L’epoca della XVIII dinastia ha saputo far innamorare un vasto pubblico tra gli amanti dell’Egittologia, siano essi studiosi o semplici cultori appassionati.
Tra i personaggi appartenuti all’epoca in oggetto risaltano parecchie figure che risiedono nell’immaginario di molti: Hatshepsut, Thutmosi III, Amenofi III, Akhenaton e altri. Una posizione privilegiata è riservata alla Regina Nefertiti. La sposa di Amenofi IV, in seguito divenuto Akhenaton – il faraone che, con la sua riforma, acquisì il titolo di “eretico”. Un termine forse poco consono, a mio parere, poiché l’etimo “eresia” nacque in tempi più moderni, per definire le dottrine contrarie ai dogmi della Chiesa Cattolica.
Di Nefertiti abbiamo ad oggi davvero poche informazioni documentate. La sua tomba Amarniana (la tomba reale voluta da Akhenaton sulle colline di Akhetaton) non ci ha restituito mummie e di quelle scoperte a tutt’oggi, nessuna è stata ufficialmente attribuita alla Regina.. Intorno a questo personaggio ruotano tali e tante ipotesi da permettere di scrivere fiumi di parole.
Chi attribuisce alla Bella origini Egizie, definendola quando figlia di Ay e Tiy, e quindi proveniente da Akhim, quando figlia di Amenofi III concepita con una moglie secondaria. Chi, invece, le da origini Mitanne, volendo riconoscere in lei la Principessa Tadukhipa, giunta in Egitto durante il regno di Amenofi III.
Bellezza unica e straordinaria la sua, oggi possiamo ammirarne il volto, in tutto il suo splendore, grazie a due busti, modellati dallo scultore Tuthmosi e giunti fino a noi pressocchè intatti quando riemersero i resti della città dell’Orizzonte.
Leggendario è l’amore che legò la coppia Reale, anche se non ci si spiega la “scomparsa” della Bella a partire, più o meno dal 12° anno di Regno del Re. Molti vogliono leggerne una morte prematura, ma, a mio avviso, potrebbe essere andata diversamente. Ritengo Nefertiti possa essere sopravvissuta ad Akhenaton all’incirca tre anni. Probabilmente, per ragioni che ignoro, si ritirò a vita privata intorno al 12° anno del Regno del marito, anno che (se valutiamo positivamente una coreggenza tra Amenofi III e Akhenaton per un periodo di circa 12 anni) potrebbe coincidere con la morte di Amenofi III e quindi il riconoscimento di Akhenaton quale unico sovrano.
Con ogni probabilità (ma è sempre un mio parere) Nefertiti si occupo, oltre che delle sue figlie, anche di Tutankhamon (probabile erede di Akhenaton e di una sposa secondaria – forse Kiya), la cui madre naturale ipoteticamente morì di parto. Mi chiedo se non fu la presenza di Nefertiti la ragione per cui il piccolo Tutankhaton (il nome lo cambiò successivamente con il ripristino del culto di Amon) mantenne la corte per altri tre anni ad Akhetaton dopo la sua prima incoronazione (la seconda ebbe luogo in via ufficiale a Tebe qualche anno dopo) prima di trasferirla a Menfi e, solo in seguito riportarla al Palazzo di Karnak, ove morì e fu sepolto nella Valle dei Re, dopo soli 10 anni di Regno.
Kiya
[Modificato da -Kiya- 12/12/2005 7.08]