Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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El Fayyum: Archeologi italiani scavano la Città del Dio Coccodrillo ...

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2007 13:30
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
29/01/2007 13:30
 
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E trovano una spada romana, primo reperto di quel tipo per la regione del Fayyum. L’arma è stata recuperata a Dime dalla missione archeologica italiana dell’Università di Lecce. Il gruppo era guidato da Mario Capasso, docente di papirologia, e Paola Davoli, professoressa di Egittologia presso quell’Ateneo. L’intercetto è avvenuto in un locale interno al principale tempio della città: l’edificio sacro al dio coccodrillo Soknopaios. L’arma, che secondo gli archeologi rappresenterebbe un unicuum nel suo genere perché mai prima d’ora s’era ritrovato un reperto simile in tutta quell’area, sarebbe appartenuta a un centurione romano o a un comandante di cavalleria, visto che la città aveva ospitato un presidio romano. Dime, sorta bel mezzo del deserto come città carovaniera e punto d’appoggio per i lunghi convogli che collegavano la capitale Alessandria con il sud del paese. Oltre alla spada gli archeologi hanno portato alla luce alcuni ambienti le cui pareti, fatte di lastroni di pietra locale, erano arricchite con bassorilievi e decorazioni. Tra i personaggi rappresentati, una figura femminile, un sovrano con gonnellino e tre divinità. Trovati, ancora, papiri magici e figurati, due sigilli, figurati, in legno, tappi per anfore, frammenti di mobili sacri, oggetti ed elementi appartenuti al corredo che di proprietà del tempio. Ancora, è stata rinvenuta una lista di sacerdoti ed un elenco patrimoniale del tempio di Soknopaios. Il recupero della spada è stato particolarmente difficoltoso e ha richiesto il preventivo consolidamento sia della sabbia sia dell’arma, il cui restauro definitivo è previsto per la fine di quest’anno. La missine italiana, sponsorizzata da Luca Trombi, è stata facilitata nel compito dal Direttore Generale delle Missioni Straniere del Supreme Council of Antiquities Magdy El Ghandour e dal Direttore dell’Ispettorato delle Antichità del Fayyum Ahmed Abd el-Aal Mohammed, mentre il restauro dei monumenti di pietra è stato effettuato con il contributo di Ayman Tawfik Ibrahim dell’Ispettorato del Fayyum.

Fonte: Culturalnews.it
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