Più che controllare gli orari dei treni e i menu dei ristoranti, se la spassava con le donne, ricorrendo anche ai più fantasiosi espedienti pur di sbarcare il lunario, perché scarsamente pagato; e, in un caso, quello della Colombia, si inventò del tutto la guida di viaggio, scrivendola comodamente seduto da San Francisco. "Non mi pagavano a sufficienza... ", ha raccontato uno degli autori delle celebri 'bibbie' del viaggio 'low cost', Thomas Kohnstamm, descrivendo la sua collaborazione con la casa editrice. "E avevo come fidanzata una pollastrella che lavorava al consolato colombiano".
Le sue memorie la prossima settimana usciranno nelle librerie statunitensi: "Do travel writers go to hell?", "Gli scrittori di viaggio vanno all'inferno?". Ma i suoi davvero non sembrano resoconti dall'inferno: "La cameriera mi fa capire di tornare quanto chiuderà il ristorante, intorno a mezzanotte", racconta. "Finiamo con il fare sesso su una sedia e dopo su uno dei tavoli sul retro. E quella performance si guadagnò un'indicazione sulla guida che descriveva il ristorante come 'una sorpresa piacevole' dove 'il servizio al tavolo è accogliente'".
In un'altra occasione, non avendo i soldi per pagare l'affitto che condivideva con una prostituta brasiliana, di nome Inara, gli capito' persino di vendere ecstasy. Kohnstamm-che è stato l'autore principale della guida sul Brasile, e ha coordinato il lavoro per Cile, Venezuela, Colombia e Caraibi- ha ammesso di aver copiato parte delle guide. I vertici di 'Lonely Planet', che vendono oltre 6 milioni di copie all'anno, non saranno probabilmente contenti: l'editore, Piers Pickard, ha detto di aver revisionato le guide di Kohnstamm, ma di non aver trovato alcun errore.
[fonte: www.libero.it]