...e ho finalmente finito questo "coso" !
Ma avevo dimenticato una chicca, credo bastino le prime parole dell'incipit:
"
Avevo sognato la neve!"
...un egiziano di 3500 anni fa, che vive a Tebe, che sogna la neve?
...senza averla dichiaratamente mai vista?
...e descrivendo i fiocchi che cadono lentamente?
...qualcuno gli aveva raccontato che esisteva e lui la sogna?
Racconta, addirittura, che
si racconta che ne era stata portata un po' in una scatola di legno (chissà da dove) con della paglia, ma che, all'apertura della scatola, non c'era più niente.... e lui, dal racconto di un racconto, la sogna?
Un po' come se a noi dicessero che su Marte ci sono tempeste di "
pfszwky" e noi riuscissimo a sognare il "
pfszwky"
.
Mah... continuo a credere di essere ipercritico, ma, intanto non ho capito a che cosa mirava l'autore, qual'era il suo scopo?
Ha tratteggiato le figure dei protagonisti, da Akhenaton a Nefertiti, a Tye, ad Horemhab, ad Ay, in maniera davvero indegna; se non temessi di fargli un complimentpo, direi che è quasi in stile amarniano, ai limiti della caricatura.