peccato possa solo rivelarti un colpo di fortuna sfacciato e non tutta la storia...

ma piu' di un anno fa, mentre ero a fare shopping ad un charity shop locale, mi sentii attrarre da un angolo del negozio.
c'era molta gente, una calca mostruosa.
come per miracolo, vidi uno scarabeo intarsiato su uno scaffale, in mezzo a tante cianfrusaglie.
e' piccolo, sta in un palmo di mano. dopo qualche mese, mi venne a trovare un amico egittologo e mi chiese dove lo avevo trovato.
io gli dissi che lo acquistai per una sterlina e lui mi guardo' come se avesse visto un fantasma.
mi disse che era uno scarabeo autentico di amenophis 3, sul quale e' iscritto un frammento di campagna politica.
al momento e' stimato 60.000 sterline... ma col piffero che me lo vendo!



;)

E continua a tenerlo più caro che mai!!! al tuo posto anch'io non me ne libererei per nulla al mondo, men che meno visto che risale alla XVIII dinastia (casa...!!!), addirittura ad Amenofi III !

Per quel che mi riguarda, non essendo andata in Egitto che una volta soltanto, non posso citare nulla in proposito.

Ma due anni fa circa, mi è capitato di stringere tra le mani una ushabti ... proveniva da una tomba della Valle dei Nobili, un notabile vissuto alla medesima epoca a cui risale il tuo scarabeo. Insieme a dei colleghi appassionati come me l'abbiamo fatta periziare in via privata (non proveniva da un canale ufficiale :S ) e ce ne confermarono l'autenticità. E' stata una vera EMOZIONE :)

ce ne sono diversi di scarabei come il mio... ne fece intarsiare diversi, circa una 30ina (si pensa, il numero preciso non e' stato scritto), quindi non e' proprio una rarita'.

:)

circa l'emozione che hai provato, la capisco in pieno. e' probabile, anche se non certo al 100% che ci sia un motivo per cui ti senti a casa in egitto. mai provato, se ci credi ovviamente, ad indagare se non fossi gia' vissuta li?

;)

Indagare??!!!
Amore, ma io ne sono certa!!! ;)

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Io credo fortemente nella reincarnazione.

Obiettivamente non posso negarlo, anche se spesso le persone si spaventano di fronte a tali affermazioni, o, sovente sorridono...

Non sono tra coloro convinti di essere stati una "personalità", tipo Cleopatra o Nefertiti (per restare nell'ambito che mi riguarda).

Ma troppe sono le cose che mi accadono, apparentemente inspiegabili, che mi riconducono a quel tempo.

Tante visioni... sprazzi di immagini, non immagini che vedi sui libri, momenti di vita vissuta, oserei dire, rivisti in soggettivo. Non vedo me, vedo cose che ho visto, che probabilmente la mia anima ha registrato, momenti importanti che evidentemente mi hanno segnata.

Ultimamente ho iniziato a segnarmeli, a tentarne una bozza (sono un cane a disegnare!), ma voglio registrarli, per non correre il rischio di perderli ancora nelle pieghe del tempo.

Colonne lotiformi, bianco e blu, con ghiere dorate.... la facciata di una casa, in parte nascosta dalla parete di una montagna, il cui candido colore spezzava con l'azzurro di un cielo meraviglioso.... un sacerdote (credo!) di schiena, accovacciato a terra con un ginocchio piegato e una sorta di pastorale nella mano destra... ma quello che più mi ha colpito è stato una sorta di sogno, ma sogno non era.
Mi è capitato nel periodo tra marzo e giugno scorsi.
Spesso mi mettevo a letto e nell'attesa che arrivasse il sonno (faccio sempre una gran fatica ad addormentarmi...) mi capitava di visualizzare ad occhi chiusi SEMPRE la medesima scena:
una donna, vestita con un abito in sottile lino bianco, mosso dal vento, e un ureo sulla fronte, sottile, molto sottile; era su una rupe, la vedevo come se mi trovassi di fronte a lei, sospesa nel vuoto. E piangeva, un pianto di sofferenza e dolore profondo. L'idea era che intendesse buttarsi giù.
Alle sue spalle, oltre il piano spoglio su cui si trovava, la parete di una montagna, credo. Ciò che mi restava impresso era il suo viso, dolcissimo, quasi angelico, ma segnato da quella profonda disperazione... e la netta sensazione di conoscerla al punto di stare male insieme a lei.

A giugno, mi trovavo al compleanno di un'amica. Una delle guide del Museo Egizio di Torino, e lì ho incontrato molte persone con la mia stessa passione. Una in particolare, con la quale ho trovato subito una certa confidenza e le ho raccontato di quello che mi capitava. Reazione: occhi sgranati a fissarmi, subito dopo un sorriso ammiccante e afferma: "Te la presento io la persona della tua visione... arriva più tardi... vedrai".
Mikela è stata puntualissima! Quando ci siamo trovate di fronte.... SGOMENTO! Credo sia il termine esatto... Sgomento e tanta voglia di piangere per un dolore che mi strinse il cuore, inspiegabile, ingiustificato.... antico.
Il viso che tante notti era comparso nella mia mente era il suo, il taglio delle labbra... gli occhi erano quegli stessi occhi bagnati dal pianto, solo di un colore diverso (Mikela li ha azzurri, la donna della visione scuri).
Le ho chiesto di parlarmi, di dirmi del suo pianto e lei lo ha fatto.
Mi ha raccontato che era una delle figlie di Akhenaton in quella vita. Mi ha raccontato di quella gioia divenuta amarezza, poi disperazione per quel figlio che portava in grembo, ma che non era frutto del suo amore... mi ha raccontato di cosa ha provato nell'istante prima di togliersi la vita... e del senso di colpa nutrito nei confronti del figlioletto nato qualche anno prima. Unica differenza: non da una rupe, ha cercato la morte con un pugnale nel grembo nel fiume Nilo...

C'era una cosa che avevo omesso dal mio racconto: la donna della mia visione, piangendo sulla rupe, con entrambe le mani si accarezzava il grembo.

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Scritto da: -Kiya- 24/11/2005 11.44
Indagare??!!!
Amore, ma io ne sono certa!!! ;)

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l'avevo letto quel pensiero. mi ha emozionata. per quello aleggio attorno... c'e' aria di casa
:heart: ;)

Anche io credo nella reincarnazione, non perche' ho letto libri che ne parlano ma perche' sento che alcune cose le ho vissute.

quello che ti e' successo con Mikela e' davvero emozionante, mi sono venuti i brividi :)

poi il museo di torino... ci sono stata nei primi giorni dello scorso febbraio... e ho iniziato a sbaciucchiare la statua dove il grande Ramses ha inciso delle cose.
:heart:

faccio spesso meditazioni ed ho delle sensazioni "vive" di momento e persone. Ho meditato molto su Akhenaten, anche perche' non ho mai creduto che fosse il pazzo eccentrico che gli studiosi cercano di mostrare.

quello che ho sentito sono state non parole ma un concentrato di odori, sensazioni, come se parlasse ma non parlava a parole. in gergo si chiama "codice", l'essenza di comunicare non con parole o mezzi tipo scrittura, telefono ecc... ma e' una vibrazione che fatichi a tradurre in parole, ma che significa un'infinita' di cose insieme.
ho avvertito un messaggio che esprimeva sdegno per i sacerdoti di Amon, perche' erano corrotti, abusavano della fede della gente, erano un'offesa ad Amon stesso.
Lui si credeva solo in Aten (o Aton, boh ognuno lo scrive come puo' ;) ) ma ha anche spiegato che gli altri dei non erano rinnegati... li vedeva in Aten. Voleva evitare la dispersione umanizzata degli dei e considerarli tutti insieme nel disco solare che porta la vita. voleva combattere la corruzione e voleva che tutti fossero veri, come il modo in cui lui si faceva dipingere. voleva che il divino fosse finalmente visto non come una "cosa estranea" ma come una cosa di cui noi tutti facciamo parte, concetto che poi e' stato ripreso nel vangelo e dai vari copioni della chiesa... ma non e' di loro che voglio parlare.
mi ha colpita moltissimo e a volte devo rimeditare su di lui perche' mi ha fatto e mi fa pensare molto e non credo molto nelle coincidenze... non quando sento parlare "il codice"
;)

e sono felice di poterne parlare con poche persone, tra le quali ora ci sei tu
;)

........e scusa eventuali errori di fretta... ma malgrado mi stesse squillando il telefono, non volevo aspettare e togliere la componente emotiva del tutto

;)

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Scritto da: Messalinaxxx 24/11/2005 14.29


ho avvertito un messaggio che esprimeva sdegno per i sacerdoti di Amon, perche' erano corrotti, abusavano della fede della gente, erano un'offesa ad Amon stesso.
Lui si credeva solo in Aten (o Aton, boh ognuno lo scrive come puo' ;) ) ma ha anche spiegato che gli altri dei non erano rinnegati... li vedeva in Aten. Voleva evitare la dispersione umanizzata degli dei e considerarli tutti insieme nel disco solare che porta la vita. voleva combattere la corruzione e voleva che tutti fossero veri, come il modo in cui lui si faceva dipingere. voleva che il divino fosse finalmente visto non come una "cosa estranea" ma come una cosa di cui noi tutti facciamo parte, concetto che poi e' stato ripreso nel vangelo e dai vari copioni della chiesa... ma non e' di loro che voglio parlare.
mi ha colpita moltissimo e a volte devo rimeditare su di lui perche' mi ha fatto e mi fa pensare molto e non credo molto nelle coincidenze... non quando sento parlare "il codice"
;)

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QUESTA è L'ESSENZA DI ATON!
Che piacere leggere queste parole e constatare che quel messaggio vive ancor oggi e non solo per me.

In proposito tempo fa ho scritto qualcosa sul Tempio e mi rielaborando il materiale in mio possesso per esprimere il mio punto di vista, ora più completo... lo pubblicherò presto nella mia personale sezione articoli (quante cose avrei da stilare... :S )

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e sono felice di poterne parlare con poche persone, tra le quali ora ci sei tu
;)

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la felicità è reciproca, penso tu l'abbia capito :imb:
e ne approfitto per "prenotarti" ... alla prima occasione di un tuo passaggio a Torino ripromettiamoci di andare insieme al Museo! ;) --- scateneremo una tale energia... ---

accolgo l'invito con tutto il cuore!
so che lo hanno appena rinnovato e non posso attendere.
sto programmando una bella vacanza a maggio, se non ci scappa prima un viaggetto di lavoro... chissa'
ma a maggio sicuramente mi fermo un bel po' e ci si organizza!
;)

so che e' la vera essenza del pensiero di Akhenaten, perche' il codice non mente. ;)