Egitto isolato da Internet

pare che la causa sia da imputare a una nave che, giunta nel porto di Alessandria, ha letteralmente strappato il cavo in fibra durante una manovra.
Sul posto è già intervenuta una nave soccorso della Flag Telecom, a cui spetterà il compitodi sostituire il cavo danneggiato. Si prevedono 6/7 giorni di lavoro per ripristinare la comunicazione all'intero territorio colpito.


Tuttavia c'è anche chi afferma che quella della nave è una giustificazione campata per aria, poichè il cavo in questione si troverebbe in zona non adibita a navigazione e riprese video mostrerebbero che, al momento del blackout, non sia stata individuata alcuna imbarcazione.

Inoltre pare che in realtà i cavi tranciati siano ben 4, dislocati su tutta l'area Mediorientale.

I servizi internet in Egitto torneranno alla completa normalità entro lunedì, dopo le riparazioni in corso a due cavi tranciati apparentemente da un'ancora persa sul fondo del Mediterraneo.

Le riparazioni di un cavo sono già finite e stanno per concludersi anche quelle al secondo, afferma l'agenzia di stampa ufficiale egiziane MENA.

La rottura dei cavi, due al largo della città egiziana di Alessandria e uno tra Dubai e Oman, hanno causato problemi in diverse parti del Medio Oriente e dell'Asia, con l'Egitto rimasto quasi senza servizio.

L'Egitto ha detto di non conoscere la causa della rottura; società di telecomunicazioni hanno parlato di un'ancora persa che con il maltempo ha provocato il danno. Il ministro delle telecomunicazioni Tarek Kamel ha dato ordine a Telecom Egypt di compensare i clienti con un mese gratis di servizio.

(Fonte: Ticino news)

... mi chiedo se non ci possano essere connessioni tra questi "inconvenienti" (non credo assolutamente all'ancora o alla nave; peraltro, se il danno si è verificato contemporaneamente in aree così distanti tra loro...) e il recente "sconfinamento" palestinese con l'abbattimento del muro "israeliano", e se si fosse trattato una sorta di "quarantena" dell'intera area per motivi di sicurezza strategica?

Hotepibre, 07/02/2008 22.27:

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...insisto sul piede di ZH in un cavo...

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Visto che il guasto ha causato anche notevole perdita di denaro in termini di mancate connessioni, sono convinta che il nostro Soprintendente, se potesse farebbe mettere una ragnatela di cavi in collegamento con l'Europa, altro che tagliarne uno!

Hotepibre, 11/02/2008 12.34:

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... mi chiedo se non ci possano essere connessioni tra questi "inconvenienti" (non credo assolutamente all'ancora o alla nave; peraltro, se il danno si è verificato contemporaneamente in aree così distanti tra loro...) e il recente "sconfinamento" palestinese con l'abbattimento del muro "israeliano", e se si fosse trattato una sorta di "quarantena" dell'intera area per motivi di sicurezza strategica?

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...pensieri "maligni" comuni??

Maat Kha Ra

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...pensieri "maligni" comuni??

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più che pensieri maligni, direi dubbio leggittimo se si analizza la situazione in quell'area di questi giorni... un altro tarlo, ma l'interruzione Internet in questo non dovrebbe entrarci (non ancora almeno), riguarda le imminenti elezioni (per inciso, sapendo quanto l'attuale presidente è legato a ZH, secondo voi, se non sarà rieletto, che fine farà il "grande capo, commendator, dottor, ingegner, archeologo, di tutti i mega egittologi del mondo"?)

...come vedi, tutto potrebbe essere...ma come mai la tendenza delle possibili interpretazioni è sempre negativa?

...ma tu sei proprio sicura che una eventuale sostituzione del "super iper mega segretario ipergalattico" sia poi una cosa negativa?

....ehm...non mi riferivo a questa probabilità, ma all'azione mirata studiata per ragioni di politica internazionale, riguardo i Paesi confinanti...ZH ho paura che si rivelerà pressochè eterno, come la Piana di Giza...

Dalle poche notizie frammentarie che continuanoo a circolare in rete, sembrerebbe che ben due navi siano state ritenute responsabili del taglio dei cavi di rete sottomarini avvenuto qualche tempo fa, che provocò un blackout informatico in Egitto e India.

Solo ora una delle due navi è potuta tipartire dal porto in cui si trovava, non senza aver pagato un'ammenda, per rimborso danni, pari a circa 50 mila euro (al cambio).
Nulla si sa invece della seconda nave, tranne un vociferare in base al quale, su ufficiali e armatore, potrebbe pesare un "conto" pari a 240/250 mila euro!