Orione e la via Lattea | Ultimo Aggiornamento: 14/07/2008 17:32 |
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23/04/2008 18:59 | |
In un intervento di Antonio ho letto la definizione di stella binaria e il riferimento alla possibilità che gli antichi egizi non potessero essere a conoscenza della Nana Bianca, ovvero la "compagna", invisibile a occhio nudo, di Sirio.
Se non erro, nello stesso topic, Antonio ha inoltre riferito della possibilità di una sorta di sovrapposizione tra due stelle. fenomeno che invece gli egizi potrebbero avere notato.
In merito mi chiedo:
è possibile che tale fenomeno possa riguardare anche le costellazioni?
e inoltre: potrebbe esserci stato un tempo in cui la Via Lattea fosse sovrapposta a Orione o viceversa? |
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23/04/2008 19:49 | |
Bella domanda.
No so darti una risposta sicura, ma propendo per il no.
La nostra Galassia è un grande disco in rotazione in cui esistono dei bracci spiraleggiante di stelle.
Il Sistema Solare si trova sul braccio di Orione, per cui la Terra ha più o meno lo stesso movimento nella Galassia delle stelle della costellazione di Orione.
Noi vediamo la nostra Galassia come la Via Lattea, come se vedessimo il piatto in rotazione stando su uno dei bordi dentellati. Non dovremmo dunque poter vedere Orione in lontananza e al centro del piatto.
Diciamo che ci troviamo su una giostra. Guardando verso il centro della stessa vedrò gli altri sedili, ma il mio vicino di sedile starà sempre con me e io ne avrò una visione differente.
So di essermi espresso da cani, ma per il momento accontentatevi.
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23/04/2008 21:27 | |
Ti sei espresso bene ma vorrei aggiungere solo una cosa. Le stelle con le quali abbiamo un rapporto visuale quotidiano fanno parte del "vicinato galattico". Trovo pertanto impossibile che la via lattea,la nostra galassia, possa occultare costellazioni che come noi si trovano su un braccio laterale, ma non troppo, della spirale.
Forse io non mi sono espressa bene .....ma così è ! |
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23/04/2008 22:34 | |
chiaritemi una cosa: Orione e la Via Lattea si trovano entrambe sulla stessa spirale, oppure no?
Nel nostro cielo Orione si sposta. la Via lattea, non ci ho mai badato.... si sposta anche lei?
(si, lo so... sono ignorantissima in materia...)
@Antonio:
cosa intendi con questo?
Noi vediamo la nostra Galassia come la Via Lattea
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23/04/2008 22:37 | |
rileggendovi, forse ho capito:
la Via lattea è la nostra galassia. E da essa si dipartono queste spirali, di cui un braccio, ovvero un'estensione, è definita "spirale di Orione" sulla quale si trova anche il nostro sistema.
Giusto? [Modificato da -Kiya- 23/04/2008 22:40] |
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24/04/2008 07:37 | |
Ciao Maria,
ti rispondo solamente ora, ma dopo una certa ora il mio computer si rifiuta di scrivere (in realtà è il padrone che fonde e va a dormire).
Avevo fatto l’esempio del piatto o dei due piatti affiancati per dire che se ci troviamo sul bordo dello stesso noi vediamo una visione particolare della Galassia, ne abbiamo cioè una visione laterale e non perpendicolare. Dalla Terra possiamo osservare una specie di fiume ovale di stelle più o meno regolare, fiume che si sposta da est a ovest durante il giorno e varia posizione durante il corso dell’anno. Il fatto va spiegato col movimento della Terra. Noi siamo degli osservatori su una trottola in rivoluzione intorno al Sole.
Guardando verso il centro del piatto, vediamo ovviamente anche le stelle che come noi si trovano sui bordi, nei differenti rami, ma vediamo, per quanto possibile, anche le altre Galassie, che per la loro distanza ci appaiono come piccoli ammassi luminosi, nei quali a occhio nudo risulta difficile separare le varie stelle.
Ciao Antonio
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24/04/2008 09:37 | |
Kiya,
ho visto che Antonio ti dà spiegazioni esaurientissime ma io rispondo in particolare alla tua domanda.
Immagina la via lattea come una lente costruita a spirale, la nostra galassia appunto. Noi siamo su un braccio,più o meno la terza o quarta "voluta", di questo immenso vortice , quasi sul piano galattico. Guardando mi sembra verso il sagittario non stiamo guardando verso il centro che ci appare più luminoso perchè gli occhi attraversano una immensa concentrazione di stelle. Tutti insieme, le stelle che vediamo con i loro sistemi e quindi anche il nostro sole, rotoliamo vertiginosamente intorno al quel centro che forse contiene un buco nero e chissà poi dove tutta la baracca si dirigerà.
Vediamo ad occhio nudo altre galassie che fanno parte del vicinato, ma non le stelle che ne fanno parte.
Siamo ben poca cosa nella nostra via lattea e ancora meno siamo nella immensa solitudine che possiamo percepire con i nostri sensi.
In conclusione le stelle che siamo abituati a riconoscere ci accompagnano in questo viaggio di cui non conosciamo la meta e raranno testimoni e vittime come noi di quanto vorrà accadere in questa galassia di dimensioni medie che ha tantissime sorelle nell'infinito.
Forse ho divagato e senda dubbio non sono stata precisa dal lato strettamente scientifico però mi sembra che Maria avesse questo tipo di curiosità. |
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24/04/2008 12:48 | |
Ringrazio Antonio per avermi ulteriormente chiarito le idee e Roberta che ha pienamente colto nel segno ;)
Vi devo, tuttavia, confessare che ieri sera, dopo l'inserimento del mio ultimo post, ho provveduto a documentarmi.
Quasi mi sono vergognata, dopo, nel rileggere quanto avevo scritto precedentemente... non bisognerebbe mai dar seguito all'irruenza. Ho apèplicato proiprio uno di quei metodi che tanto animatamente spesso condnno... ho aperto la bocca prima di attivare il cervello, il quale certo mi avrebbe suggerito di approfondire, come primo passo.
Ma così facendo ho "invitato" voi ad intervenire e quindi è perfetto così ;)
Tutto ciò mi ha riportato alla mente una cosa... da adolescente ero particolarmente attratta dall'Astronomia, al punto che avevo valutato la possibilità di iscrivermi all'Università per seguire quell'interesse. Se ci fosse stato nella mia città quel preciso indirizzo universitario, probabilmente l'avrei fatto.
Oggi non posso che trarre la conclusione che quello non fosse altro che un'ulteriore segnale che mi avrebbe poi condotto verso l'antico Egitto. Ed ora so perchè...
torniamo in tema:
Galassia spiraleggiante... quindi quello che noi vediamo a occhio nudo e che ci porta alla memoria il Nilo, altri non è che il suo centro, che, come anticipato da Roberta, potrebbe "ospitare" un buco nero. Possibilità avallata dal fatto che il movimento di questa galassia è, per così dire, interno, più precisamente una rotazione dall'esterno verso l'interno a mo' di risucchio.
A questo punto, modifico la mia domanda iniziale (ma in fondo il senso resta lo stesso) :
in epoca antica, la porzione di spirale sulla quale è adagiata la costellazione di Orione potrebbe essere stata, per un certo tempo, più evidente, più brillante, al punto da "mascherare" la visibilità della costellazione stessa? |
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24/04/2008 13:05 | |
Diciamo che noi vediamo la proiezione delle stelle della Galassia su un piano perpendicolare alla direzione d’osservazione. Non mi sembra esatto parlare del centro della Galassia, per altro non visibile per definizione.
Sulla sfera celeste sono proiettate le stelle della nostra Galassia, ma anche le altre formazioni stellari.
In merito a Orione non riesco a capire dove vuoi parare.
Ho avuto al riguardo una interessante discussione.
Riguardava la visibilità della Cintura di Orione e il perché Micerino abbia edificato una piramide decisamente più piccola rispetto alla corrispondenza della stella della cintura.
Esiste a mio parere la possibilità che una delle molte nebulose, che si trovano nella zona della costellazione, si sia interposta davanti alla stella (tra noi e la stella) e che pertanto Micerino abbia visto questa stella molto meno luminosa.
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24/04/2008 15:27 | |
Vorrei,se mi consentite, fare un paragone che forse rende l'dea.
I corpi celesti che abitano con noi la via lattea sono come milioni di sassolini che girano a spirale intorno ad un centro. Tra loro sono abbastanza distanti da poterli vedere isolati (quelli vicino a noi), mentre gli altri ci appaiono sempre più vicini tra loro fino a non distinguere altro se non una striscia.
Detto questo è chiaro che tra un sassolino e l'altro possiamo percepire una spazio nel quale poter vedere anche altri gruppi di sassolini lontanissimi aggregati in spirali o altre forme.
Negli spazi tra le stelle che vediamo la galassia più vicina a noi e che possiamo localizzare quasi ad occhio nudo è la galassia di Andromeda. |
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