidi tutti i numeri dell'Universo e più ancora: può essere, ma non era quanto intendevano lasciare in eredità gli Egizi Antichi certamente. Non si devono poi assegnare "a priori", significati più o meno religiosi e sacrali, che non siano segnalati nei testi di riferimento, ossia quelli noti ed accreditati.

In altre parole, la Paleogeometria è semplicemente quell'insieme di procedure che gli Antichi (Maya, piuttosto che Egizi piuttosto che Cisterciensi e quant'altri) hanno creato applicandone i principi, per strutturare lo zoning dei loro apprestamenti cerimoniali.

Nulla di esoterico a monte, anzi, in questo senso si tratta di un'idea estremamente pragmatica. Pragmatica e semplice. La semplicità sottesa alle paleogeometrie in questione, infatti, è notevole: gli Antichi ragionavano in maniera semplice e com'è noto non vi è nulla di più complicato da capire che le cose semplici. Basta pensare che in linea di massima il genere di "geometrismi" che ho individuato e ricostruito sono basati sul cerchio (l'origine di tutte le forme geometriche secondo Platone; si deve poi pensare che il cerchio è la forma geometrica più semplice da creare: basta un sassolino nell'acqua, guarda caso ...) e sul triangolo equilatero, due figure semplici, appunto, ma che ben utilizzate generano straordinarie configurazioni geometriche coerenti e di notevole bellezza estetica (a chi piace il genere, è ovvio ...).

Spero di essere stato esauriente e chiaro in merito. Tratterò gli insediamenti litici microlitici a breve. Fatemi sapere, cordiali saluti, Diego.


P.S.: chiedo scusa per gli eventuali refusi ...
[Modificato da -Kiya- 01/08/2008 18:44]
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30/06/2008 19:45
 
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Interessante, Diego, aspetto i tuoi approfondimenti.

Alcune delle tue parole mi incuriosiscono e vorrei sapere dove finirà il discorso e SE finirà.


Yeie
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30/06/2008 21:29
 
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Re:
Teie, 30/06/2008 19.45:



Alcune delle tue parole mi incuriosiscono e vorrei sapere dove finirà il discorso e SE finirà.


Yeie




o SE inizierà... piuttosto.... chi può dirlo? ;)
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Per rispetto nei riguardi del lavoro che Diego Baratono sta conducendo, e per il dovere di riconoscergli il giusto possesso della sua opera di intelletto, sottolineo che

su espressa richiesta del titolare dei diritti, qualora riportiate materiale rientrante in questa discussione, o in altre ospitate nel Forum, a cui Diego Baratono vorrà prender parte, dovrà essere indicato il nome del medesimo e quello di www.egittophilia.tk, quale sito di riferimento.

Mancanze in tal senso, implicheranno l'inevitabile invocazione delle leggi a riguardo di Copyright e Diritti d'Autore.


Grazie per la collaborazione.


-Kiya- , Admin di www.egittophilia.tk
Diego Baratono
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01/07/2008 15:34
 
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Operazione Sfingi 2007
Buon giorno a tutti. Oggi Primo Luglio, per tanti versi è un giorno un po' speciale.

In effetti, come ho accennato ieri, sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo in questi casi, e pure scaramantico), che l'"interessamento" delle istituzioni consentirà ad "Operazione Sfingi 2007" di poter continuare.

Le lungaggini burocratiche (pastoie), tuttavia, si sa che si risolvono in tempi abbastanza lunghi(biblici). Non mi resta che attendere (fremendo) gli eventuali sviluppi della situazione. Staremo a vedere ...


Per quanto concerne, invece, il discorso lasciato in sospeso sugli "insediamenti (od industrie) litici microlitici", basta sapere che, per grandi linee, si tratta di aree circoscritte, dove l'azione umana, ossia l'antropizzazione del territorio, è rilevabile attraverso l'individuazione di tracce artefatte e di eventuali utensili specifici. Si tratta in buona sostanza, di areali dove oltre che essere evidente la presenza di residui di una certa attività umana, sono presenti anche gli utensili serviti allo scopo.

Questi strumenti sono le ben note "amigdale", i "punteruoli", le punte di freccia, le "lame a foglia", le "spatole" e così via. Non è ben chiara, tuttavia, l'utilizzazione di questi choppers.

Per diversi studiosi questi utensili specializzati, erano impiegati per sezionare e lavorare gli animali e le loro pellicce, per altri erano strumenti per intagliare il legno, per altri studiosi ancora per lavorare la pietra (ed è questo il nostro caso). Sono, i chopping tools, oggetti in selce scheggiata a pressione e sono utensili ritrovabili perché impiegati, grosso modo, fino al periodo del Neolitico superiore e finale, epoca che s'aggira intorno alla prima metà del III millennio avanti l'era corrente.

Non è ben delineata la demarcazione tra la fine dell'impiego della pietra e l'avvento dell'utilizzazione dei primi metalli. Quanto è certo, (ad esempio, a Naqada intorno al 4000 - 3200 a.C. circa si hanno ritrovamenti di asce, coltelli, ceselli e spille in rame) è che ad esempio il Calcolitico od Eneolitico è un'epoca di transizione, coesistendo, tra le nostre "industrie litiche" e l'"Età dei Metalli" vera e propria(dove si avrà quindi un impiego estensivo e mirato e non occasionale d'utensili metallici).

L'Età del Metallo, arriverà appunto, intorno al 2500 prima dell'era corrente. Si deve notare, che questa datazione è valida per buona parte delle zone dove l'Uomo si è insediato, tranne che per l'area dell'Egitto. Curiosamente, infatti, la civiltà nilotica utilizzerà in maniera assidua i choppers litici, per poi abbandonarli definitivamente, addirittura fino al 2000 prima dell'era corrente.

L'importantissimo sito da me individuato, ossia il "Terzo livello" di el-Giza, è ricchissimo di questi reperti (che rientrano quindi pienamente nell'epoca dell'apprestamento di el-Giza, confermando, oltremodo, la mia teoria e quindi la bontà della scoperta), e non solo (si vedano le immagini su "La Porta del Tempo").

Ad oggi, nondimeno, nessuno lo ha mai saputo (per fortuna) o non si è mai reso conto di che cosa stava calpestando, a parte gli escrementi di cammello, i vari rottami ed i diversi residui materiali (malinconicamente, torno a ripetere che per il momento questa zona è una semplice "discacrica" checché se ne dica o se ne potrà mai dire per tamponare la clamorosa "svista" dei vari Soloni!!!). Per industria litica "microlitica", quindi, s'intendono quelle zone dove si possono rinvenire utensili in selce creati per facilitare il lavoro manuale dell'Uomo.

Spero di essere stato abbastanza chiaro ed esauriente in merito: se così non fosse, fatemelo sapere, grazie, a presto, Diego.
P.S.: quali sono le parole che ti incuriosiscono "Teie"?
[Modificato da -Kiya- 01/08/2008 18:45]
01/07/2008 16:00
 
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Grazie Diego. è stato molto interessante leggere i suoi aggiornamenti sull'operazione Sfingi! Ho trovato tutto molto chiaro. grazie ancora!
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01/07/2008 16:13
 
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Scusa Diego non mi è chiaro se i reperti microlitici da te individuati abbiano una stretta correlazione con un’eventuale tempio ipogeo, da te ipotizzato e forse confermato da un’indagine satellitare.
Stai ipotizzando che i reperti microlitici possano far parte del corredo degli operai per lo scavo dell’ipogeo e/o di eventuali statue di pietra o si può ipotizzare che essi siano appartenuti all’eventuale accampamento logistico, nel quale gli operai vivevano?
In merito alle autorizzazioni per il proseguo dei lavori di indagine a Giza ti faccio i miei auguri, anche se come ho gia detto in un precedente intervento, ho paura dell’azione di accaparramento delle scoperte del nostro amico del Cairo. A buon intenditor……
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01/07/2008 16:58
 
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Eccole le tre che mi hanno colpito Diego:
""".....utilizzassero "materialmente" dei principi geometrici per realizzare i loro apprestamenti sacri e cerimoniali."""
"""....gli Antichi ragionavano in maniera semplice e com'è noto non vi è nulla di più complicato da capire che le cose semplici. Basta pensare che in linea di massima il genere di "geometrismi" che ho individuato e ricostruito sono basati sul cerchio...""""
"""basta un sassolino nell'acqua, guarda caso..."""
Nella terza frase poi, volevo chiederti, che significa "guarda caso"?
Che è una forma geometrica presente in natura?

Il tuo secondo intervento mi ha chiarito qualcosa in più e mi chiedo: è mai possibile che nessuno si sia mai accorto di questa mole di reperti microlitici? Sotto gli occhi, anzi sotto i piedi, di tutti?
Per rispondere ad Antonio, credo che essi siano in correlazione con la costruzione di qualcosa se viene detto: ""Si tratta in buona sostanza, di areali dove oltre che essere evidente la presenza di residui di una certa attività umana, sono presenti anche gli utensili serviti allo scopo"". o no?

Teie
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01/07/2008 17:33
 
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In sostanza, nel loro pragmatismo, gli Egizi Antichi avrebbero ricreato punto per punto, l'antichissimo mito di Aker rigorosamente riportato nei loro testi: nulla di più, ma "anche" nulla di meno. In base a quanto è emerso dall'esplorazione, questa è la possibilità straordinaria, che si profila in maniera sempre più chiara



innanzitutto parto col ricordare, a chi non lo conoscesse, chi è Aker.

Aker viene inteso come la rappresentazione delle porte della terra, attraverso le quali Ra doveva passare ogni mattina. Lo si trova già nei Testi delle Piramidi, da dove poi ebbe origine il "Libro della venuta al giorno".
Egli è, pertanto, un'antica personificazione della Terra e dell'Oltretomba. Rappresentato in forma leonina o come due protomi di sfinge, con corpo di leone e testa umana.
Il suo ruolo era quello di guardiano dell'Aldilà. Lo troviamo nel "Libro dell'Amduat" o "Libro di chi è nella Duat", alla V ora della notte, dove protegge la caverna di Sokar. Compare anche, come già accennato, sotto la forma di duplice leone che sorregge il disco solare, nel "Libro della venuta al giorno" o "Libro dei morti", nel quale i due leoni si chiamano Sef (ieri) e Duau (domani).


Mi corregga se scrivo fesserie, Diego, per favore:

Basandosi sul mito di Aker, la Sfinge nota potrebbe essere una delle due parti che lo compongono (l'oggi, o forse il domani), al momento mancante della seconda (ciò, però, presupporrebbe una certa vicinanza rispetto alla prima e, volendo anche un monumento tra le due a simboleggiare il sole nascente, l'orizzonte).
Ma potrebbe essere anche un monumento a sé stante, che in origine possedeva una testa leonina, a rappresentare l'Aker in forma univoca (successivamente poi rimaneggiata al tempo di Chefren - e quindi ci si spiegherebbe l'età non pienamente coincidente e la sua possibile erezione prima delle Piramidi- o forse lei le ritiene concomitanti? -, nonchè le differenze di proporzioni tra il corpo e la testa), che però non precluderebbe l'esistenza di un'altro Aker (chiamiamolo per nome, come si deve) posto in posizione opposta, ma indipendente, rispetto al primo (che potrebbe essere, quindi, quanto da lei scoperto).
Un guardiano ad est e uno a ovest (sempre che l'effettiva posizione sia questa), volutamente posti dove si guarda al "domani" (l'alba) oppure allo "ieri" (tramonto), in corrispondenza con le porte di accesso, attraverso le quali Ra accede all'Oltretomba e ne esce, dopo la XII ora.








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