Due contenitori per cibo in alabastro, riproducenti anatre, sono tornati in Egitto dopo una serie di peripezie durate decenni.
I reperti furono ritrovati durante uno scavo nel 1979, diretto dal Dr. Dieter Arnold, che operava nel complesso piramidale di Amenemhat III, a Dashur. Queste furono restaurate in loco e inviate immediatamente nel magazzino reperti di Saqqara.
Hawass ha raccontato che anni fa il Metropolitan Museum of Fine Art di New York fu contattato per due contenitori in alabastro, l'uno presentato ad un'asta di Christie's e l'altro individuato presso la Rupert Wace Ancient Art Limited di Londra.
I reperti lasciarono perplessi i funzionari del Museo che misero in dubbio la loro autenticità, ma proprio il Dr. Arnold, che allora collaborava col Museo insistette per verificarne la provenienza. Resosi conto che si trattava proprio delle due anatre provenienti dal suo scavo, contattò immediatamente Hawass che, a sua volta, si attivò per chiarire i fatti.
Controlli effettuati sui registri di scavo e negli inventari dei magazzini di Saqqara, confermarono che si trattava proprio delle anatre di Arnold. Uno dei responsabili del magazzino infatti rese noto che i contenitori erano improvvisamente scomparsi, insieme ad un certo numero di altri reperti.
Appena ufficializzata la notizia, Christies ha provveduto a ritirare il reperto dall'asta e ad inviarlo presso un apposito dipartimento di sicurezza americano, affinchè ne organizzasse il rientro; idem ha fatto la galleria di Londra.
Finalmente lo scorso mese, un rappresentante dello SCA si è recato a prelevare le anatre, riconoscente verso i due enti per la loro collaborazione.
[notizia prelevata da: The Guardian, sito ufficiale di Zahi Haswass]