La rivista "Pharaon": il mio personale parere

Da quando ha fatto la sua comparsa in edicola, non ne ho perso un numero. Magari procedo a rilento con la lettura, ma è più forte di me, quando arriva il 12 del mese ne avverto il richiamo e devo possederla!

Essendo l'unica rivista del genere sul panorama italiano, mi mancano basi di raffronto per poterla giudcare. In regime di "monopolio", è facile distinguersi, anche se si pecca in qualche odo o si è carenti in altri.

Ed io, sinceramente, una pecca gliel'ho trovata: Pharaon è una rivista troppo settoriale.

Probabilmente, alcuni di voi storceranno il naso leggendo questo mio commento, chiedendosi "Ma come? ci si lamenta per la mancanza di mezzi di divulgazione, e poi, quando finalmente ne nasce uno, stiamo a criticarlo?".
Ebbene sì, almeno in parte, e ve ne spiego la motivazione.

Da sempre sostengo che l'Egittologia non sia una scienza, non in senso specifico, almeno. E i, fatto che questa facoltà, a titolo universitario, rientri nell'ambito umanistico ce ne da conferma.
Chi si inolttra nello studio dell'Egittologia, si ritrovera quindi ad avere una preparazione di questo tipo. Estremamente settoriale e, ahimè, troppo teorica. E questa, a mio parere, è una crepa molto profonda.
Quanto scrivo è ancor di più aggravato dal mancato sviluppo di collaborazione tra settori differenti. Anzichè prendersi a braccetto, sovente infatti, Egittologi e Ingegneri, ad esempio, fanno a gara a chi primeggia.
In questo io vedo un forte limite per lo sviluppo della materia.
Ed è proprio questa la mancanza che imputo a "Pharaon".
Ancora una volta abbiamo solo un punto di vista. Ancora una volta leggiamo pareri provenienti da storici, da egittologi, scrittori e giornalisti. Ma tra quelle pagine non si trova mai un confronto diretto con la scienza, o il punto di vista di un chimico, di un ingegnere.... niente scienziati e niente tecnici, insomma.

A mio parere, a questo bisognerebbe ovviare...

Non ho mai pensato ad una cosa del genere, ma ora che mi ci fai pensare credo che tu abbia ragione; sebbene ritenga che sia interessante, però non nego che sarebbe interessante leggere direttamente il punto di vista, per esempio, di chimici o scienziati, che effettuano le analisi sulle mummie...

e non solo in tal senso, Caro Hat.

Direi che bisognerebbe dar vita a delle vere e proprie equipes di studio assortite, ove trovano posto esperti di ogni settore, poichè, a mio avviso di questo c'è bisogno.

Un po' quello che sta accadendo alla tomba KV63, seppur ancora in modo marginale, dove egittologi, restauratori e chimici stanno operando insieme per dare risposte.

Credo che questo tipo di organizzazione dovrebbe essere a fondamento di ogni scavo, e, perchè no, anche come coordinazione nelle riviste specializzate, per poter rispondere adeguatamente a tutti i quesiti che i lettori, interessati, pongono.

Ok, sono d'accordo...

A questo punto faccio una proposta: se, in qualità di staff di un forum di egittologia, contribuissimo ad inviare una mail alla direzione facendogli presente il nostro pensiero? Chiaramente, dopo aver sentito il parere degli altri...

è esattamente quello a cui sto pensando

ma prima.... ti rimando al Consiglio di Reggenza....



ora vi sarà più chiaro il motivo del mio post ;)

vuoi scrivere la mail a settembre?

se quello che ho pensato è giusto, allora sì, credo che tu abbia ragione...

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Scritto da: Hatshepsut76 13/06/2006 22.06
vuoi scrivere la mail a settembre?

se quello che ho pensato è giusto, allora sì, credo che tu abbia ragione...

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diamoci dentro!

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Scritto da: -Kiya- 13/06/2006 22.14






diamoci dentro!

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conta pure su di me! Non ti deluderò!

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Scritto da: Hatshepsut76 13/06/2006 22.22



conta pure su di me! Non ti deluderò!

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lo so!

Quello che dite lo penso anche io.
A volte gli studiosi di una particolare materia, come può essere in questo caso l'egittologia, tendono a fare quadrato, cercando di escludere gli altri.
Ma lo stimolo primario della ricerca, credo che ciò valga per tutte le materie oggetto di indagine scientifica, dalla medicina alla filologia, deve essere l'interscambio di informazioni e punti di vista.
E questo interscambio deve avvenire sì fra tecnici, ma è molto più importante che avvenga con persone esterne, non professionisti, altrimenti ogni cosa diventa una scusa per creare circoli chiusi, élites.
Ogni studio, ogni ricerca credo che abbia la sua massima motivazione nell'essere utile alla società, in qualche modo, non trastullo per pochi maniaci.
Questo credo che sia anche la motivazione del nostro forum e di tutti quelli che vi partecipano...
Giusto?