Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Numeri e piramidi

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2011 11:22
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

16/03/2006 19:57
 
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Ho visto in tv (forse su NGCh?)un doc sulle costruzioni degli antichi, e fra queste si parlava naturalmente di piramidi, e fra queste si parlava naturalmente della Grande Piramide…
In particolare si sviolinavano tutte le meraviglie numeriche legate a questa costruzione.

Secondo alcuni studiosi, nelle sue proporzioni si nasconderebbero molti numeri chiave del nostro pianeta e del Sistema Solare, quali la lunghezza dei meridiani oppure la distanza Terra-Sole e tutto ciò per dimostrare, come se non bastasse l’arditezza architettonica, come i nostri fossero già in possesso di avanzate nozioni scientifiche, geografiche, astronomiche, già ai tempi dell’Antico Regno.

Lasciando perdere il motivo che spinge tali studiosi a voler attribuire questo tipo di conoscenze agli Egizi, mi sono chiesta più volte se tutto ciò è vero e può essere dimostrato.

Ad esempio ho letto una pubblicazione in cui si affermava che il sarcofago in pietra contenuto nella così detta Stanza del Re nella Grande Piramide ha un volume di vuoto al suo interno pari a metà del suo volume totale, se ne elogiavano inoltre la perizia dell’esecuzione e la precisione del disegno. Anzi questa proprietà veniva estesa a tutti i sarcofagi delle piramidi di Giza; nella stessa pubblicazione si fornivano le misure:

Sarcofago rinvenuto nella Grande Piramide
Dimensioni esterne:m. 2.292x0.984x1.05 corrispondenti a un volume di mc 2.3681
Dimensioni interne: m. 1.985x0.675x0.837 corrispondenti a un volume di mc 1.1215
Il doppio di 1.1215 è 2.243, quindi non 2.3681!!!
Il rapporto fra volume esterno ed interno è dunque 2.111 e non 2!!!
L’errore risulta del 5.2827%.
E pensare che alcuni parlano di estrema precisione!

Certo che io non sono mai andata sul posto a misurare di persona, allora a cosa dovrei credere? Sono giuste le misure ed errate le affermazioni sulle “divine proporzioni” oppure sono sbagliate le misure, ma mi devo fidare delle pubblicazioni in cui si garantisce che dentro è il doppio di fuori? Ed eventualmente, che fiducia si può dare alle affermazioni se per caso fossero errate le misure tabellate?

(Le misure le ho trovate su un libretto dal titolo "Giza: La Planimetria Duat" del quale non sono riuscita a trovare il nome dell'autore, edizioni Duat, 2005)

[SM=x822725]

ciao!
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EgiTToPhiLo/a
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10/10/2007 22:38
 
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Cara pizia,
ho letto il tuo post solamente ora.
L'argomento l'ho analizzato a fondo durante la stesura del mio libro.
Devo dire che ci sono molte discordanze nei numeri riportati da diversi autori.
Provo a riassumere i dati più significativi.



In realtà il sarcofago è molto rovinato e sembra quasi impossibile determinare le misure esatte, in modo particolare le altezze.

[Modificato da antonio crasto 10/10/2007 22:43]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

12/10/2007 23:49
 
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Vuoi dire che anche tu sei entrato nella Camera del Re col metro e hai misurato il sarcofago?
Sarebbe bello avere almeno un testimone di questo fatto importante.
Siccome non ho ancora avuto occasione di farlo personalmente ho preso i dati che compaiono nella tua tabella all'ultima riga e comunque non mi sembra che "quadrino".

Spero di poter leggere presto la tua versione dei fatti sul tuo libro, ma intanto dammi un anticipo: secondo te il pieno è o non è il doppio del del vuoto, almeno nell'intenzione del progettista?
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EgiTToPhiLo/a
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13/10/2007 08:36
 
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Cara pizia,
io sono entrato due volte nella camera del Re, ma non ho avuto la possibilità di effettuare misurazioni. Senza una specifica autorizzazione non è possibile restare a lungo nella camera e l'ultima volta il ventilatore non era funzionate (in realtà ho trovato un deciso degrado dei sistemi di illuminazione e ventilazione all'interno delle piramidi).
Visti i sibolismi dei numeri, ritengo molto probabile che si sia cercato il simbolismo 1-2 (forse legato al doppio Egitto) oltre che nelle dimensioni della base della camera anche nel rapporto dei volumi.
Le dimensioni da me riportate nel saggio sono prese dai numeri forniti da Alford, solamente per la parte interna in quanto ritengo che nelle dimensioni esterne ci sia un errore di conversione o di stampa (la larghezza e l'altezza sembrano errate).
L'altezza da me considerata fa parte di un'ipotesi affascinante legata al numero phi, che non posso riassumerti in poche parole.

PS
Sarebbe opportuno verificare le distanze dalla parete orientale e occidentale dei condotti stellari e se esiste sul pavimento un riferimento della reale posizione del sargofago, che sicuramente è stato spostato nel tentatico di trovare la camera segreta di Cheope.
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
07/01/2008 11:34
 
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Giza, la piana dei misteri






Le piramidi della piana di Giza sono, da tempo, divenute il simbolo dell’antico Egitto. Secondo le antiche fonti, furono costruite per custodire e tramandare l’insieme delle conoscenze astronomiche, matematiche e geografiche in possesso del popolo egiziano.



Tra di esse la più nota è senza alcun dubbio quella fatta costruire dal Faraone Cheope, che sin dall’epoca alessandrina venne considerata la prima fra le Sette Meraviglie del mondo.



E’ il monumento più famoso e studiato al mondo, eppure intorno a tale costruzione i misteri e gli interrogativi continuano a superare le certezze.



Riportiamo le sorprendenti misure della Piramide di Cheope: è la più grande di tutte, ha una base di 230 metri per lato, raggiunge un’altezza di 146 metri (oggi 137); è costituita da 2.300.000 blocchi dal peso medio che varia dalle due alle quindici tonnellate.



La quantità di pietre nella Grande Piramide è tale che è stato calcolato che la sua temperatura interna è costantemente uguale alla temperatura media terrestre, ossia 68 gradi farhenheit.



In relazione alle misure dei lati il margine di errore è dello 0.1%; anche i quattro angoli sono incredibilmente vicini alla perfezione dei 90 gradi.



Le quattro facce della piramide sono allineate con i quattro punti cardinali, con uno spostamento di soli tre minuti per grado, pari allo 0,0015%, precisamente la metà di quanto ottenuto dagli architetti che hanno progettato e realizzato l’osservatorio astronomico di Parigi.



Ne I problemi delle Piramidi d’Egitto scriveva J. Laner: “Dal punto di vista astronomico è indubbia la grande cura nell'orientamento ... Dal punto di vista matematico lo studio delle piramidi, e specialmente della Grande Piramide, mostra proprietà geometriche notevoli oltre a rapporti numerici che meritano attenzione”.



Cheope volle costruire una sorta di “centro del mondo”, perché la costruzione è all’incrocio tra il meridiano e il parallelo che coprono la maggior parte di terra emersa, quindi al centro esatto della massa terrestre.

Si è inoltre scoperto che le pareti non sono perfettamente lisce ma impercettibilmente convesse. La curvatura che se ne ricava corrisponde al valore in gradi della curvatura terrestre.



Secondo alcuni, considerate queste coincidenze, la piramide di Cheope sarebbe una rappresentazione in scala 1 a 43.200 della Terra.



Dunque ci sono misure, e coincidenze che caratterizzano questa costruzione e che sono, in realtà, una prova del fatto che qui nulla è lasciato al caso, ma ha un significato ben preciso.



Il suo peso moltiplicato per un miliardo di miliardi è uguale al peso della Terra, e nel 1800 John Taylor scoprì che dividendo il perimetro per il doppio dell’altezza si ottiene 3,14 ossia il valore del pi greco.



Dunque tutti questi dati vogliono dimostrare come la Grande Piramide fu realizzata sulla base di conoscenze molto avanzate.



Gli egittologi attribuiscono tale piramide al faraone Cheope (2575 - 2467 a.C) sulla base di una serie di geroglifici rinvenuti all’interno, e sulla testimonianza di Erodoto, lo storico greco, che vide i monumenti nel V secolo a.C., ossia duemila anni dopo la loro costruzione.



Uno dei misteri che assilla gli studiosi riguarda la costruzione della piramide: come è stato possibile issare a certe altezze massi di svariate tonnellate?



A tal proposito due sono le teorie più accreditate: la prima secondo cui i blocchi di calcare, mediante un impasto, sarebbero stati realizzati in loco (ma allora come spiegare i blocchi in granito all’interno?), la seconda ha ipotizzato l’uso di un sistema basato sulle traversine.



In conclusione l’unico dato oggettivo è che gli antichi egizi, senza le nostre attuali tecnologie, sono riusciti a realizzare un’opera che suscita ancora oggi ammirazione e che pone domande alle quali non siamo in grado di fornire una risposta sicura.

(Fonte: Il Reporter - Vercelli)
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Scriba del
Tempio di Thot

13/02/2010 19:26
 
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Dunque, io ho scoperto che la radice quadrata del lato della piramide di Keope (230), da la larghezza di un campo di pallacanestro comprese le righe che lo delimitano (15, 15 m.), mentre la radice quadrata della somma dell'altezza originale della piramide (146) + l'altezza attuale (136) moltiplicata per 5, da esattamente la lunghezza di un campo di pallacanestro (28,5)... vuoi vedere che gli antichi egizi erano affascinati dal basket?

... vale lo stesso? ...provare per credere!

Ma torniamo alle misure del signor John Taylor (1781-1864) che, intanto, NON aveva mai vista personalmente la piramide di cui poi ampliamente stra-parlò.
Si era basato, per scrivere il suo saggio della metà dell'800, dichiaratamente su misure "riportate" da altri; ma il nostro "scienziato" arrivò addirittura a scoprire anche chi l'aveva costruita, non poteva che essere...Noè!!!!

Non ci credete? Lascio la parola a Taylor:
"...Fra tutti gli uomini, il costruttore dell'Arca era il più competente per dirigere la costruzione della Grande Piramide..."

Fortunatamante, i suoi approfonditi studi servirono ad un altro studioso scozzese Charles Piazzi Smith (1819-1900), che scrisse: "...le misure (interne della Piramide) racchiudono in sè alcune profezie in forma cifrata, stabilendo un rapporto con gli avvenimenti che costituirono più tardi l'essenziale dell'Antico Testamento, di tutta la cristianità, fino ad includere la seconda venuta di Cristo...".
E non solo questo, Piazzi Smith "scoprì" il "pollice piramidale" con cui, udite udite, è possibile individuare tutte le date riportate nella Bibbia; basta infatti misurare la distanza tra un punto A ed un punto B, in pollici si intende, e si ottiene proprio la data voluta... incredibile!

'Sti egiziani, se non fossero esistiti bisognava inventarli!

...peccato che lo stesso Taylor, qualche anno dopo la pubblicazione del suo saggio "piramidologico" dichiarò che il suo era stato semplicemente uno scherzo e che tutti i "numeri" che aveva dato erano, ne' più e ne' meno, quel che ho fatto io all'inizio di questo post: numeri che corrispondono "a posteriori".

Ovviamente nessuno gli credette e le legioni di "piramidologi" si ingrossò sempre di più arricchendo, ovviamente, le tasche degli esperti a discapito di coloro che, in perfetta buona fede, credevano e credono, a queste cose!

Del resto tutti i giorni nasce qualcuno che è convinto di aver scoperto chissà quale mistero matematico e chissà quale altro astruso sistema di misurazione o di calcolo legato agli egizi...
14/02/2010 11:51
 
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Wow! Gli Egizi hanno inventato il basket!
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14/02/2010 14:14
 
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Solo? Ricordati che erano verdi (vedi Osiride) e venivano da Marte.
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Akhu-en-inpu
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Gemet-ef-reh-neb
22/06/2010 13:43
 
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

25/06/2010 16:58
 
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Fate un'opera buona a favore della conoscenza scientifica, chi si reca a Giza porti con sè il metro!
Due anni fa, in occasione della visita a Giza, entrai nelle piramidi di Khufu e di Khafra, ma il metro non lo avevo portato, che stupida, avrei potuto svelare un mistero!
Così ho misurato il sarcofago con una cartina, tre cartine + un pezzo (fino allo strappo sul lato lungo) per una cartina più un pezzo (fino allo strappo sul lato corto), ahimé che precisione! [SM=x822730]
[Modificato da pizia. 25/06/2010 17:03]
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