Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Torino - Museo Egizio: Inaugurato il nuovo allestimento dello scenografo Dante Ferretti

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2006 12:06
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
14/02/2006 16:17
 
Quota

Le statue millenarie emergono da un ambiente semioscuro, illuminate dall´alto e dal basso, riflesse e moltiplicate in un rimando di specchi. Sembra di entrare in un caleidoscopio quando si varca la soglia del nuovo Statuario del Museo Egizio firmato da Dante Ferretti, che si inaugura oggi, a una settimana dalle Olimpiadi. Un anno fa lo scenografo sei volte candidato all´Oscar, vincitore nell´ultima edizione per "The Aviator" di Martin Scorsese, ha ricevuto dal presidente della Fondazione Antichità Egizie, Alain Elkann, l´incarico di valorizzare un patrimonio di sculture unico al mondo, per troppi anni trascurato, depositato in due sale dai muri scrostati, con scarne didascalie e una luce sbagliata. Mille metri quadrati da rendere attraenti senza venire meno allo spirito del museo, alla sua storia "sabauda".

Proprio dalla luce, e dagli specchi, è partito Ferretti per un allestimento che si intitola "Riflessi di pietra": nelle sale con soffitti ribassati e pareti di un rosso bruno ogni statua riceve luce da vari punti e viene replicata in superfici specchianti scure. Grazie all´uso di "sagomatori", sono solo loro a risaltare: Ramesse II, il faraone più famoso, e la Sfinge del Nuovo Regno, il re Amenofi II e Sekhmet, la dea con la testa di leone, la dea Hathor dalle corna bovine e il dio Ptah avvolto come una mummia. Le speciali luci mettono in risalto ogni particolare: dalla conformazione del granito rosa della scultura che raffigura Ramesse con il dio Amon e la dea Mut ai geroglifici incisi sul sarcofago di Gemenefherbak, alle didascalie incise sulla pietra che rimandano all´anno del ritrovamento delle opere da parte di Bernardino Drovetti, il "padre" del museo. Completa l´allestimento, finanziato con 900mila euro dalla Compagnia di San Paolo, una colonna musicale in cui Walter Prati ha unito i suoni antichi del Nilo, della tempesta e del vento e le voci dei suk.







14/02/2006 22:40
 
Quota

Tutto ciò è fantastico! Dev'essere proprio uno spettacolo bellissimo! Non vedo l'ora di venire, ed ammirare tutto ciò... :sm075:
OFFLINE
Post: 162
Post: 73
Registrato il: 17/01/2006

EgiTToPhiLo/a
Suddito
16/02/2006 08:45
 
Quota

Spettacolo
SI iniziano a vedere i primi frutti della nuova fondazione che gestisce il museo mi sembra di capire.
Stanno iniziando in maniera significativi i lavori di miglioria dello stabile sia dal punto di vista espositivo che architettonico, correggi se sbaglio kiya.
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
07/03/2006 05:27
 
Quota

Approfondimento
Nella festosa Torino delle Olimpiadi anche i morti sembrano svegliarsi. Gli antichi Faraoni, colossi di pietra che sfidano i millenni, si ergono sotto il cielo stellato di una notte cupa e rossa. Con le loro sagome zoomorfe e levigate emettono lamenti che giungono dall'oltretomba, a ricordarci che esistono ancora. I re Thutmosi III, Amenofi II, Tutankhamon, Horemheb, Ramesse II, Sethi II, con i loro principi, cortigiani, e divinità come Ptah, Amon, Hator, rimasti quieti nelle loro alcove da oltre un secolo e mezzo, mostrano fieri volti, corpi, muscoli, sorrisi enigmatici.
A risvegliarli dal lungo sonno è stato il nuovo allestimento del Museo Egizio, curato dallo scenografo cinematografico Dante Ferretti, che ha deciso di far rivivere sotto un nuovo aspetto le statue monumentali che migliaia di anni fa rappresentavano dei e faraoni. Ha infatti rivoluzionato il pallido assetto ottocentesco delle grandi sale a pianterreno, ricoprendo le pareti di una “pelle” rosso scuro, e illuminando le statue con fasci di luce dall'alto e diagonali.
Grandi specchi rendono tridimensionale la visione dei colossi, accompagnata da una suggestiva colonna sonora, spaziale e funerea. Bello, da brivido.
Il Museo Egizio, collocato ancora, e giustamente, nella sua sede naturale, in via Accademia delle Scienze, è in corso di risistemazione. Secondo per importanza, dopo quello del Cairo, è dedicato esclusivamente all'arte e alla cultura egizie. Fondato ufficialmente nel 1824, riuniva inizialmente oggetti di varie collezioni private. Anima dell'operazione era il piemontese Bernardino Drovetti che, a servizio di Napoleone, aveva aggiunto alla collezione 5268 oggetti trovati in Egitto, tra cui 100 statue, 170 papiri, stele, mummie, bronzi, amuleti, utensili quotidiani. A farne una prima catalogazione era stato Jean-François Champollion, mentre Ernesto Schiaparelli, divenuto nel 1894 direttore del Museo, aveva arricchito la raccolta con migliaia di reperti trovati durante scavi in varie città egiziane.
La lunga storia del museo arriva fino al 6 ottobre 2004 quando diventa Fondazione, rappresentando un primo esperimento di costituzione, da parte dello Stato, di uno strumento di gestione museale a partecipazione privata. Ne sono fondatori il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e vari enti piemontesi.
I 6.500 oggetti esposti sono solo una piccola parte dei 26.500 nei depositi, in attesa di una catalogazione informatica e cartacea.
Il percorso, rinnovato e cronologico al piano terra, permette di ammirare in una stanza, a sinistra, papiri e geroglifici e, a destra, accanto alle statue dei Faraoni il tempio di Ellesija, donato dall'Egitto all'Italia per il ruolo avuto nel salvare i templi della Nubia, nella campagna Unesco. Nel piano interrato scorrono i resti di vari insediamenti portati alla luce a Gebelein, Assiut e Qau el-Kebir.
Al piano superiore, ancora tradizionale, il tragitto è invece tematico. Vari ambienti conducono il visitatore tra tombe, sarcofagi lignei, mummie, cibi e oggetti. Spiccano la ricchissima Tomba di Kha, architetto, e della moglie Merit, il grande affresco della Tomba di Iti, comandante del re, sepolto a Gebelein. Ci sono anche mummie di ignoti dell'Antico Regno. E mille personaggi, più presenti che mai, come quella ballerina di 3200 anni fa, che si snoda come una pattinatrice su una tavoletta di calcare dipinta, o il funzionario Penshenabu, che viveva nel villaggio di artigiani di Deir el-Medina, colto mentre dedicava un altare al dio Amon-Ra.
OFFLINE
Post: 41.058
Post: 22.720
Registrato il: 24/08/2005

Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
20/06/2006 12:06
 
Quota

L'allestimento di Ferretti diventerà in parte definitivo
Non sarà smantellato lo spettacolare allestimento creato dallo scenografo Dante Ferretti nello statuario del Museo Egizio. Pur essendo stato concepito come opera provvisoria, continuerà a stupire i visitatori fino all’anno venturo. Poi sarà appena modificato, per consentire di aprire le finestre oscurate.

«Apparirà meno teatrale, più luminoso, ma sempre di grande impatto scenico, con il vantaggio di pemettere una migliore ventilazione». Lo ha reso noto ieri Eleni Vassilika, la direttrice del Museo, in occasione della presentazione del nuovo sito Internet dell’Egizio, realizzato dalla società torinese Domino.
«L’intervento di Ferretti - ha aggiunto - era a tempo determinato. Ma è piaciuto così tanto al pubblico e ai torinesi che non possiamo deluderli. Diventavano isterici quando si prospettava l’idea di tornare allo statuario precedente. Ma prima di ritoccarlo provvederemo ai servizi. Mancano bagni. Ne abbiamo quattro, a fronte di 83 mila presenze al mese. Poi è necessario un chiosco provvisorio di caffetteria, in attesa di quella definitiva che verrà realizzata con il raddoppio del Museo». Quando avverrà? «La Galleria Sabauda, che ci lascerà in eredità in suoi spazi, non traslocherà prima del 2011. Ma noi non possiamo aspettare tanto per dotare di servizi ideonei il museo».

Intanto da alcuni giorni è attivo il nuovo sito Internet: www.museoegizio.it. E’ entrato in servizio il 26 maggio a da allora, senza particolare pubblicità, ha già ricevuto 6 mila contatti. Mette a disposizione 100 pagine in italiano, più altre 100 in inglese. Pilota i visitatori al museo con una mappa interattiva. Mostra 14 sale e descrive nei dettagli 22 capolavori. I più assidui a frequentarlo sono gli americani. Hanno già consultato 14 mila pagine, contro le 13 mila viste dagli italiani. Il 30 per cento degli utenti lo ha inserito fra i siti preferiti. Il contatto medio si sofferma su almeno 7 pagine principali, alle quali dedica dai 40 ai 70 secondi. Gli addetti ai lavori assicurano che sono numeri da record.


Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.