| | | OFFLINE | | Post: 6.318 Post: 5.073 | Registrato il: 14/09/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Capo del Tesoro | Scriba del Tempio di Thot | |
|
20/09/2007 13:20 | |
La suddivisione in "libri", per come li intendiamo noi, ovvero come raccolta organica di testi, non è spesso esatta ma artificiosamente creata dagli studiosi che hanno assemblato in tal modo formule e racconti rinvenuti in tombe o sarcofagi.
Nel "libro dei morti" (chiamato dagli antichi egizi "Libro del ritorno nel giorno"), ad esempio, il tutto è incentrato sul viaggio notturno del Dio sole (nelle sue diverse manifestazioni) e della sua lotta con le forze del male (tra cui il serpente Apophis) che tentano, di fermarlo per non farlo risorgere al mattino.
Si tratta, di fatto, di una raccolta di detti, epitaffi, formule, che risalgono ai più antichi "Testi dei Sarcofagi" e "Testi delle Piramidi".
Inizialmente i testi venivano tracciati sulle pareti della camera sepolcrale. Nel Medio regno si usò dipingere i geroglifici sul sarcofago, e solo a partire dalla XVIII dinastia si cominciò ad impiegare supporti scrittori più fragili come il papiro.
In tal senso, la traduzione "Libro del Paradiso" può essere effettivamente fuorviante e meglio sarebbe indicarlo, in contrapposizione con il "Libro della Terra", come "Libro del Cielo" anche in funzione del fatto che, composto durante l'ultimo periodo del Nuovo Regno è suddiviso in più capitoli dei quali, i più famosi, sono il Libro del Giorno, il Libro della Notte ed il Libro della Vacca Divina. |