Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Luxor: Hawass propone lo sbarramento dei siti - rischio chiusura!

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2007 12:13
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- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
28/11/2006 21:26
 
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L'Egitto vuole salvare i suoi tesori dal turismo di massa, anche a costo di vietare l'accesso ai siti più visitati. "Dobbiamo dimezzare il numero dei visitatori. Dagli attuali 8-10 milioni all'anno bisogna arrivare a 4-5 milioni", annuncia dal Cairo Zahi Hawass, l'archeologo a capo del Consiglio supremo per le antichità egiziane. Tremila anni di storia vacillano infatti sotto al peso di 10 milioni di turisti. Se necessario, dice Hawass, non si deve esitare a sbarrare i siti più fragili e imporre biglietti-capestro all'intera area di Luxor, come già avviene per l'interno delle piramidi di Giza, le tombe del faraone Tutankhamon e della regina Nefertari.

Drastiche le misure annunciate da Hawass per il futuro. Presto la maggioranza delle tombe di Luxor e dintorni potranno essere chiuse per salvarle dagli effetti del turismo mordi e fuggi: "Centinaia di visitatori ogni giorno, il fiato, il sudore, per non parlare di chi tocca tutto o usa il flash sfuggendo alla sorveglianza. Tutto questo sta facendo sparire le pitture, la cui brillantezza e definizione si perdono a vista d'occhio".

La soluzione secondo Hawass - ma non si conosce ancora il parere del ministro del turismo - è puntare ad avere in Egitto la metà dei visitatori, ma disposti a pagare di più. Tutti gli altri, ha annunciato l'archeologo egiziano, potranno godere delle meraviglie del regno dei faraoni tramite una ricostruzione virtuale. Pitture a grandezza naturale e un sistema di videoriproduzione laser restituiranno fra breve l'atmosfera della tomba di Tutankhamon. Successivamente il progetto sarà esteso alle sepolture di Nefertari e Seti I.

Il patrimonio archeologico della Valle del Nilo pone al Cairo seri problemi di conservazione. Tanto che Hawass un paio di settimane fa aveva lanciato il primo allarme. "Fino a oggi il 18 per cento del nostro patrimonio archeologico è andato perso a causa della mancanza di restauri", ha dichiarato al quotidiano al Masry al Yom. "Ci siamo sempre concentrati sull'avvio di nuove campagne di scavo e sugli annunci sensazionali delle scoperte. Lasciando al proprio destino i monumenti già famosi".

Resta da vedere se le misure auspicate da Hawass verranno accettate da tutto il governo: il turismo in Egitto è la prima industria del paese, una fonte di reddito di 5 miliardi di euro, alimentata proprio dai pacchetti a basso costo e dai numerosi voli charter.
Qualche perplessità in realtà viene sollevata anche dagli esperti. Le idee di Hawass non convincono ad esempio Maria Casini, responsabile della sezione archeologica del Centro culturale italiano al Cairo. "Non credo che aumentare i prezzi dei biglietti sia la soluzione giusta. Tra l'altro il paese già si avvale del contributo di moltissimi restauratori stranieri, fra i migliori al mondo. Anche gli italiani sono presenti con decine di progetti".

Intanto, per rimediare alla sovrappopolazione delle aree di Luxor, Karnak, della Valle dei Re e di quella delle Regine, dal 2 dicembre verranno trasferite 3200 famiglie acquartierate fra i monumenti, in quella che i giornali egiziani hanno definito "la più grande migrazione organizzata dalla costruzione della Grande Diga". Gli abitanti che ora vivono tra centinaia di sepolture dell'età faraonica, saranno trasferiti a una decina di chilometri di distanza, nel villaggio di Qurna al Gadida, la "nuova Qurna".


(fonte:www.repubblica.it)
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28/11/2006 21:37
 
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Re:

Scritto da: -Kiya- 28/11/2006 21.26

Drastiche le misure annunciate da Hawass per il futuro. Presto la maggioranza delle tombe di Luxor e dintorni potranno essere chiuse per salvarle dagli effetti del turismo mordi e fuggi: (...)
La soluzione secondo Hawass - ma non si conosce ancora il parere del ministro del turismo - è puntare ad avere in Egitto la metà dei visitatori, ma disposti a pagare di più. Tutti gli altri, ha annunciato l'archeologo egiziano, potranno godere delle meraviglie del regno dei faraoni tramite una ricostruzione virtuale. Pitture a grandezza naturale e un sistema di videoriproduzione laser restituiranno fra breve l'atmosfera della tomba di Tutankhamon. Successivamente il progetto sarà esteso alle sepolture di Nefertari e Seti I.

Intanto, per rimediare alla sovrappopolazione delle aree di Luxor, Karnak, della Valle dei Re e di quella delle Regine, dal 2 dicembre verranno trasferite 3200 famiglie acquartierate fra i monumenti, in quella che i giornali egiziani hanno definito "la più grande migrazione organizzata dalla costruzione della Grande Diga". Gli abitanti che ora vivono tra centinaia di sepolture dell'età faraonica, saranno trasferiti a una decina di chilometri di distanza, nel villaggio di Qurna al Gadida, la "nuova Qurna".


(fonte:www.repubblica.it)




Faccio seguire qui il mio commento all'articolo per non "sporarlo".

Che dire? in questo istante sono fortemente combattuta con me stessa. Una parte prova una forte angoscia (credo sia il termine più adatto), l'altra, parzialmente, approva...
Da un lato il timore di non poter più avere la possibilità di ammirare Tut nella sua tomba, l'idea di non esserci mai stata e di non poterci più entrare mi fa sentire male.
D'altro canto, mettendo da parte l'egoismo, credo che forse il Re meriti di tornare alla sua pace, quella stessa che l'ha avvolto per più di 3000 anni. Troppo marketing ormai ruota intorno a Tutankhamon e non si fa altro che disturbare il suo sonno. Tanto valeva trasfeirlo al Museo (ma questa ipotesi non trova d'accordo nemmeno me).
ma avverto un non so che... avete presente quando capita di sentire forte che i conti non tornano?
Quanto sopra dichiarato da Hawass, mi pare porsi in netta contraddizione con quelli che invece credevo fossero i suoi reali progetti.

Soffermandomi soprattutto sull'ultima parte dell'articolo, mi è automatico chiedermi se dietro il paravento della salvauardia, non si celi invece l'intenzione di liberare aree abitate per.... allargare gli scavi.
E' noto del resto che nella Luxor abitata, sia quella di Est eche quella di Ovest, ogni unghia di sabbia nasconda ancora qualcosa...

Manovra "commerciale" o reale interesse conservativo?

28/11/2006 21:57
 
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Anche la mia opinione è controversa... Non saprei dire se si tratti di manovra commerciale o interesse conservativo, ma se conosco il temperamento di Zahi opterei per la prima soluzione... beninteso, è una sensazione a pelle; potrei anche sbagliarmi, e vi dirò che lo spero...
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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
28/11/2006 22:20
 
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Personalmente non penso ad una manovra commerciale come prima ragione di un progetto simile. Certamente, il fatto che la gente normale abiti in questi luoghi lo trovo assai sconveniente per ragioni di tutela dei luoghi, per permettere a chi ci lavora di continuare a farlo e, non da ultimo, per rispetto nei riguardi di chi lì ha dimora eterna.
Sono altrettanto convinta che aumentare i prezzi non sia un deterrente sufficiente, ma quanto meno gli egiziani guadagneranno di più.....
Penso invece che la manovra commerciale stia nella realizzazione e conseguente stravendita delle visite virtuali.....il classico "prendere due piccioni con una fava".
Comunque, sono pronta a rinunciare alla visita in loco, se questo serve alla salvaguardia delle tombe e (perchè no?) anche ad evitare che orde di barbari urlanti e fotografanti le invadano come succede tuttora, anche se il dolore è profondo.

[Modificato da Maat Ka Ra 28/11/2006 22.22]

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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
28/11/2006 22:23
 
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Personalmente nn credo che Hawass ricorra a mezzi del genere per allargare gli scavi ( almeno lo spero! [SM=x822718] ). Per quel che riguarda l' allestimento di una riproduzione virtuale delle tombe mi sembra un' esperienza interessante ma comunque da accompagnare ad una visita reale, gli originali hanno indubbiamente un fascino unico! Però se quello proposto da Hawass è l'unico modo per preservare i monumenti egizi...pazienza, è un patrimonio che nn va assolutamente perso! [SM=x822746]
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28/11/2006 22:24
 
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il tuo pensiero in chiusura mi trova fortemente d'accordo...
sacrificare i miei desideri per il bene dei siti, soprattutto il rispetto delle tombe e dei sovrani, per quanto doloroso è il minimo che io possa fare
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28/11/2006 22:34
 
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non so in effetti quale potrà essere la reazione del Governo Egiziano alla proposta di Hawass. Credo che questa occasione ci darà l'opportunità di misurare l'effettivo potere del Segretario dello SCA. La posta in gioco è davvero molto alta: ridurre il numero annuo di turisti, alzando i prezzi per l'accesso ai siti, assommato a quelli che sono i problemi già appurati del turismo egiziano, non credo possa garantire gli introiti necessari a far fronte a un tale piano di sviluppo.

Se optassero per un numero chiuso di visite giornaliero (cosa che limiterebbe comunque gli accessi, a non in maniera drastica).
O se ancora attivassero un maggior controllo sui turisti con personale reso adeguato (non dimentichiamo che basta infatti un minimo "bakshish" per essere autorizzati a fotografare le tombe all'interno.... ) da preparazione idonea e, soprattutto, da stipendi adeguati, otterrebbero due risultati fondamentali: la salvaguardia dei siti e il miglioramento dello stato della popolazione locale.

Mi sono sempre chiesta perchè, in un paese come l'Egitto, dove il turismo ha sempre convogliato cifre di una certa entità, vi sia una così alta percentuale di povertà....
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- ShemsetRa -
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28/11/2006 22:38
 
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Almeno in parte il discorso funziona.
Faccio un esempio.
Per entrare nella Valle dei Re si paga un biglietto di 70 Lire Egiziane (1 euro = circa 7 lire egiziane); per entrare nella tomba di Tutankhamon si paga un biglietto a parte di 80 lire egiziane.
Nemmeno a dirlo io mi sono precipitata lì, ma tutti gli altri turisti del mio gruppo (circa una trentina) non sono venuti; qualcuno mi ha chiesto se è una cosa bella da vedere, ma io l'ho sconsigliato, dicendo chiaramente che si trattava solo di una piccola stanza con un morto dentro ad un sarcofago.

Effettivamente l'Egitto è un paese bellissimo che merita di essere visto e vissuto di per sè, non è quindi il caso di andarsi ad infilare nelle tombe o in altri antri analoghi se non si è interessati. [SM=x822706]

[Modificato da pizia. 29/11/2006 10.43]

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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
29/11/2006 11:25
 
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Purtroppo nei miei ultimi due viaggi in Egitto ho potuto constatare quanto il turismo di massa stia rovinando i siti.
Noi che siamo amanti appassionati di questa civiltà ci approcciamo ad essa con timore reverenziale, con rispetto, ma la maggioranza dei turisti non sa nemmeno cosa stia vedendo.
Una volta si entrava nelle tombe a piccoli gruppetti, si aspettava fuori che uscisse quello che vi stava dentro.
Ora si affollano le tombe fino all'inverosimile, la gente entra con zaini enormi che sfregano le pareti ad ogni movimento; non c'è rispetto e schiamazzano come se fossero nella piazza del mercato; spingono e sgomitano come sul metrò...
La splendida tomba di Ramesse VI è già stata richiusa dopo nemmeno due anni dalla sua riapertura dopo i restauri: visitarla nel 2004 è stata una bolgia (a parte inserisco un resoconto che scrissi allora).
La magia della tomba di Tut è vanificata dagli spintoni di chi sta dietro per vedere il sarcofago... il pathos di sapere che là dentro sta riposando il nostro fanciullino è annullato dal fiato di chi ti sta dietro e spinge per spostarti...
Una cosa splendida, invece, il museo di Luxor!
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
29/11/2006 19:34
 
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Re:
e' vero, il turismo tende a rovinare patrimoni cosi' delicati, ma la conseguenza sara' che per via della limitazione di accesso, i prezzi triplicheranno come minimo, per far fronte alle spese di mantenimento che provengono proprio dal turismo stesso

[SM=x822731]
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